Google ha annunciato l’iniziativa Privacy Sandbox. Si tratta di una protezione antitracciamento che limita il monitoraggio tra siti restringendo per impostazione predefinita l’accesso dei siti web ai cookie di terze parti. In questo modo verranno eliminati i cookie di terze parti per tutti gli utenti di Chrome a partire dalla seconda metà del 2024.
Privacy Sandbox contro I cookie di terze parti da Chrome
I cookie di terze parti hanno svolto un ruolo fondamentale nel web per quasi 30 anni. Sebbene possano essere usati per monitorare le attività degli utenti sui siti web, sono stati utilizzati anche per supportare diverse esperienze online. Come per esempio la possibilità di accedere effettuando un login, o la visualizzazione di annunci pertinenti.
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Google, con l’iniziativa Privacy Sandbox, punta sull’eliminazione dei cookie da terze parti da Chrome attraverso la progettazione nuovi strumenti per i siti che supportano i principali casi di utilizzo. Ma non solo: il colosso ha deciso di rendere disponibile, solo per una parte di utenti Chrome, l’opzione Protezione antitracciamento, in modo che gli sviluppatori possano condurre dei test e verificare di essere pronti per un web senza cookie di terze parti.
Privacy Sandbox, come funziona la Protezione antitracciamento
L’azienda sceglierà a caso chi potrà usare la Protezione antitracciamento su Chrome e, in caso di selezione, riceveranno una notifica non appena apriranno Chrome sul computer o su un dispositivo Android.
Durante la navigazione sul web, i cookie di terze parti verranno limitati per impostazione predefinita, riducendo la capacità di monitoraggio degli utenti sui diversi siti web. Invece, qualora un sito web non dovesse funzionare senza cookie, basterà aggiornare la pagina più volte.
Verrà così fornita un’opzione per riattivare temporaneamente i cookie di terze parti per quel sito web mediante l’icona a forma di occhio che si trova a destra sulla barra degli indirizzi. Nel momento in cui si vogliono riattivare i cookie da terze parti, basterà cliccare sull’icona a forma di occhio.
Cookie, cosa sono e a cosa servono
I cookie risolvono un problema molto semplice: danno una continuità alle pagine che guardiamo su un sito web. Quando andiamo su un sito web è normale vedere pubblicità di altri soggetti (di terze parti). Questa pubblicità, però, è collegata alle nostre attività recenti, come le ricerche sul web o ciò di cui abbiamo parlato sui social. Come avviene questo?
Innanzitutto, non è il sito web ad andare a prendere la pubblicità, ma il nostro browser. Il sito web, infatti, ci manda una pagina con una serie di elementi ancora da riempire. Ci arrivano però anche delle istruzioni su come andare a prendere quello che manca. I buchi vengono quindi riempiti dal nostro browser con URL che puntano a Amazon, Microsoft, Meta o a un’agenzia di pubblicità. Quindi, il nostro browser si collegherà al sito “di terza parte” e, in automatico, riceverà un cookie di terza parte (per la pubblicità) e il nuovo server saprà da dove stiamo arrivando.
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