Essendo un cambiamento piuttosto significativo, il DORA potrebbe avere delle importanti ripercussioni sul settore finanziario europeo, sostiene Lorenzo Alegnani, Area Vice President Sud Europa di Appian. La regolamentazione, applicabile dal 17 gennaio 2025, si pone l’obiettivo di rafforzare la resilienza informatica degli istituti finanziari, e introdurrà un quadro normativo vincolante per gestire i rischi legati alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il DORA e le future ripercussioni sul settore finanziario europeo
Il DORA non riguarda solo banche e società di investimento, ma include anche fornitori di criptovalute e piattaforme di crowdfunding. La normativa impone a queste entità di adottare strumenti e strategie per prevenire le minacce informatiche e garantire la continuità operativa. Tuttavia, il percorso verso la conformità si presenta complesso e costoso. Ciò spinge gli istituti a ripensare la propria governance e infrastruttura tecnologica.
I nuovi requisiti di governance e supervisione
Uno degli aspetti chiave del DORA è l’introduzione di standard più rigidi per la gestione dei rischi ICT. Le istituzioni finanziarie, afferma Lorenzo Alegnani, devono implementare sistemi di governance che garantiscano la sorveglianza dei propri strumenti e dei fornitori terzi. Questo obbliga le aziende a monitorare attentamente la propria supply chain e a fornire audit e report dettagliati, in grado di dimostrare la conformità alle nuove normative.
Inoltre, gli accordi sui livelli di servizio dovranno essere aggiornati per assicurare una risposta rapida e una segnalazione puntuale degli incidenti. Questi cambiamenti comportano una ristrutturazione significativa dei processi aziendali e un adattamento delle infrastrutture ICT per soddisfare i requisiti normativi.
I costi di conformità
Rispettare i requisiti del DORA comporta un aumento significativo dei costi operativi. Le aziende devono investire in nuove tecnologie, formazione del personale e una nuova ingegnerizzazione dei processi. Tuttavia, questi investimenti potrebbero tradursi in un vantaggio competitivo a lungo termine.
L’automazione intelligente offre una soluzione efficace per affrontare la complessità normativa, sostiene nel suo lavoro Lorenzo Alegnani di Appian. Integrando l’intelligenza artificiale nei sistemi di compliance, le aziende possono migliorare il flusso dei dati, ridurre il carico di lavoro manuale e garantire coerenza tra le diverse linee di business. Per esempio, un’azienda potrebbe utilizzare strumenti di horizon scanning per monitorare le modifiche normative e adottare rapidamente le misure necessarie.
DORA e le ripercussioni sul settore finanziario: la compliance centralizzata
Il DORA richiede un cambiamento strategico verso un modello di compliance centralizzato. Questo approccio consente di integrare le attività di conformità in tutta l’organizzazione. In questo modo, si riducono le ridondanze e si migliora la coerenza tra i vari dipartimenti.
L’adozione di una governance centralizzata non solo riduce i rischi, ma consente anche di rispondere più rapidamente alle nuove sfide normative. Inoltre, la centralizzazione della compliance facilita l’implementazione di sistemi di automazione, migliorando così la tempestività delle risposte e aumentando la produttività aziendale.
L’Intelligenza Artificiale a supporto
L’intelligenza artificiale può accelerare il processo decisionale e migliorare la resilienza operativa. Grazie alla capacità di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, l’AI consente alle aziende di identificare rapidamente i rischi e di adottare misure correttive.
Questo è particolarmente importante in contesti di mercato volatili, dove una risposta tempestiva può fare la differenza tra il successo e il fallimento. Per esempio, un sistema basato sull’AI potrebbe fornire agli analisti di compliance informazioni dettagliate su incidenti simili già gestiti.
Trasformare sfide e ripercussioni in opportunità
Il DORA rappresenta una sfida significativa per il settore finanziario. Tuttavia, sostiene Lorenzo Alegnani, Area Vice President Sud Europa di Appian, le aziende che adotteranno un approccio proattivo e integrato potranno trasformare queste sfide in opportunità di crescita.
L’automazione e l’intelligenza artificiale offrono strumenti potenti per semplificare i processi di compliance, ridurre i costi operativi e migliorare la resilienza. Investire in queste tecnologie non solo aiuterà le aziende a rispettare i requisiti normativi, ma contribuirà anche a creare un ecosistema finanziario più sicuro e innovativo.
In un panorama normativo in continua evoluzione, la capacità di adattarsi rapidamente alle nuove esigenze sarà la chiave per mantenere un vantaggio competitivo e garantire la sostenibilità a lungo termine.
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