Nonostante il dinamismo del mercato del lavoro, una parte significativa dei professionisti che operano nelle aziende tech in Italia ha una bassa soddisfazione della propria situazione lavorativa. Alcuni dei motivi che possono portare a ciò sono retribuzioni poco gratificanti, scarse prospettive di crescita e mansioni non stimolanti.
Nelle aziende tech regna la bassa soddisfazione lavorativa
Circa il 40% dei lavoratori delle aziende tech si trova in questa condizione. È quanto emerge dal report annuale Hays Salary Guide 2025, presentato da Hays Italia. Un altro dato preoccupante è che il 55% dei lavoratori per aziende tech prevede di cambiare lavoro nel 2025. La motivazione principale dietro questa decisione è la mancanza di opportunità di crescita (50%), seguita dalla retribuzione insoddisfacente (41%) e dalla scarsa stimolazione del ruolo attuale (38%).
A peggiorare la situazione, il 62% dei lavoratori tech ritiene che all’interno della propria azienda non vi siano reali possibilità di avanzamento di carriera. Questo sentimento di stagnazione professionale, unito alla percezione di stipendi non adeguati alle responsabilità, alimenta un’ondata di dimissioni volontarie e un crescente interesse verso il lavoro autonomo, con il 6% dei professionisti che sta valutando di mettersi in proprio.
GenAI: ottima per aziende tech, ma la scarsa formazione causa bassa soddisfazione
Un altro dato significativo che emerge dal report riguarda l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa all’interno delle aziende tecnologiche. Se a livello nazionale solo il 43% dei lavoratori utilizza strumenti di AI generativa, nel comparto tech la percentuale sale al 69%. Questa tecnologia viene percepita come un’opportunità per migliorare l’efficienza, aumentare la produttività e ottimizzare l’analisi dei dati.
Nonostante il crescente utilizzo dell’AI generativa, il tema della formazione rimane una criticità. L’86% dei professionisti tech ritiene di non aver ricevuto un’adeguata preparazione da parte della propria azienda per sfruttare al meglio queste tecnologie.
Tuttavia, la maggior parte dei lavoratori sarebbe disponibile a partecipare a programmi di aggiornamento o a corsi di riqualificazione. Questa domanda di formazione specializzata evidenzia la necessità, per le aziende, di investire in percorsi di upskilling per i propri dipendenti.
L’insoddisfazione per la scarsa retribuzione
Il report evidenzia anche come la situazione salariale nel settore tecnologico non sia allineata alle aspettative dei lavoratori. La retribuzione annua lorda media per i professionisti tech è di 51.740 euro, inferiore alla media nazionale di 56.000 euro. Il 53%, almeno secondo il report di Hays Italia, ritiene il proprio stipendio inadeguato rispetto alle responsabilità ricoperte, mentre il 41% si dichiara insoddisfatto della propria situazione economica.
Un ulteriore elemento di frustrazione è rappresentato dalla mancanza di aumenti retributivi. Nel 2024, quasi la metà del campione intervistato non ha ricevuto alcun incremento salariale e il 63% non si aspetta miglioramenti nel 2025. Questa situazione potrebbe spingere molte aziende a rivedere le loro politiche di retribuzione e incentivazione, per evitare un esodo massiccio di talenti.
Cosa cercano i lavoratori?
Quando si tratta di valutare una nuova opportunità lavorativa, i dipendenti del settore tecnologico non si concentrano esclusivamente sulla retribuzione. Lo smart working è la priorità assoluta per il 53% dei lavoratori, seguito dalla possibilità di lavorare su progetti stimolanti e ruoli dinamici (46%) e da un pacchetto benefit competitivo (44%).
Attualmente, il 70% dei professionisti, secondo il report di Hays Italia, riceve alcuni benefit, tra cui buoni pasto, flessibilità lavorativa e assicurazione sanitaria. Tuttavia, le agevolazioni più apprezzate restano il lavoro da remoto (58%), i buoni pasto (46%) e la copertura sanitaria privata (44%). Questa preferenza evidenzia come il benessere e l’equilibrio tra vita privata e professionale stiano assumendo un ruolo sempre più centrale nella scelta del posto di lavoro.
Un settore in costante evoluzione
Il 2025 si preannuncia un anno di cambiamenti significativi per il settore tecnologico in Italia. Da un lato, il malcontento dei lavoratori e la scarsa soddisfazione retributiva potrebbero portare a una mobilità senza precedenti nel mercato del lavoro tech. Dall’altro, l’adozione crescente di strumenti avanzati come l’AI generativa offre nuove opportunità di crescita e innovazione.
Le aziende che sapranno rispondere a queste sfide avranno maggiori possibilità di attrarre e trattenere i migliori talenti in un panorama sempre più competitivo.
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