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WPC 2022, la conferenza italiana sulle tecnologie Microsoft

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MILANO – OverNet e Microsoft ci hanno invitato insieme a centinaia di esperti del settore IT per l’apertura di WPC 2022, la conferenza italiana sulle tecnologie Microsoft. Speech nella sala conferenze, tavole rotonde e oltre 90 sessioni tecniche. Senza contare tutti i momenti di informalità per discutere e fare networking con gli altri professionisti del settore.

WPC 2022, OverNet e Microsoft parlando di cloud, sicurezza e sostenibilità

Entriamo in una sala gremita, piena di dirigenti in giacca e cravatta ma anche di tecnici con magliette brandizzate Microsoft. E anzi scopriamo che la distinzione fra informatici e dirigenti in questa sala è impossibile da fare sulla base del vestiario. O dell’interesse verso gli speaker, che fondono concetti tecnici e di prospettiva per raccontare l’intero settore nel nostro Paese.

Lorenzo Basso, Honorary Chairman di OverNet, vede in questo incontro finalmente in presenza come un risultato in sé. “Thor diceva che Asgard non è una terra ma un popolo: ecco questo è WPC. Donne e uomini che hanno l’ambizione di andare sempre avanti. Con oltre 90 sessioni tecniche, andiamo incontro alla carenza di competenze a servizio dell’Italia”.

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Anna Leone, COO di OverNet, spiega che l’evento di quest’anno non solo segna un ritorno in presenza, ma un successo in termini anche numerici. “Abbiamo fatto numeri da record quest’anno, siamo davvero felicissimi. Abbiamo allestito un’agenda davvero completa, di livello tecnico assoluto. Ma WPC è sempre stato un momento di svago, spero vi divertirete”.

Michele Sensalari, CTO di OverNet e responsabile di WPC, sembra davvero entusiasta. “Oggi sto realizzando un sogno. Quindici anni fa partecipavo da cliente, poi l’anno dpo Anna mi ha chiamato come speaker e ha lanciato la mia carriera in OverNet. Oggi ho riconosciuto tantissime persone che ho conosciuto in questi anni, sono davvero felicissimo. Con i miei cinque collaboratori abbiamo preparato un’agenda davvero ricca di contenuti”.

Quando abbiamo avuto modo di parlare con Sensalari, il responsabile WPC ci spiega che: “Questo evento ha una grande storia, che comincia con Mondadori quando le sessioni tecniche online semplicemente non erano possibili. Ma dal 2005, da quando è un evento OverNet, questa edizione è quella con la più alta partecipazione di sempre: è un record”.

Sensalari ci spiega che il motivo di questo successo è l’eccellenza degli speaker. “In questa edizione abbiamo organizzato in totale oltre 100 sessioni, con 130 speaker. Pensate che 40 di questi sono MVP Microsoft, che se considerate che in Italia ne sono riconosciuti 63, significa che il meglio del mondo Microsoft in Italia è qui. E abbiamo chiesto a tutti gli speaker quella che definisco ‘clausola Sanremo’: qui presentano novità in anteprima, anche se poi potranno spiegarle in sessioni future. Questa ricchezza di contenuti non ha paragoni in Italia. Per non parlare della possibilità di networking”.

Le possibilità tecnologiche ed economiche per il Paese

Il primo intervento di Matteo Mille, Chief Marketing & Operations Officer Microsoft Italia, mette al centro da un lato le possibilità e dall’altro le sfide di questo periodo. “WPC 2022 arriva nel momento migliore. L’Italia è un Paese in uscita dall’emergenza, destinato a crescere. Ma oggi abbiamo la più grande inflazione dall’84, siamo l’ottavo Paese per GPD e secondo in manifatturiero. In questo momento, la tecnologia è la principale leva strategica per il nostro Paese: è l’unico mercato che sta galoppando. Ma abbiamo un problema: mancano le competenze.

Riprendendo uno studio da poco presentato sulla situazione italiana, Mille continua: “A Cernobbio abbiamo presentato uno studio con Ambrosetti, che sottolinea la mancanza di conoscenze digitali. Ci sono 400 mila professionisti in Italia, ma ne mancano 2 milioni e 100 mila per gestire le sfide di domani: PNRR, transizioni digitali, ecc. C’è possibilità di continuare a crescere, però mancano risorse. E manca una politica industriale serie. Infine, serve mantenere la direzione del PNRR. Un’opportunità che non ha mai avuto eguali dal Dopoguerra.

Mille continua il suo intervento parlando dei punti fondamentali da affrontare durante questa tre giorni di conferenza WPC 2022, organizzata da OverNet e Microsoft. “La sicurezza è una questione importante: il phishing cresce del +700%. Questa è la prima priorità per le aziende. La seconda risulta fondamentale: usciamo dallo “smart working forzato” ed entriamo in un mercato ibrido. Le persone entreranno in azienda solo c’è un valore aggiunto. Per attrarle bisogno fornire possibilità di condivisione, di formazione, di crescita. Altro grande punto la tutela della supply chain: quasi tutte le aziende stanno avendo problemi di gestione.

WPC 2022: Microsoft punta sul cloud e sulla ricerca

Mille continua nel suo intervento sottolineando come le possibilità per le aziende italiane passano tutte da un punto fermo ma in evoluzione: il cloud. Qualcosa su cui l’azienda di Redmond sta investendo moltissimo. “Microsoft Cloud sta provando a ragionare su verticali, provando a fare da guida in diversi settori. E stiamo investendo moltissimo: da maggio 2020 abbiamo investito 1,5 miliardi di euro, creando oltre 10 mila posti di lavoro e 9 miliardi di indotto diretto o indiretto. Sulle PMI stiamo collaborando con grande realtà (Poste, per esempio), per fornire offerte di valore anche per le aziende medie e piccole. Un settore che nei prossimi anni crescere a due cifre. Inoltre, stiamo collaborando con aziende per affrontare le sfide della sostenibilità, uno dei pilastri su cui Microsoft sta investendo.

“Microsoft sta investendo moltissimo in R&D: 24,5 miliardi in piattaforme cloud. Ma siamo anche Enterprise Ready, con il 54,6% dei CIO che puntano su di noi per la trasformazione digitale. E in Italia abbiamo 14 mila partner con oltre 400 mila professionisti. Inoltre, investiamo in security un miliardo di dollari all’anno”.

La sicurezza informatica è una sfida complessa

Carlo Mauceli, National Digital Officer di Microsoft, sale sul palco per provocare la platea di WPC 2022 su un tema fondamentale: la sicurezza. “Quella della sicurezza informatica è una lotta impari? Se manca cultura, se manca attenzioe forse sì. Ma c’è la possibilità di proteggersi. La verità è la sicurezza è un viaggio senza destinazione, un percorso continuo che dobbiamo continuare a percorrere. Altro punto importante è la sicurezza del dato, che non solo deve essere protetto ma risultare anche accessibile e operabile per chi lavora”.

Secondo Mauceli, “Bisogna uscire dalla narrazione dell’hacker come ragazzetto brufoloso che attacca dalla sua cameretta. Ma ci sono tre grandi forze all’opera ormai da anni: gli hacktivisti, le bande di cybercriminali e gli attori sostenuti dai governi. Oggi le loro pratiche hanno iniziato a emergere e contaminarsi, tanto che in questo momento sono praticamente indistinguibili una dall’altra.

“Il motto è: ‘Build It Like it’s Broken’. Bisogna pensare alla sicurezza già dall’infrastruttura. Perché la sicurezza informatica non è soltanto una questione tecnica, fa parte di una grande conversazione sociale e politica. Tanto che non possiamo dire che ci sia davvero democrazia senza cyber security”.

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Microsoft parla della sua nuova Region italiana a WPC 2022

Fabio Santini, Direttore della Divisione Global Partner Solution, racconta una novità fondamentale per le aziende italiane che lavorano con Microsoft. L’arrivo imminente di una region cloud in Italia porta infatti tecnologie interessantissime nel nostro Paese. “Il mondo del Cloud è cresciuto moltissimo dalla prima presentazione che ho fatto a WPC. Oggi Azure conta oltre 65 Region, cui si aggiunge anche quella del Nord Italia. Ma serve perché diventa sempre più complicato gestire l’ambiente cloud. Per la prima volta abbiamo raggiunto il quintilione di avvisi di sicurezza sulla nostra rete: serve molto lavoro per gestire questo mondo.

“Costruire un datacenter richiede dapprima la costruzione fisica, in una zona che non possiamo condividere. Abbiamo tre availability zone, con tre rischi idrogeologici diversi (in modo che eventuali catastrofi non creino problemi). In questo modo possiamo garantire sia la disaster recovery che l’alta disponibilità”.

Ma oltre all’aspetto infrastrutturale, ci sono tante altre sfide da affrontare. “Costruire una region è complicato: dapprima serve ragionare sull’efficienza energetica, il secondo è la capacità di ‘infilare dentro’ datacenter per lanciarli velocemente. Ogni mese ne aggiungiamo tantissimi, la crescita è parte della costruzione. Infine, puntiamo a mettere il maggior quantitativo di computazione per metro quadro.

Negli anni, Microsoft ha abbassato moltissimo le richieste energetiche e di spazio per la computazione. Qualcosa che serve perché sempre più aziende hanno bisogno del cloud. “Oggi quasi tutta l’energia che utilizziamo va in computazione (rapporto PUE 1.1) e per la computazione abbiamo server che continuano a crescere. Mega Godzilla Beast ha 420 core e 24TB, ma anche questi non bastano: a Ignite abbiamo annunciato Ultron Mega Godzilla Beast a 832 core per 24TB di RAM. Con alcuni di questi server che girano interamente sommersi a due fasi in liquido, per tenere basse le temperature (e aumentando anche la vita delle schede madri).

Ma oltre alle tecnologie già impiegate, ce ne sono tante che arriveranno. E che hanno il potenziale per cambiare il nostro modo di lavorare. “Un’altra grande idea è il Project Palix, che un compito ambizioso. Quello di memorizzare in molecole di DNA sintentico, quindi con quattro basi invece che 0 e 1. Con questo processo, potremmo mettere tutti i dati di internet in una scatola di scarpe, qualcosa che potrebbe cambiare il mondo tecnologico in futuro”.

WPC 2022, Microsoft mette la sostenibilità al centro

Roberto Filipelli, Direttore della Divisione Cloud & Enterprise, arriva invece sul palco per parlare di sostenibilità ed efficienza. “Stiamo arrivando con i nostri data center in Italia, in un momento dove il costo energetico di qualsiasi operazione è più alto: incide fino al 9%. Il grosso problema della rete elettrica nazionale è che non può conservare energia: la quantità di carico dipendente dalla richiesta di energia nei vari momenti. Per questo consumiamo gas, perché a volte non abbiamo abbastanza energia e a volte ne produciamo troppo con l’energia green. Nel 2021 il 65,4% dell’energia prodotta in maniera green è stato ‘rigettato’. Non è un problema di produzione ma di gestione del carico”.

“Nei nostri data center possiamo utilizzare la tantissime batterie che abbiamo per conservare l’energia prodotta e rimetterla quando serve. Stiamo anche lavorando con celle a idrogeno perché possiamo ‘sprecare pur essendo green’: è vero che conserverare l’energia elettrica in idrogeno spreca il 30% dell’energia, ma visto che ne gettiamo oltre il 65% è un processo green vantaggioso”.

Altro punto fondamentale quando si parla di tecnologia green è analizzare l’impatto della migrazione nel cloud. “Secondo Gartner passare al cloud guadagniamo il 30% in efficienza. Ma i nostri calcoli dicono che funziona ancora meglio. Facendo un conto su quanto consuma in energia, la migrazione sul cloud permette di risparmiare altri 100 mila euro all’anno per le aziende, in media. Investire nel cloud funziona a livello economico, oltre a fare bene per “.

Il cloud deve puntare sul Software Green

Maria Grazia Pugliese, Customer Success Executive, continua a parlare di sostenibilità e rimarca “quando parliamo di Cloud Efficency si tratta di ottimizzare risorse (e quindi costi), abbattendo di conseguenza le emissioni di CO2. Costi, energia ed emissioni si abbattono con un processo fatto di passi ricorrrenti. La consapevolezza e ottimizzazione, l’uso di best practice e il monitoraggio dei vantaggi”.

La Green Software Foundation sta lavorando sulle chiavi per sviluppare in maniera ecologicamente coscienziosa. Pugliese spiega che ci sono diversi concetti su cui costuire questa nuova concezione del software:

  • Efficienza nelle emissioni di carbonio
  • Efficienza energetica
  • Consapevolezza delle emissioni, produrre quando l’energia è più pulita (spostando i carici per ottimizzare il consumo energetico)
  • Efficienza hardware
  • La misurazione (perché senza dati non si migliora)
  • Rispetto degli impegni climatici

Tutte queste novità permettono di abbattare le emissioni e ottimizzare le risorse. Ma arrivano insieme a una serie di novità su tutti i prodotti Microsoft. “Pensate anche solo alle schede in deep-sleep di Edge, che risparmiano l’85% di memoria e il 99% di CPU. Risparmi che hanno un impatto globale importante.

Tavole rotonde, sessioni tecniche e tantissimi contenuti per le aziende

Gli interventi dei dirigenti Microsoft sottolineano i punti fondamentali di questa tre giorni, che parla di strumenti e possibilità del cloud, con un’attenzione speciale a sicurezza e sostenibilità. Ma l‘agenda della tre giorni è piena di tanti altri contenuti.

A partire dalle prime tavole rotonde cui abbiamo potuto assistere, come quella con il CEO Italy di Avanade, Emiliano Rantucci, il co-owner di Inside Technologies, Silvio Di Benedetto e l’Innovation Manager di Durante, Dino Besozzi. Che spiegano come le aziende stiano ricevendo questi input da parte di Microsoft. Ma anche a quelli dell’economia.

Infatti tutti e tre mettono al centro il punto fondamentale: la trasformazione digitale è una questione culturale, non solo tecnologica. Dalle tecnologie di Microsoft 365 e Teams per cambiare il mondo dell’ufficio, fino ai processi (soprattutto all’evoluzioni di soluzioni legacy poco efficienti). Serve far capire ai decision maker che le nuove risorse di Microsoft possono avere un valore economico oltre che tecnologico.

Oltre ai system integrator, anche i vendor salgono sul palco per discutere come sta cambiando il mondo del lavoro, passando da remoto a smart. Pasquale D’Agnese di VMware, Salvatore Riontino di Barco, Carlo Viganò di Veritas e Matteo Giudici di MESA raccontano come le varie aziende stanno gestendo questo cambiamento. Dall’importanza di ripensare l’ufficio come struttura a metà fra il fisico e il digitale, fino a parlare di sovranità dei dati e disaster recovery.

Infine, sul palco torna Michele Sensalari, che in qualità di responsabile WPC invita sul palco i professionisti che lo hanno aiutato a declinare le oltre 90 sessioni, con più di 130 speaker. In particolare:

  • Ilaria Moroni che ha parlato di Microsoft ISV Plaza
  • Alessandro Appiani (che spiega di partecipare a WPC ’98) che si occupa di IT Pro & Security
  • Fabio Franzini, che parlerà di Microsoft 365 & Power Platform
  • Michele Aponte, che ha strutturato il percorso per il settore Development
  • Marco Parenzan, che invece parla di Data Platform

Il programma di sessioni sembra molto variegato, anche per far fronte alle tantissime novità annunciate da Microsoft. Ma senza dimenticare i momenti per il networking e per imparare anche dalle esperienze di tutti i partecipanti. Per maggiori informazion, potete visitare il sito ufficiale.

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