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Gli investimenti tecnologici sono in crescita, ma gli MSP offrono ancora pochi servizi di cybersecurity

Nonostante gli investimenti in tecnologia per il 2025 sono in crescita per l’Italia, gli MSP offrono ancora pochi servizi di cybersecurity. Una recente indagine degli Osservatori Digital Innovation della Polimi School of Management ha infatti rivelato che, su un campione di 570 PMI, il 31% della spesa digitale prevista per il 2025 sarà dedicata alla sicurezza informatica.

Ancora pochi servizi di Cybersecurity da parte degli MSP

Supportato dall’indagine di Osservatori, Denis Valter Cassinerio, Senior Director & General Manager South EMEA di Acronis, ha redatto un elaborato dove cerca di far chiarezza sui motivi dei limitati servizi offerti dagli MSP. Ciò è molto importante da capire, perché per gran parte delle PMI la cybersecurity è di fondamentale importanza.

Ma, nonostante questa grande importanza di servizi di sicurezza, i Managed Service Provider stentano ancora a fornire un’ampia gamma di servizi, limitandosi a quelli di base come gli antivirus. Ma il contesto normativo e le minacce sempre più avanzate richiedono soluzioni più sofisticate.

Gli MSP dovrebbero offrire servizi di cybersecurity più avanzati

Offrire servizi di cybersecurity avanzati è essenziale per fidelizzare i clienti e acquisirne di nuovi. Gli esperti prevedono una crescita significativa per le soluzioni Managed Detection and Response, Endpoint Detection and Response ed Extended Detection and Response. Queste soluzioni permettono un monitoraggio continuo e una rapida risposta agli incidenti. Gli MSP che non evolvono rischiano di perdere opportunità di business e di fatturato.

Uno dei principali ostacoli per gli MSP è la difficoltà e il costo di assumere esperti di sicurezza informatica. Tuttavia, con una strategia di assunzione mirata e creativa, gli MSP possono trovare tecnici con stipendi competitivi. Inoltre, selezionare piattaforme integrate riduce la necessità di gestire molteplici applicazioni e di assumere nuovo personale.

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La difficile gestione delle infrastrutture

La complessità nella gestione delle infrastrutture di sicurezza informatica rappresenta un’altra sfida. Collaborare con vendor, altri MSP e team IT dei clienti può ridurre queste complessità e rischi, permettendo di offrire servizi di sicurezza più completi. È importante scegliere fornitori che offrano soluzioni di sicurezza valide e un eccellente supporto.

Infine, molti clienti imputano ai provider la responsabilità delle violazioni. Tuttavia, Denis Valter Cassinerio, Senior Director & General Manager South EMEA di Acronis, afferma che potenziare l’offerta di cybersecurity è essenziale per ridurre al minimo i rischi di attacchi informatici. Questa strategia consente anche di accedere a polizze di assicurazione informatica a costi ridotti.

Gli investimenti digitali italiani

Parallelamente, le aziende italiane continuano a investire nel digitale per mantenere la competitività. Si prevede un aumento dei budget ICT per il 2025, con un particolare interesse per la cybersecurity e l’intelligenza artificiale. La cybersecurity rimane la principale area di investimento per le PMI, seguita dalla migrazione e gestione del cloud e dalle tecnologie di Industria 4.0.

Collaborazioni con università e startup

Il 2024 ha visto un aumento significativo delle pratiche di Open Innovation tra le grandi imprese italiane. Queste aziende collaborano sempre più con startup, università e centri di ricerca per promuovere l’innovazione.

Questo approccio integrato consente di esplorare nuovi trend tecnologici e identificare opportunità di business, migliorando la competitività e l’agilità organizzativa. Un esempio rilevante è dato dalla collaborazione con startup innovative, utilizzate come fonti di innovazione esterna, accanto a università e centri di ricerca.

La misurazione dell’impatto digitale

Nonostante l’adozione diffusa dell’innovazione digitale, secondo i dati provenienti da Osservatori, solo una piccola percentuale di aziende ha definito metriche consolidate per valutare l’impatto del digitale. La maggior parte delle misurazioni si concentra su input e output economici nel breve periodo, trascurando l’impatto a lungo termine sulla cultura aziendale e sulle competenze.

Le imprese devono spostare il focus dalla sperimentazione alla generazione di impatto. È necessario un modello che valuti anche gli effetti di medio e lungo periodo, considerando l’impatto sulle competenze, la cultura e l’agilità organizzativa.

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