Lo scorso giovedì, la Fondazione per la Sostenibilità Digitale e la compagnia italiana di cybersecurity Gyala hanno presentato il rapporto “Sicurezza Informatica e Sostenibilità Digitale”, commissionato da quest’ultima.
Di solito, i termini “sostenibilità” e “sicurezza digitale” non vengono associati, ma essi sono in realtà profondamente correlati e a tratti complementari. Come? Lo studio ne esplora le intersezioni, proponendo uno schema di riferimento per lo sviluppo sostenibile della società digitale.
I tre punti di contatto tra cybersecurity e sostenibilità
Il report delinea e esplora tre aree tecnologiche prioritarie che impattano molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite: l’integrazione tecnologica IT/OT, la privacy e la sovranità digitale.
Integrazione tecnologica IT/OT
Un tema molto caldo è quello delle tecnologie Internet of Things (IoT). Queste rappresentano l’anello di congiunzione tra le componenti digitali dell’IT e quelle fisiche dell’OT (Operational Technology). Lo studio ha evidenziato come l’integrazione IT/OT impatti fortemente le aree della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Dunque, quest’area tecnologica è fondamentale per supportare i processi legati alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente, anche in relazione alla tenuta delle infrastrutture critiche ed al loro valore economico.
Inoltre, il report evidenzia l’importanza dell’adozione di criteri di progettazione basati sul Security by Design: infatti, ben il 66% degli intervistati lo ritiene essenziale per garantire la sostenibilità nell’ambito del digitale. Estremamente importante è anche la sicurezza della catena delle forniture, con il 61% degli intervistati a favore. Infine, per oltre la metà dei rispondenti (il 57%) è di vitale importanza assicurarsi di poter gestire le infrastrutture OT con la stessa flessibilità delle infrastrutture IT, in modo da poter garantire sicurezza e resilienza delle infrastrutture stesse.
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L’integrazione IT/OT interessa molti settori, tra i quali quello medico e quello energetico. Nel settore medico, garantire la sicurezza degli apparati e dei dati è vitale per la salute dei pazienti, la cui vita dipende dal controllo dei dispositivi medicali impiantati o utilizzati nelle strutture ospedaliere o nella medicina a distanza. Nel settore energetico, invece, è fondamentale gestire al meglio le reti smart grid che costituiscono la spina dorsale degli impianti per energia rinnovabile.
Privacy
La sicurezza informatica deve proteggere e promuovere la privacy di tutti gli utenti: la privacy, infatti, rappresenta un importante strumento di sostenibilità.
L’obiettivo più importante è la protezione dei dati dei pazienti dagli attacchi informatici, che soddisfa il punto 3 degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, buona salute e benessere delle persone. Segue la gestione dei sistemi di monitoraggio e controllo dei comportamenti degli utenti, la gestione della sicurezza dei sistemi nel rispetto della privacy dei lavoratori, la protezione dei dati degli studenti rispetto ad attacchi esterni e rispetto ai gestori delle piattaforme.
Sovranità digitale
Con sovranità digitale s’intende la modalità in cui uno Stato regola ed esercita il governo della tecnologia e dei servizi utilizzati in vario modo all’interno del perimetro nazionale. La sovranità digitale vede nella sicurezza informatica un elemento critico e rappresenta un tema centrale per la sostenibilità, come evidenziato dallo studio.
Infatti, il 60% degli intevistati ritiene che gli Stati dovrebbero investire nella sicurezza delle loro infrastrutture e il 57% pensa che le aziende che forniscono sistemi e soluzioni per la la cybersecurity debbano essere indipendenti da ingerenze di stati esteri. Infine, il 50% dei rispondenti ritiene che l’accesso a dati critici possa essere compromesso da forzature sui fornitori stranieri.
Il punto di vista di Gyala
La ricerca ha evidenziato come l’approccio già adottato da Gyala, ovvero quello di guardare alla sovranità digitale, all’integrazione tecnologica e alla privacy connesse alla sostenibilità come elementi competitivi, sia la strada giusta da percorrere.
Infatti, Gyala crede fermamente che la sostenibilità possa trovare nella tecnologia un elemento abilitatore e attuatore, e ritiene che le tecnologie si occupano di sicurezza siano uno strumento importante per lo sviluppo dell’Italia. Infatti, le tecnologie di cybersecurity collaborano alla protezione delle delle istituzioni e delle singole aziende e stimolano il circuito dell’economia, del benessere e della crescita.
Concludiamo riportando le parole di Nicola Mugnato, CTO e co-fondatore di Gyala: “Gli elementi che ci ha restituito questa ricerca confermano che l’approccio che Gyala ha nel suo DNA di guardare alla sovranità digitale, all’integrazione tecnologica e alla privacy connesse alla sostenibilità come elementi competitivi è corretto e può rappresentare un elemento chiave nel processo evolutivo, sostenuto da diversi anni dal Sistema Paese, che vede questi nuovi approcci come acceleratori della crescita del settore pubblico e privato“.
- Epifani, Stefano (Autore)
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