Oracle, leader del settore software e tecnologia per database, sistemi di ingegneria cloud e prodotti software aziendali, mette a disposizione le proprie competenze per formare gli studenti dell’Università di Salerno. Infatti, il prossimo 26 ottobre, diversi professionisti di Oracle saranno tra gli speaker della giornata “Cybersecurity New Visions”, organizzata proprio dall’Università.
Durante l’evento si parlerà, dell‘app “MyPompeii”, disegnata per il parco archeologico da Oracle Consulting. Ma non solo, il focus sarà proprio la sicurezza.
La cybersecurity nel cyberspazio
Dalla metà degli anni ’90 si è affermato il concetto di cyberspace o cyber-spazio, come quinta dimensione a disposizione delle relazioni e interazioni umane, sia di tipo collaborativo che conflittuale. Un ambiente virtuale, non dotato di materia ma costituito dall’intreccio delle connessioni fra infrastrutture di telecomunicazioni, elettroniche e informatiche, che favorisce lo scambio d’informazioni e interazioni fra le persone. Due cose sembrano evidenti: che il cyberspace può essere inteso in una dimensione puramente civile, come mezzo attraverso il quale avvengono le comunicazioni e i collegamenti fra gli utenti, ma anche nuovo dominio dove esercitare il potere politico.
Spesso, infatti, si parla di sovranità del cyberspazio riferendosi ai diritti di giurisdizione nazionale sull’infrastruttura tecnologica informatica e delle comunicazioni e di tutte le attività umane condotte sull’infrastruttura. Da qui discende la considerazione che la sicurezza nazionale non può più prescindere dal cyberspazio.
La sicurezza in cloud e il PNRR
Ancora più importante diventa l’approccio alla sicurezza in cloud, anche sulla scia della virtualizzazione e “remotizzazione” del lavoro e dello studio a causa dell’emergenza sanitaria. Da questo punto di vista, nell’ambito del PNRR, risulta di notevole interesse l’iniziativa volta a creare un partenariato esteso, in tema cybersecurity, secondo le linee guida del MUR, per le iniziative di Sistema della “Missione 4 (Istruzione e Ricerca) Componente 2 (Dalla Ricerca all’Impresa)”.
I partenariati estesi sono strutture caratterizzate da un approccio interdisciplinare, olistico e di tipo “problem solving”, costituite da reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca e altri soggetti, pubblici e privati, impegnati in attività di ricerca, altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti. Tali programmi hanno l’ambizione di contribuire a rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e a promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali.
La proposta dell’Università di Salerno
La proposta progettuale di partenariato esteso in tema di cybersecurity vede come soggetto proponente l’Università degli Studi di Salerno. Il progetto dal titolo “Security and RIghts in the CyberSpace (SERICS)” ha superato con un risultato positivo la prima fase di valutazione da parte del panel degli esperti valutatori del MUR. Il partenariato si presenta come una forte aggregazione di università pubbliche, istituzioni universitarie, fondazioni, centri di ricerca, grandi aziende di interesse nazionale. Tutti enti strategici nel comporre una solida base per sviluppare le numerose iniziative di ricerca che ruoteranno intorno alla struttura organizzativa costituita da un “hub” e 10 “spoke”. La struttura copre la “vision” attuale e futura dello sviluppo della cybersecurity. Tutto questo coinvolgendo migliaia di ricercatori tra i docenti già individuati e centinaia di assunzioni previste di giovani talentuosi ricercatori. Il tutto porterà a costituire un cluster di competenze a livello nazionale e internazionale.
La cybersecurity della regione Campania
A questa iniziativa si associa, da parte dell’Università degli Studi di Salerno, un altro progetto a livello regionale: la sottoscrizione di un accordo quadro per la cybersecurity in Regione Campania. L’accordo, voluto dal Presidente Vincenzo De Luca, ha l’obiettivo di sviluppare le attività dalla Regione in tema di sicurezza informatica ed essere al contempo driver per la crescita e la trasformazione digitale. Inoltre, Oracle Italia, ha stabilito una serie di accordi di collaborazione con varie Università, tra cui quella di Salerno, al fine di garantire un elevato livello di competenza per lo sviluppo di un ecosistema infrastrutturale e di servizi di supporto.
Complessivamente sembra un dato molto positivo che, su un tema così rilevante a livello nazionale e internazionale, anche il Mezzogiorno si presenti da protagonista. Proprio all’Università di Salerno il prossimo 26 ottobre si discuterà di cybersecurity da un’interessante prospettiva, quella della tutela del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Esperti, studiosi e studenti si confronteranno sul tema, prima presso l’Aula delle Lauree di Ingegneria prima e, a seguire, presso la Sala Stampa “Biagio Agnes” al campus di Fisciano.
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