In aumento il numero degli attacchi informatici nell’ultimo semestre del 2024, in Italia la più colpita è la sanità

In quest’ultimo semestre del 2024 si è notato un aumento degli attacchi informatici. La media mondiale è di circa 273 al mese, un dato in estremo aumento rispetto ai 230 dell’anno scorso. Il trend è quindi chiaro, gli attacchi informatici stanno aumentando in tutto il mondo.

Questi sono dati provenienti dall’ultimo Rapporto Clusit 2024. Questo rapporto rappresenta i dati del primo semestre del 2024, ed è stato a cura di diversi autori, tra cui Luca Bechelli e Alessio Pennasilico, del Comitato Scientifico Clusit, e Sofia Scozzari e Anna Vaccarelli, del Comitato Direttivo Clusit.

Le tendenze sull’aumento degli attacchi informatici

Secondo l’ultimo rapporto Clusit, gli attacchi informatici stanno aumentando in tutto il mondo. Si evidenzia un aumento del 110% rispetto al 2019 al 2024. Questo è il numero più alto degli ultimi anni, ben oltre tutte le previsioni stimate sull’ultimo quinquennio.

Sofia Cozzari, che fa parte del comitato direttivo di Clusit, ha commentato questi dati: “Oltre all’incremento dei danni causato dal cybercrime e dalle normali attività di intelligence che osserviamo ormai da molti anni, si conferma nel primo semestre 2024 la fase di conflittualità cibernetica diffusa in cui siamo entrati nel 2022, ulteriormente cresciuta nel 2023 anche a causa dell’allargamento del conflitto tra Israele e le milizie islamiche supportate dall’Iran in vari paesi dell’area medio-orientale.”

Un’analisi sull’aumento degli attacchi informatici

Le metodologie di attacco

Una delle principali metodologie di attacco informatico sono legate ai malware. Infatti, praticamente un terzo degli attacchi avviene sulla base di questo virus informatici, tra i quale vi è anche il ramsonware. Ma sono dati parziali, perché per un incidente su quattro diventa quasi impossibile capire che genere di attacco si sia subito.

Meno incidenti gli attacchi basati su sfruttamento di vulnerabilità e phishing, con quest’ultimo comunque ancora rilevante. Il phishing infatti punta ancora molta sul social engineering ed è in costante evoluzione. In Italia gli attacchi di genere phishing sono leggermente inferiori rispetto alla media mondiale, ma ancora è una minaccia importante per le organizzazioni.

I settori più colpiti

Il settore della sanità è tra quelli più attaccati a livello mondiale, circa il 18% di tutti gli attacchi mondiali. A seguire vi sono il settore governativo, militare e delle forze dell’ordine, con circa il 13% degli attacchi informatici. In calo invece sono gli attacchi al settore finanziario, circa l’8% del totale ma in calo del 3%. Nonostante ciò, gli attacchi al giorno d’oggi si focalizzano maggiormente su più settori alla volta, in modo da colpire più settori possibili, e questo è un dato in grande crescita.

In Italia il settore più colpito è il manifatturiero, ma quello sanitario è quello che più preoccupa il settore della sicurezza. Come evidenziato dal Rapporto Clusit 2024, nel primo semestre 2024 gli attacchi alla sanità sono stati quantitativamente uguali a quelli avvenuti nell’interezza del 2023. La crescita rispetto allo stesso periodo è dell’83%, e questo dato preoccupa molto gli esperti del settore.

Le principali vittime di attacchi nel mondo sono al 41% americani, un valore in leggera decrescita, mentre gli attacchi in Europa sono in aumento. Un dato preoccupante è quello legato ai paesi in via di sviluppo, sempre più colpiti dagli attacchi informatici perché usati come “palestra” per esercitarsi dai cybercriminali, siccome le loro infrastrutture di cybersecurity non sono per nulla all’avanguardia.

Gli scopi degli attacchi informatici

Le principali cause per i quali gli attacchi informatici vengono effettuati è per il cybercrime, ovvero tutte quelle attività legate a far guadagnare denaro in maniera illecita ai malfattori, un numero in crescita di 5 punti percentuali e che compone la quasi totalità degli attacchi, come dimostrato dai dati del Report Clusit 2024. A seguire vi sono hacktivism, spionaggio e guerra d’informazioni.

I ricercatori di Clusit hanno notato che la tendenza complessiva degli incidenti causati da attacchi a sfondo politico, sociale e di information warfare sembra tornare negativa, nonostante l’acuirsi e l’estensione progressiva dei conflitti già attivi nel 2023.

Da notare che in Italia gli attacchi informatici legati all’hacktivism sono più elevati rispetto al resto del mondo. Ma, rispetto al secondo semestre del 2023, da gennaio a giugno del 2024 si è registrata una diminuzione del cybercrime e dello stesso hacktivism.

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