Sicurezza

Bug Bounty e Penetration Test: approcci differenti ma complementari alla sicurezza informatica

Per le organizzazioni è estremamente importante, ora più che mai, mantenere una postura di sicurezza robusta. A questo fine, non bastano firewall e antivirus: sono necessarie strategie più avanzate, come Bug Bounty e Penetration Testing.

Entrambe queste strategie di sicurezza hanno l’obiettivo di trovare e correggere falle nella sicurezza. Differiscono però in termini di metodologia, durata e applicazione. Quali sono queste differenze e quale approccio può essere più adatto alle esigenze specifiche di un’azienda? Ce ne parla Axitea.

Bug Bounty: una caccia al tesoro cibernetica

Il Bug Bounty è un programma di “hacking etico“, ovvero hacking senza fini malevoli, che incentiva l’individuazione e correzione di falle e vulnerabilità nei sistemi di un’organizzazione.

I programmi di Bug Bounty possono essere pubblici o privati. Quelli pubblici sono aperti a chiunque: da un lato ciò permette di individuare vulnerabilità più velocemente, ma comporta un rischio maggiore in termini di gestione delle informazioni sensibili. Quelli privati sono limitati a una cerchia ristretta di esperti di sicurezza. Sono da preferire quando è necessario un controllo maggiore sulla qualità delle segnalazioni e sulla gestione delle informazioni riservate.

Una volta individuata una vulnerabilità, l’hacker etico che l’ha individuata viene ricompensato economicamente, secondo premi prestabiliti sulla base della criticità e impatto di ciascuna tipologia di vulnerabilità.

Penetration Test: un’infiltrazione simulata

Con Penetration Test, o Pentest, si intende un’analisi sistematica della sicurezza di un sistema informatico eseguita da esperti di cyber security. Lo scopo ultimo di questa strategia di sicurezza è quello di simulare un attacco hacker per identificare vulnerabilità.

Ci sono due principali metodi per somministrare un Penetration Test: one shot e continuativa. Nella modalità one shot, viene svolto un singolo intervento mirato che fornisce una valutazione dettagliata delle vulnerabilità presenti in un dato momento. Nella modalità continuativa viene offerto un servizio periodico, in grado di offrire una una protezione costante e aggiornamenti regolari sulla sicurezza.

Le 500 borse di studio messe in palio da Cisco per divenire esperto di cybersecurity

Le principali differenze tra Penetration Test e Bug Bounty

Nonostante Bug Bounty e Penetration Test possano sembrare metodologie di sicurezza simili, sono in realtà due approcci profondamente differenti.

Innanzitutto, il Penetration Test può essere un intervento puntuale o periodico, mentre il Bug Bounty è un programma continuo che dura per un periodo specifico. Inoltre, il Penetration Test è condotto da un team selezionato di esperti che esegue un’analisi approfondita e mirata. Il Bug Bounty, invece, sfrutta una vasta comunità di hacker, offrendo una varietà di prospettive e approcci.

Anche la gestione delle vulnerabilità differisce da approccio ad approccio. Nel Penetration Test, le vulnerabilità sono identificate e riportate da un team controllato, garantendo una gestione strutturata delle segnalazioni. Nel Bug Bounty, il volume e la qualità delle segnalazioni possono variare significativamente.

Infine, i Penetration Test sono spesso utilizzati per conformità e audit di sicurezza, mentre i Bug Bounty sono più flessibili e orientati alla scoperta continua di nuove vulnerabilità.

Adversary Simulation: un approccio complementare ed esaustivo

Bug Bounty e Penetration Test non sono gli unici approcci che un’azienda può adottare per migliorare la propria postura di sicurezza. Un’altra metodologia rilevante è quella della simulazione di un avversario (Adversary Simulation).

L’Adversary Simulation mira a replicare le tattiche, tecniche e procedure (TTP) di attaccanti reali, spesso gruppi APT (Advanced Persistent Threats, gruppi criminali utilizzanti tecniche di hacking avanzate). È indubbiamente un approccio più complesso rispetto agli altri due, in quanto coinvolge scenari di attacco realistici per valutare le capacità di rilevamento e risposta dell’organizzazione.

In definitiva, sia il Penetration Test che il Bug Bounty offrono approcci distinti ma complementari per migliorare la sicurezza informatica. La scelta finale tra le due metodologie dipende dalle esigenze specifiche di un’organizzazione, dalla necessità di continuità e dalla gestione delle vulnerabilità.

Da non perdere questa settimana su Techbusiness

 

🔮 Le previsioni sulla cybersecurity per il 2025; AI al centro della scena
📉 I servizi intelligenti di Huawei per la trasformazione digitale delle aziende
💳 Il nuovo terminale POS di Revolut in Italia
🍽️ TheFork innova la sua piattaforma
📰 Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su 
Telegram!

 

Autore

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button