Un nuovo bug di Microsoft Windows 10, già scoperto l’anno scorso, e che potrebbe causare seri danni a un disco rigido formatto NTFS, è tornato alla ribalta ed è ancora più pericoloso di quanto indicato dai rapporti iniziali. Come fattore di rischio, la vulnerabilità può essere sfruttata e attivata attraverso un’azione molto semplice e che normalmente viene eseguita quotidianamente da un utente.
Il bug di Microsoft Windows 10 mette a rischio gli HDD NTFS
La falla nel sistema operativo consente agli aggressori di danneggiare interi dischi in formato NTFS utilizzando un collegamento di Windows, un file ZIP compresso o diversi altri vettori di attacco, inclusa la struttura HTML di un sito Web a cui si accede dal browser. Questi allegati possono essere inviati tramite e-mail, messenger o social network e non devono nemmeno essere aperti dall’utente per causare danni.
Alcuni esperti che hanno testato il difetto hanno affermato che non è in grado di danneggiare i dati, ma provoca solo il sospetto di corruzione delle informazioni per “spaventare” l’utente. Tuttavia, l’esistenza della vulnerabilità e la facilità con cui si attiva sono preoccupanti.
La vulnerabilità sarebbe presente nel sistema a partire da Windows 180 build 1803.
Microsoft al lavoro per riparare il bug
Nel frattempo Microsoft ha confermato in un comunicato ufficiale inviato al sito The Verge che è a conoscenza dei problemi e che risolverà la falla in un futuro aggiornamento. Fino ad allora, la casa di Redmond avverte di tenere di fare attenzione ad allegati e collegamenti sospetti.