Con un comunicato stampa, UniCredit ha annunciato che sono state interrotte le trattative che vedevano impegnato l’istituto bancario e il Ministero dell’Economia e della Finanza (MEF) per l’acquisizione del Monte dei Paschi di Siena (MPS). UniCredit, da questa estate aveva espresso interessamento per una parte delle azioni che attualmente sono di proprietà dello Stato, che negli ultimi 10 anni è intervenuto per ben tre volte per salvare dal fallimento la banca toscana.
Unicredit chiude le trattative con il MEF per i crediti deteriorati di MPS
I motivi ufficiali che hanno portato all’interruzione delle trattative non sono stati resi noti. Di certo, UniCredit, nel mostrare interesse verso MPS aveva messo dei paletti per rilevare parte delle quote, ovvero non farsi carico di tutti i dei crediti deteriorati dell’istituto bancario toscano, il che voleva dire che lo Stato si sarebbe dovuto accollare tali crediti con un aumento di capitale di oltre 8 milioni di euro. Un ulteriore esborso di denaro pubblico mal visto da molti dei partiti che già avevano criticato “la scalata” di UniCredit ad MPS e messo sotto pressione il MEF a questo riguardo. Una cosa però è certo: il Ministero dell’Economia e della Finanza deve assolutamente trovare una soluzione per MPS, visto che secondo gli accordi presi con la Commissione Europea ne dovrebbe lasciare l’azionariato entro la fine dell’anno.
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