La tecnologia abilita le imprese a crescere, è uno strumento che diventa ogni giorno più importante. Per le aziende, trovare un fornitore di soluzioni IT che permetta di ottimizzare i costi ma scalare le operazioni è essenziale. CBA Italy, agenzia di branding che progetta identità di marca ed esperienze, aveva bisogno di rispondere alle proprie esigenze IT lasciando lo spazio per continuare a crescere. Synology ha fornito la risposta che stavano cercando. Ci siamo quindi fatti raccontare in un’intervista doppia da Lorenzo De Rita, Account Manager di Synology, e Filippo Di Giovanni, Design Director di CBA Design, come hanno saputo trovare la strada per il successo.
Synology e CBA, intervista doppia a Lorenzo De Rita e Filippo Di Giovanni
Trovare soluzioni tecnologiche semplici da configurare e da mantenere, integrarle al meglio nei propri processi per portare a una maggiore efficienza e costi finali minori. Le richieste di CBA Italy sono simili a quelle che molte altre imprese italiane e in tutto il mondo hanno. Ma ogni trasformazione digitale ha le proprie specificità: abbiamo chiesto ai due dirigenti di raccontarcele.
I protagonisti di questa storia di successo
Per iniziare, abbiamo chiesto a Lorenzo De Rita di presentare la sua azienda: “Synology è un’azienda multinazionale specializzata nella produzione di soluzioni network attached storage e nella delivery di servizi cloud orientati al backup, infrastrutture ibride, condivisione, creazione e gestione dei proprio dati digitali. Un NAS Synology va oltre quelle che sono le funzionalità di qualsiasi apparato dedicato allo storage, grazie al suo sistema operativo chiamato DSM, il quale integra funzionalità cloud native e la possibilità di integrare software e applicativi di terze parti per esempio Docker“.
Se Synology ha fornito le soluzioni, l’altra protagonista di questa storia è CBA. Filippo Di Giovanni, Design Director CBA Design, ci spiega in breve la storia di questa azienda. “CBA è un’agenzia che progetta identità di marca ed esperienze, combinando analisi strategica e visione creativa, grazie ad un approccio incentrato sulla persona. Fondata a Parigi nel 1982 e presente in Italia dal 2008, CBA supporta aziende grandi e piccole nelle proprie sfide di business, dando forma a esperienze e identità. Tutto questo per esercitare un impatto positivo sulla vita delle persone e sul business dei clienti. La rete di clienti di CBA va dalle PMI alle multinazionali, sia in ambito B2B che consumer. Alcuni clienti di CBA: Sella, Gi Group, De Cecco, Nestlé, Caputo, Gruppo Colussi, Langosteria, Birrificio Angelo Poretti, San Benedetto, De Nigris, Fileni.
“In quanto Design Director mi occupo di sviluppare identità visive e di marca per diversi clienti, gestendo tempistiche e organizzazione del team e mantenendo costante la qualità dell’output. Gestisco inoltre in qualità di IT Manager l’organizzazione IT dell’Agenzia, curando processi e strumenti interni ed esterni.“
Synology e CBA, una sfida da superare insieme
Una volta introdotti i personaggi, la nostra storia ha bisogno di un incipit avvicenti. Abbiamo quindi chiesto a Di Giovanni quali fossero le innovazioni che CBA voleva introdurre in azienda con l’aiuto di Synology.
Ci spiega che: “La rapida crescita di CBA negli ultimi anni ha evidenziato i limiti di un approccio IT non strutturale e organico, che seppur valido non è risultato scalabile a sufficienza. La costante necessità di intervento e la frammentarietà dei processi aumentava inoltre la possibile superficie di attacchi informatici. Grazie ad una nuova consapevolezza e a queste mutate esigenze, e grazie al supporto dei prodotti Synology, CBA è riuscita a integrare tutti i suoi processi e a linearizzare azioni di prevenzione e remediation.
“In particolar modo i prodotti Synology si sono rivelati efficienti in ambito gestione e conservazione dei dati, nella gestione dei processi di backup e retention e nella gestione di identità aziendali e metodi di autenticazione.“
Abbiamo quindi chiesto, dal punto di vista pratico, quali fossero gli obiettivi da raggiungere. Di Giovanni ci ha spiegato: “Gli obiettivi stabiliti dopo l’analisi della situazione de facto son stati l’integrazione e la standardizzazione di processi e strumenti, la semplificazione della gestione sia quotidiana che di lungo termine, la scalabilità delle soluzioni, l’aumento della sicurezza di processi e strumenti, il recepimento delle migliori best practice di settore.“
La differenza fra backup e data management
CBA ha rapidamente individuato in Synology il partner giusto per conservare e gestire i propri dati. Una delle cose che ci ha colpito dell’approccio dell’azienda, è il fatto che nella visione di Synology “backup” e “data management” sono due concetti ben distinti.
De Rita ci spiega: “Per Synology Data management viene intesa come la capacità tecnologica strategica di gestire i propri dati personali in un mondo sempre più connesso. Backup invece fa riferimento alla salvaguardia, le politiche e metodologie usate per garantire la sicurezza dei propri dati personali, all’interno di una qualsiasi infrastruttura, o device personale”.
Le soluzioni di Synology: HyperBackup e Snapshot Replication
Fra gli strumenti tecnologici di Synology che CBA ha adottato, ci sono due tecnologie che ci hanno colpito: a cominciare dal concetto di HyperBackup. De Rita ci spiega che “HyperBackup consente di eseguire task di backup dei propri dati e LUN ( Logical unit number) su destinazioni multiple sia locali che remote, o su istanze di cloud pubblico come per esempio OpenStack Swift, Microsoft Azure e qualsiasi cloud service provider S3-compatible. Hyperback up consente di ridurre il consumo dello storage all’interno dell’infrastruttura tramite funzionalità come cross-version, file-level deduplication, e block-level incremental backup. Potremmo parlare a lungo delle funzionalità di Hyperbackup ma ci tengo a rimarcarne una in particolare ovvero le funzionalità di Cybersecurity come la crittografia dei dati lato client e crittografia di trasferimento con i seguenti standard di crittografia AES-256 ed ECC Curve25519 a livello militare per proteggere i dati dall’accesso illecito“.
Un’altra delle soluzioni sfruttate è la Snapshot Replication. De Rita ci spiega che “Snapshot Replication sfrutta il file system Btrfs per creare copie point-in-time di cartelle condivise e LUN che possono essere replicate su altri NAS Synology e ripristinate rapidamente in caso di perdita di dati o modifiche accidentali ai dati originali. Inoltre snapshot replication supporta varie topologie di replica per diversi scenari, tra cui active-active, replica estesa, one-to-many e hub-to-spoke.“
CBA e Synology: una soluzione ibrida
CBA Italy ha scelto di optare su un NAS DS2419+ per la gestione centralizzata dei propri file, con circa 30TB di spazio RAID10 e un’alta scalabilità. Un altro NAS gemello serve per il backup quotidiano tramite Snapshot Replication. E allo stesso tempo, una copia arriva tramite HyperBackup su un NAS DS1815+. Inoltre, tutte le applicazioni di CBA Design sono salvate in copia tramite HyperBackup su un DS1813+.
Ma CBA ha scelto di affidarsi non solo all’hardware ma anche al cloud pubblico di Synology, C2. Di Giovanni ci spiega che “I prodotti Synology sono risultati, grazie all’offerta ibrida NAS e cloud, facilmente scalabili e gestibili, anche da remoto. Questa soluzione è stata preferita sia per la facilità di gestione e utilizzo (sia da parte del team IT che da parte degli utenti finali) sia per la possibilità di una rapida scalabilità futura. Inoltre va considerata la necessità di poter lavorare facilmente tramite smart-working, possibilità introdotta con successo prima della pandemia da Covid-19″.
De Rita ci spiega che “Synology C2, ha un vasto portfolio di servizi as a service. I quali vanno dal backup del proprio NAS tramite C2 storage, il backup delle proprie appliance (servers, computer, e MAC) tramite C2 backup for business, la possibilità di avere un servizio di gestione account e accessi come C2 identity, etc. Quello che possiamo dire, e che i servizi Synology as a service si dividono in prodotti dove la presenza di un NAS è necessaria ed in servizi dove la presenza di un NAS Synology non è necessariamente richiesta. Accenture EMEA afferma che l’87% delle aziende ha implementato strategie di cloud ibrido (FLEXERA- state of cloud report). Per esempio molti clienti scelgono Synology C2 object storage per implementare repository di backup basate su cloud ed avere flessibilità su configurazioni Veeam (Veeam Backup & Replication )” .
L’importanza del monitoraggio e dell’analisi: Active Insight
Questa quadrupla struttura NAS, poi passata sul cloud C2 tramite HyperBackup, ha bisogno di monitoraggio e analisi per assicurare le migliori prestazioni e la risoluzioni di eventuali problemi. CBA ha utilizzato Active Insight, che ci siamo fatti spiegare da De Rita.
“Synology Active Insight è un servizio di monitoraggio e analisi basato su cloud per i dispositivi Synology, in particolare per quelli che sono stati aggiornati a DSM 7.0. Attraverso un dashboard desktop o mobile, gli utenti possono avere informazioni dettagliate su tutti i loro dispositivi Synology, tutte quelle informazioni come le operazioni di computing effettuate all’interno del NAS, un alerting avanzato con funzionalità SIEM complete, eseguire e gestire aggiornamenti su larga scala, ed ovviamente per un audit a norma di legge ( controllo accessi, informazioni sulla rete, etc)“.
I risultati ottenuti da CBA con le soluzioni Synology
Questa innovazione digitale ha portato dei ventaggi evidenti per CBA Italy? Abbiamo chiesto a Di Giovanni quali sono stati i loro riscontri dopo l’introduzione delle tecnologie di Synology. “Grazie alle soluzioni Synology si son riscontrate -50% delle richieste di assistenza (ticket) su accessi e permessi da parte degli utenti su base annua (tramite portale di gestione assistenza interno), -30% costo su licenze per la gestione delle identità digitali rispetto alla soluzione precedente, -50% costo mensile per backup in cloud“.
Sembrano quindi esserci diretti vantaggi in termini di costi e di tempo risparmiato. Ma come abbiamo spesso riscontrato, le aziende nelle soluzioni IT non cercano solo vantaggi misurabili con KPI diretti, ma vogliono anche trovare un modo per evolvere il proprio modo di lavorare.
Di Giovanni ci spiega che “è stato possibile avere maggiori garanzie di resilienza dei dati e dei processi in caso di problemi alla struttura informatica. Inoltre è stato reso molto più immediato il controllo di tutti i parametri vitali di NAS e strumenti. Per gli utenti è stato drasticamente semplificato il processo di onboarding e di autenticazione alle varie applicazioni aziendali“.
Se volete approfondire questo case study, potete leggere l’intero case study sul sito di Synology. Qui trovate tutte le soluzioni di Synoloy, mentre a questo indirizzo potete consultare il sito di CBA Italy.
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