Le stampanti multifunzione sono diventate un elemento imprescindibile in ogni ufficio, ma pochi si rendono conto dei rischi che possono comportare per la sicurezza informatica. Uno studio di Sharp Europe rivela che il 38% dei responsabili IT delle PMI italiane ammette che i dipendenti non seguono le linee guida sulla sicurezza. Invece, con un un po’ di formazione e le giuste contromisure tecnologiche, si potrebbero evitare i rischi maggiori.
Stampanti multifunzione e sicurezza informatica, l’analisi di Sharp
Le stampanti multifunzione non sono più semplici periferiche, ma veri e propri computer connessi alla rete aziendale. Hanno un proprio disco rigido e scambiano dati con server e PC. Un punto d’ingresso semplice per gli hacker (se non ben protette), che possono usarle come cavallo di Troia per infiltrarsi nei sistemi e rubare informazioni sensibili.
Eppure, moltissime aziende non prestano sufficiente attenzione nell’acquisto di stampanti sicure, e non le proteggono a dovere. Molti pensano ancora: “È solo una stampante, cosa vuoi che succeda?“. Un errore che può costare caro, soprattutto per le PMI con budget limitati per la cybersecurity, secondo l’analisi di Sharp.
I rischi sono molteplici: accesso non autorizzato ai documenti stampati o scansionati, intercettazione dei dati in transito sulla rete, manomissione delle impostazioni, esecuzione di codice malevolo. Senza contare che le stampanti stesse possono essere usate per attacchi DDoS o come ponte per compromettere altri dispositivi.
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Per ridurre i rischi legati alle stampanti non sicure, il primo passo è sensibilizzare i dipendenti. Secondo lo studio di Sharp, il 24% dei responsabili IT attribuisce le falle alla scarsa formazione del personale. Servono corsi, policy e linee guida chiare su come usare i dispositivi in modo sicuro: non lasciare documenti incustoditi, proteggere gli accessi, segnalare anomalie.
Ma la formazione da sola non basta. Occorrono anche stampanti con funzionalità di sicurezza avanzate, come quelle offerte da Sharp in collaborazione con Bitdefender. Questo connubio garantisce una protezione a 360 gradi contro malware, virus, ransomware e altre minacce, grazie a:
- Antimalware integrato che analizza in tempo reale i dati in transito
- Crittografia dei dati su disco rigido e in rete
- Cancellazione sicura dei dati temporanei
- Autenticazione degli utenti e controllo degli accessi
- Aggiornamenti firmware automatici per colmare vulnerabilità
- Monitoraggio e alert in caso di attività sospette
Scegliere stampanti con un elevato livello di sicurezza “by design” è fondamentale per ridurre la superficie di attacco e proteggere i dati aziendali. Ma attenzione: nessuna tecnologia è infallibile al 100%. Serve un approccio olistico che combini misure organizzative, procedurali e tecniche.
PMI e cybersecurity: una sfida da vincere insieme
Le PMI italiane sono tra le più esposte agli attacchi informatici a livello europeo. Secondo il Clusit, gli attacchi cyber in Italia sono cresciuti del 65% rispetto al 2022 — la media globale è del +11%. Le cause sono molteplici: mancanza di consapevolezza, budget ridotti, carenza di competenze, sottovalutazione dei rischi. Serve un cambio di passo, a partire dalla cultura aziendale. La cybersecurity non è un costo, ma un investimento per proteggere il business e la reputazione.
Serve pensare alla sicurezza by design, anche nei dettagli. Come nella scelta della stampante più sicura, anche se ben connessa. E poi fare formazione ai dipendenti, soprattutto chi lavora in modalità ibrida e deve prendere alcune precauzioni essenziali se si connette alla rete aziendale. Una sfida che anche le aziende più piccole devono affrontare.
Trovate più informazioni sul sito di Sharp Business.
- Mazziotti, Tommaso (Autore)