La startup berlinese Charles offre la possibilità di sfruttare il “commercio conversazionale” su WhatsApp e altre chat. Questo dà un Software as a Service (SaaS) alle aziende che vogliono vendere e commerciare su queste piattaforme. La startup ha raccolto 6,4 milioni di dollari in investimenti.
Il commercio conversazionale su WhatsApp della startup Charles
Artjem Weissbeck e Andreas Tussing hanno lanciato Charles nel 2020, dopo aver lavorato un anno a uno store sperimentale su WhatsApp. La startup offre un SaaS che permette alle aziende di vendere prodotti e servizi all’interno di WhatsApp e altre app di chat. L’idea è di “aumentare i tassi di conversione, aumentare la lealtà dei clienti e infine gli introiti”.
Infatti il software di Charles permette di connettere le API di WhatsApp e Messenger a negozi e CRM. Shopify, SAP e HubSpot, per esempio. Il tutto attraverso un’interfaccia semplice da gestire per gli utenti e facile da implementare per le aziende.
Questo dovrebbe permette alle aziende di relazionarsi con i propri clienti nei canali che usano già, rendono il supporto e le vendite più simili a vere e proprie conversazioni.
6,4 milioni di dollari per scalare la startup
La raccolta di fondi ha portato Accel e HV Capital ha guidare degli investimenti da 6,4 milioni di dollari. Questa cifra permette alla realtà nascente di scalare il proprio SaaS di commercio conversazionale, sempre più richiesto dalle aziende.
Secondo Weissbeck, il commercio conversazionale può essere “il terzo pilastro del commercio, collegando i canali e sbloccando il potenziale di personalizzazione attraverso l’identificazione unica dei clienti attraverso il numero di telefono”.
Con un venditore nella chat, supportato da chatbot e AI, le aziende possono trovare una soluzione semplice per avvicinarsi agli utenti. Potete scoprire tutte le funzionalità di Charles sul sito ufficiale.
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