Da pochi giorni Salesforce ha celebrato i 25 anni dalla sua fondazione. In questo quarto di secolo, l’azienda californiana ha dimostrato il valore del suo CRM e dei suoi servizi software, ormai parte fondamentale del lavoro di molte imprese. Ma Salesforce guarda avanti e per farlo punta sull’AI generativa, che rende ancora più semplice utilizzare l’assistente Einstein. Un’intelligenza artificiale capace di dare risposte basate sui dati aziendali, attraverso tutti i servizi offerti da Salesforce.
Salesforce punta sull’AI generativa con Einstein Copilot
Nel marzo del 1999, in un parcheggio di una steakhouse californiana, Parker Harris e Marc Benioff ebbero la prima idea per quella che sarebbe diventata Salesforce. L’obiettivo era “rendere il CRM facile come comprare un libro su Amazon” (esatto, era ancora il periodo in cui su Amazon si compravano solo i libri).
Un quarto di secolo dopo, la società fornisce strumenti a migliaia di aziende in tutto il mondo, con risultati decisamente positivi anche in Italia. Nell’anno fiscale appena concluso, Salesforce ha chiuso con un fatturato globale di 34,9 miliardi di dollari, una crescita operativa dell’11%. Il tutto con un utile operativo del 30,5% — qualcosa che rende di certo felici gli investitori. L’azienda punta ora a raggiungere i 38 miliardi di dollari entro il 2025.
Vanessa Fortarezza, Country Leader Salesforce Italia, ci spiega che il team italiano ha giocato un ruolo sostanziale in questo frangente. Fra le varie nazioni dell’area EMEA, l’Italia è prima per crescita e nella top 4 per fatturato. E ci ha anche spiegato che Salesforce Italia sta investendo per avere un impatto non solo finanziario ma sociale. I dipendenti, sfruttando i sette giorni di permesso per opere sociali, hanno offerto più di 8000 ore di volontariato in quindici progetti pro bono.
Salesforce: un nuovo slancio grazie all’AI di Einstein
Fortarezza ci spiega che la sua azienda crede molto al valore che il business ha non solo per gli investitori, ma per la società intera. Una ricerca condotta da IDC ha valutato l’impatto di Salesforce sulle economie nazionali, e riporta che in Italia dal 2022 al 2028 l’azienda genererà ricavi per 16,7 miliardi di dollari e creerà 102.000 nuovi posti di lavoro, se si contano le persone che lavoro per e con i prodotti Salesforce.
Per continuare ad avere questo impatto, l’azienda crede necessario un investimento importante nell’intelligenza artificiale. Con una ricerca interna, Salesforce ci spiega che il 17% dei lavoratori già utilizzano l’AI Generativa al lavoro. Tuttavia, il 49% degli impiegati utilizza l’AI senza autorizzazione.
Inoltre, il 72% dei lavoratori pensa che l’AI possa migliorare la propria produttività. Ma un 54% dei rispondenti ha, almeno una volta, presentato lavori generati dall’AI come suoi. Questo testimonia che i lavoratori sentono l’esigenza dell’AI, ma non hanno la formazione né le linee guida per usarlo in maniera ottimale e sicura.
Einstein 1: l’AI generativa pensata per le aziende
Oltre a collaborare con l’Unione Europea per l’AI Act e offrire diverse opportunità di formazione (come Trailhead e FutureForce), Salesforce ha presentato lo scorso autunno uno strumento: Einstein 1. Si tratta di una piattaforma che integra dati, AI e CRM per offrire un’esperienza utente personalizzata e sicura.
Personalizzazione e sicurezza non sono due concetti banali. Il potenziale dell’AI sul mondo del lavoro è enorme: secondo uno studio di McKinsey, il 62% delle giornate lavorative si perde a fare operazioni ripetitive e con poco valore aggiunto. Ma utilizzare servizi di AI generativa pubblici può rappresentare un rischio per i dati aziendali. E non darà le risposte precise e basate sulla miniera di dati che le imprese hanno raccolto sui propri clienti.
Einstein 1, invece, integra i metadati per fornire analisi precise e risposte accurate, sfruttando le informazioni di tutti i servizi Salesforce. Inoltre, dà la possibilità di personalizzare la piattaforma in modalità sia no-code che pro-code, a seconda delle esigenze.
Come funziona Einstein Copilot
Nicola Lalla, Vice President Solution Engineering di Salesforce Italia, ci spiega che, integrando tutti i dati aziendali, l’AI di Einstein 1 fornisce funzionalità avanzate di AI predittiva e generativa attraverso un unico Copilot (attualmente disponibile in Beta).
Nell’interfaccia utente delle varie app di Salesforce (sia per le vendite che per il servizio clienti, per esempio), trovate un unico Copilot a cui fare domande. Ci sono sia dei Golden Prompt, per richieste specifiche che potete preimpostare. Oppure potete chiedere in linguaggio semplice a Einstein Copilot, che oltre a rispondere alle domande può anche avviare azioni nel sistema interagendo con il modello AI di Salesforce.
I prompt a questo punto passano per l’Einstein Trust Layer. Questo strato di sicurezza garantisce la protezione dei dati sensibili, mascherandoli prima di mandarli al modello e garantendo la Zero Data Retention, quindi la non conservazione dei dati. Questo significa che, oltre a usare il modello di Salesforce, potete anche usare altri modelli di AI (per esempio GPT o Gemini) con la sicurezza che nessuno avrà accesso ai dati aziendali e che non si useranno le vostre richieste per addestrare i modelli. Inoltre, Einstein valuta la qualità delle risposte per evitare eventuali errori o interpretazioni errate del sistema.
Il modello interagirà con i vostri dati nel Data Cloud, un livello che può mettere insieme più fonti. Non solo le app Salesforce ma anche quelle esterne, Data Lake (AWS, Google e non solo).
Sicurezza e personalizzazione
Tutti questi passaggi avverranno rapidamente e senza bisogno di sforzo alcuno da parte dei lavoratori. Infatti, chi usa Einstein Copilot semplicemente interagirà con prompt già fatti (semplici tasti con azioni chiare) e potrà chiedere in maniera testuale aiuto all’AI. In questo senso, diventa molto utile il nuovo Einstein 1 Studio, che permette di attivare prompt e azioni personalizzate, oltre che portare il proprio modello AI prescelto all’interno della piattaforma Salesforce. E, in Beta, potete anche estendere le azioni di cui il Copilot è capace.
Il grande vantaggio dell’AI generativa sta nella maggior facilità di utilizzo. Ma per raggiungerla, bisogna personalizzare la piattaforma per ogni business. Einstein 1 Studio permette di farlo. Queste sono le innovazioni AI su cui Salesforce sta puntando per i prossimi 25 anni, dove il CRM diventerà ancora più semplice da usare con l’aiuto di Einstein Copilot.
Non solo l’AI: l’importanza dei partner
Salesforce ha spiegato tutte queste novità anche ai suoi partner: oltre 180 aziende, con più di 18.500 certificazioni totali ottenute da oltre 5500 consulenti. Per celebrare il loro contributo, Salesforce anche in questo suo venticinquesimo hanno di attività ha tenuto i Partner Recognitions. Ecco i vincitori:
- Deloitte Digital ha ricevuto il premio Partner of the Year
- Accenture è stato riconosciuto come Outstanding Knowledge Partner
- PwC Italy ha ricevuto il premio Sales Excellence Partner
- Engineering Group e Atlantic Technologies sono stati premiati come Implementation Partner
- ARLANIS Reply ha ricevuto il premio Community Impact Partner
- Capgemini ha ottenuto il Connected Ecosystem Award
- Coolidea (Altea Group) è stato riconosciuto come Rising Star
- Business Integration Partners ha vinto il premio New Logo
- Lutech si è distinto come Cloud Reseller of the Year
Trovate maggiori informazioni sul sito di Salesforce.
- Fregly, Chris (Autore)