L’Emilia-Romagna si distingue nel panorama nazionale per la sua spinta innovativa nel settore digitale. Nel 2024, il 33% delle imprese regionali prevede di incrementare gli investimenti in tecnologie e servizi digitali, superando di tre punti percentuali la media nazionale. Questo dato emerge chiaramente dalla quarta tappa del roadshow Assintel Report, svoltasi a Bologna nella sede di Confcommercio, un evento che ha visto la collaborazione tra Assintel, l’associazione che rappresenta le imprese ICT, e Confcommercio Emilia-Romagna.
Innovazione digitale in Emilia-Romagna: i dati di Roadshow Assintel Report
Il report, elaborato dall’Istituto Ixé e sostenuto da sponsor quali Grenke, Intesa Sanpaolo, TIM e Open Gate Italia, dipinge un quadro di un’area geografica caratterizzata da un’economia avanzata, con distretti industriali ben sviluppati, aziende di medie dimensioni e una propensione alla collaborazione con partner e startup innovative.
Le tecnologie più diffuse tra le imprese emiliano-romagnole nel 2024 sono quelle legate alla collaborazione, come PC e smartphone (76%), seguite da connettività avanzata, inclusa banda ultra larga e wifi (72%), e da soluzioni di cybersecurity (65%).
Sebbene questi numeri siano in linea con la media nazionale, l’Emilia-Romagna si distingue per l’adozione di tecnologie specifiche: applicazioni di back-office e software gestionali (57%), infrastrutture IT (52%) e strumenti per la gestione dei dati (45%), tutti significativamente sopra la media nazionale.
Un altro aspetto interessante è l’approccio regionale all’innovazione, che sembra meno incentrato sul miglioramento della relazione con il cliente. Infatti, la gestione clienti è rilevante solo per il 12% delle aziende locali, rispetto al 21,9% a livello nazionale, e le attività di marketing e comunicazione interessano il 24,5% delle imprese (contro il 31% della media nazionale)
Per quanto riguarda le tecnologie emergenti, l’Emilia-Romagna mostra un interesse superiore alla media per l’Internet of Things (16,6%) e per le applicazioni di intelligenza artificiale (11,4%), con progetti in corso o in fase di valutazione.In conclusione, le imprese emiliano-romagnole sembrano affrontare meno ostacoli nella trasformazione digitale, soprattutto per quanto riguarda le barriere finanziarie (26,9%) e quelle legate alla cultura e alle competenze digitali (28,1%).
Entrambi questi ostacoli risultano ben al di sotto della media nazionale. Questo scenario positivo riflette una regione pronta a navigare con successo nell’era digitale.
I commenti al report di Assintel
Ecco come Luca Cavina, Coordinatore Comitato Assintel Emilia-Romagna, ha commentato il Roadshow Assintel Report relativo all’Emilia-Romagna:
“I risultati emersi confermano che l’Emilia Romagna continua a distinguersi come terreno fertile per l’innovazione digitale. Questo successo è il frutto di una proficua collaborazione tra il settore privato e le istituzioni pubbliche, con particolare riconoscimento al costante impegno della Regione Emilia Romagna nel promuovere iniziative, bandi e incentivi mirati al sostegno delle imprese del settore, tra cui il notevole impatto della Data Valley. Le aziende emiliano-romagnol, consapevoli dell’importanza della digitalizzazione, stanno utilizzando queste tecnologie per ottimizzare i propri processi produttivi. Questo non solo testimonia una chiara apertura mentale al miglioramento continuo, ma dimostra anche una capacità di adattamento e innovazione nel mantenere dinamici i flussi di lavoro. Come Comitato regionale di Assintel, il nostro obiettivo è quello di promuovere una sempre maggiore collaborazione tra le aziende del settore, favorire la condivisione di conoscenze e esperienze, e sensibilizzare soprattutto i giovani studenti sulle opportunità offerte dal panorama digitale emiliano-romagnolo”.
Questo invece il commento di Enrico Postacchini, Presidente Confcommercio Emilia-Romagna
“La trasformazione digitale e tecnologica del sistema economico e territoriale rappresenta per l’Emilia-Romagna una fondamentale occasione per consolidare il suo, già riconosciuto, ruolo trainante del sistema-Paese. La nostra Regione si conferma territorio attrattivo, di riferimento nel campo della ricerca e dell’innovazione e non solo grazie al seppur strategico insediamento del Tecnopolo Manifattura a Bologna. Occorre far leva sugli ecosistemi digitali per l’innovazione, in particolare a misura di piccole e medie imprese. La sfida della rivoluzione digitale è una questione di democrazia sostanziale, tra persone, tra generazioni, tra imprese. Abilitare al digitale le nostre imprese, anche quelle più tradizionali – conclude Postacchini – significa accettare la sfida del cambiamento per restare sul mercato e migliorarlo ‘da dentro’. E per far tutto questo le imprese devono essere messe nella condizione di fare investimenti. Fiscalità, liquidità, solidità patrimoniale: è un terreno sul quale resta tanto da fare”
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