I rifiuti industriali sono una delle principali fonti di inquinamento ambientale e di rischio per la salute pubblica. Per questo motivo, è fondamentale monitorare con precisione il loro ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento, garantendo la massima trasparenza e conformità alle normative vigenti. Il Decreto 4 aprile 2023, n. 59, ha introdotto il Registro Elettronico Nazionale dei Trasporti e dei Rifiuti Industriali (RENTRI), una vera e propria rivoluzione digitale nel settore della tracciabilità dei rifiuti industriali.
Per comprendere meglio di cosa si tratta, abbiamo chiesto il parere di Loris Marchiori (Corporate Communication Director di Archiva Group). Questi ci ha parlato del RENTRI, del suo funzionamento e delle sue peculiarità. Quindi partiamo dall’inizio: cos’è il RENTRI?
RENTRI, ovvero Registro Elettronico Nazionale dei Trasporti e dei Rifiuti Industriali
Il RENTRI è essenzialmente un sistema informativo che consente di tracciare in modo digitale tutti i movimenti dei rifiuti industriali, in particolare quelli pericolosi, attraverso l’emissione e la conservazione di documenti elettronici. Questo sistema nasce con l’obiettivo di poter sostituire in futuro il tradizionale sistema cartaceo, basato su documenti come il Formulario di Identificazione del Rifiuto (FIR), il Registro di Carico e Scarico e il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD). Il RENTRI si ispira al modello della fattura elettronica, introdotta nel 2019, che ha portato a una semplificazione dei processi burocratici e a una maggiore efficienza.
Il Registro coinvolge tutti gli attori del settore dei rifiuti industriali: produttori, trasportatori e smaltitori. Questi soggetti devono adeguarsi alle nuove regole entro un periodo di 18 mesi dall’entrata in vigore del decreto. Per i produttori di rifiuti speciali pericolosi con meno di 10 dipendenti, il termine viene esteso fino al 13 febbraio 2026. L’adeguamento al RENTRI richiede l’utilizzo di strumenti digitali adeguati, che consentano di gestire in modo semplice e sicuro i documenti elettronici relativi ai rifiuti.
Il ruolo di Archiva Group
Archiva Group, leader nel settore della digitalizzazione dei flussi documentali, ha integrato una soluzione innovativa di terze parti nell’ecosistema Requiro Cloud per rispondere alle esigenze del RENTRI; si tratta dell’app “Rifiuti Smart”. Questa app permette di creare, inviare e conservare i documenti elettronici relativi ai rifiuti industriali, in modo conforme alle normative vigenti. Inoltre, l’app si integra con altri strumenti digitali offerti da Archiva Group, come la firma digitale e la gestione delle Poste Elettroniche Certificate (PEC). Questo crea un ecosistema completo, che garantisce la massima efficienza, sicurezza e conformità nella gestione dei rifiuti industriali.
La digitalizzazione dei flussi documentali nella gestione dei rifiuti industriali è una sfida ma anche un’opportunità per le aziende coinvolte. Il RENTRI rappresenta un passo avanti verso una maggiore trasparenza, responsabilità e tutela dell’ambiente e della salute. Archiva Group offre una soluzione all’avanguardia per accompagnare le aziende in questa transizione digitale.
“In sintesi, il Registro Elettronico Nazionale rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione della tracciabilità dei rifiuti industriali. La transizione dalla carta al digitale offre numerosi vantaggi, tra cui maggiore efficienza, riduzione di errori e conformità normativa. Archiva Group è all’avanguardia in questo settore, offrendo soluzioni complete all’interno del suo ecosistema Requiro Cloud. Queste soluzioni non solo aiutano le aziende a conformarsi alle nuove regole, ma trasformano anche questa sfida normativa in un’opportunità di efficienza, innovazione e sicurezza della conformità”, chiosa Loris Marchiori.