Negli ultimi anni le aziende si sono concentrate su modelli di protezione tradizionali, focalizzati sull’infrastruttura e pensati per bloccare il perimetro. In realtà sono le persone, e non la tecnologia, ad essere il bersaglio dei cyber criminali. A dimostrarlo sono i dati raccolti dai ricercatori di Proofpoint: oltre il 99% degli attacchi IT viene attivato dalle persone.
Da segnalare poi il vertiginoso incremento delle frodi tramite supporto clienti sui social media e di quelle basate sull’ingegneria sociale.
Ma quali sono i lavoratori a rischio? Beh, in realtà tutti. Gli attacchi non risparmiano nessuno. Un terzo di tutti gli attacchi del Q3 2018 ha colpito ruoli excetuvie e manager di alto livello, ma non mancano tentativi di phishing mirati ai collaboratori individuali, al middle management e a coloro che lavorano nei settori operations e produzione.