L’evoluzione che la cosiddetta IA ci può fornire è decisamente sempre più sviluppata, e in Niantic lo sanno bene. Come sappiamo, l’azienda è da sempre attenta a tutti gli sviluppi possibili circa l’unione tra tech e web, in particolare lo spaccato relativo alla sua connessione con l’intelligenza artificiale. Lo testimonia la creazione della piattaforma 8th Wall di Niantic. Questa fornisce a sviluppatori, agenzie e brand parecchi strumenti per creare esperienze in realtà aumentata direttamente sul web, oltre a consentire a clienti e developer di creare esperienze WebAR (Realtà Aumentata su piattaforma Web) più interattive e accattivanti. Ma vediamo nello specifico come si sta sviluppando l’unione tra Niantic e il cosiddetto “ottavo muro”.
Niantic e IA: come cambia la comunicazione con 8th Wall
La app 8th Wall di Niantic è sempre più completa e potente, e sembra riuscire ad avere sempre più impatto anche sul mondo della comunicazione, a tutti i livelli, e del marketing. Questo accade in primis grazie alla recente introduzione dei Moduli GenAI per Inworld e OpenAI, i due più recenti motori presenti online che offrono agli sviluppatori un modo semplice per creare esperienze WebAR con GenAI.
Ad esempio, con Character Engine di Inworld, gli sviluppatori possono creare ambassador dei brand e personaggi realistici guidati dall’intelligenza artificiale in grado di imparare, adattarsi, ricordare e portare avanti conversazioni con intelligenza emotiva e personalità. Inoltre, i developer possono anche sfruttare DALL-E e ChatGPT di OpenAI per la generazione di immagini dinamiche e la chat testuale alimentata dall’intelligenza artificiale, mettendo la creatività al servizio del pubblico.
Ricordiamo che, a tal proposito, è stata sviluppata anche la versione ChatGPT Enterprise, nata appunto dall’esigenza di sviluppare un’intelligenza artificiale ad hoc per le società. Questo perché circa l’80% delle aziende usa a diversi livelli ChatGPT e risulta così necessario dedicare alle persone giuridiche una versione del chatbot più professionale e capace di prestazioni migliori.
Tutti i vantaggi di 8th Wall
Ma quali sono i vantaggi concreti di queste novità in Niantic 8th Wall? Prima di tutto consentono di coinvolgere il pubblico in maniere innovative e originali, in quanto la combinazione di GenAI e WebAR apre un nuovo livello di creatività per i brand, le agenzie e gli sviluppatori, che possono costruire esperienze che si adattano ed evolvono con la partecipazione degli utenti, mantenendo il pubblico affascinato e tornando per altre occasioni.
Inoltre, la connessione tra il Character Engine di Inworld e il Metaversal Deployment di 8th Wall è ancora più accessibile, grazie a Build Once Deploy Everywhere, che consente agli sviluppatori di costruire e programmare solo una volta e distribuire ovunque su qualsiasi piattaforma, consentendo un’esperienza AR coerente su smartphone, computer, tablet, HMDS VR e dispositivi di realtà mista.
Niantic, intelligenza artificiale e il futuro del retail
Queste sono solo alcune delle potenzialità di 8th Wall, in quanto questa piattaforma era stata costruita interamente utilizzando JavaScript e WebGL, ottimizzando il motore SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) per la WebAR in tempo reale sui browser.
Niantic 8th Wall non è la sola manifestazione di interesse per l’azienda nei confronti della tecnologia. Avevamo già visto la sua forte connessione a marketing e mondo tech e AR nella realizzazione di progetti di advertising ad hoc per grandi brand, oltre che rendere ancora più appetibili i punti vendita rispetto all’ecommerce.
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Un tema delicato, quest’ultimo, che si allaccia a una recente ricerca condotta da SAP Emarsys per studiare la relazione e percezione dei consumatori con l’intelligenza artificiale, e secondo la quale il 77% dei consumatori preferisce i brand che offrono raccomandazioni personalizzate, una delle applicazioni più diffuse dell’AI nel retail. Evidente è dunque che le opportunità promesse dal mondo AR e IA sono ancora parecchie, ma altrettanto delicate nel loro rapporto con gli utenti. E se da un lato c’è grande timore per questo, dall’altro rimane anche l’evidenza tale per cui l’intelligenza artificiale è diventata un alleato prezioso per la comunicazione di aziende e professionisti.
Una crasi, quella appena evidenziata, che solo il tempo ci dirà come e se potrà trovare un punto di contatto sostemibile e sicuro.