Un sondaggio condotto da Achab offre un’occasione per conoscere le caratteristiche e le attività degli MSP e delle imprese che forniscono servizi IT in Italia. Uno stato dell’arte degli MSP in Italia, evidenziando i punti di forza, le bellezze e le debolezze. Con diversi dati raccolti sui servizi offerti e sui prezzi, le sfide che gli MSP devono superare e le strategie di marketing che gli MSP adottano.
MSP in Italia, l’analisi di Achab
Realtà piccole, ma in crescita. Infatti, secondo il nuovo sondaggio di Achab, si conferma la tendenza degli ultimi tre anni a ridurre il numero di microimprese e ad aumentare il numero di imprese organizzate. Questo dato si riflette sia nel numero di dipendenti nelle imprese, sia nella percentuale di imprese che ha un fatturato superiore al milione di euro, il 43%.
L’MSP tipico propone contratti annuali e un costo orario di € 46-60. Ma spesso queste realtà hanno a che fare con molte aziende. Infatti, il numero di imprese che gestiscono più di 100 clienti è in crescita costante ormai da cinque anni. Soprattutto in due ambiti. L’89% degli MSP fornisce servizi a clienti nel settore della produzione, e più dell’80% si concentra sugli studi professionali. Specializzarsi in un settore aumenta l’efficienza operativa: si fornisce lo stesso pacchetto di servizi a più clienti. Quindi settori molto dinamici come le startup (12%) e le No-Profit (27%) sono molto meno gestiti dagli MSP in Italia, secondo il report di Achab.
Il bisogno di formazione
Secondo lo studio di Achab, gli MSP partecipano a molti eventi di settore per formarsi e confrontarsi, soprattutto su temi come la Cybersecurity, i prodotti e i processi aziendali. Le fonti principali di informazione sono le notizie dal mondo IT.
Ma gli MSP pensano anche alla formazione delle aziende con cui lavorano. Gli MSP ritengono che i clienti abbiano bisogno di formazione su Phishing, Cybersecurity e Business Continuity. Gli MSP cercano anche di migliorare il clima e la motivazione dei propri dipendenti con attività sociali e premi. Le principali sfide degli MSP sono il reperimento di personale qualificato, la sensibilizzazione dei clienti, la gestione del tempo e delle risorse, l’efficienza aziendale, l’helpdesk e la generazione di lead.
MSP in Italia secondo Achab: i modelli di business
Secondo la ricerca di Achab, quando si tratta del marketing e delle vendite, il 44% degli MSP afferma che la principale difficoltà è trovare nuovi clienti. Tuttavia, non tutti gli MSP hanno una strategia organizzata per la generazione di lead e il 16% non fa nessun tipo di attività in questo senso. Più del 40% degli MSP investe zero o al massimo l’1% del proprio fatturato in azioni di marketing.
Ma se gli MSP non investono in marketing, risultano molto attivi per quanto riguarda le M&A (Mergers & Acquisition). Le sfide sempre maggiori per gli MSP, la situazione attuale del mercato di riferimento e un contesto globale incerto, spingono gli MSP a collaborare. Infatti, il 52% degli MSP sta valutando di unirsi ad altre realtà e il 14% sta già lavorando in questa direzione.
Invece, si conferma il trend che vede i professionisti dell’IT abbandonare il modello di business reattivo o break/fix (17%) a favore di un modello che prevede la fornitura di servizi IT gestiti con il pagamento di canoni ricorrenti (72%), passando per modelli “ibridi”. Gli interventi sul posto presso il cliente lasciano definitivamente spazio a sistemi di monitoraggio remoto e piattaforme RMM.
Aumenta il numero degli MSP che utilizzano strumenti PSA (Professional Software Automation) e di ticketing per la gestione dell’help desk (70%). Il 50% dei partecipanti al sondaggio usa sistemi professionali di documentazione IT.
Il numero di MSP che offrono servizi IT in outsourcing è cresciuto del 11% rispetto alla precedente, dimostrando che il modello dei servizi IT gestiti è ormai una soluzione consolidata sia per i fornitori che per i clienti. L’indagine rileva anche un incremento nell’uso di strumenti professionali per la gestione di help desk, documentazione e inventario delle macchine.
Il parco IT da gestire
La gestione di un gran numero di endpoint è una sfida per molti MSP, che sono spesso realtà di piccole dimensioni. Secondo una ricerca, il 55% degli MSP deve occuparsi di almeno 500 endpoint, una soglia che richiede una maggiore organizzazione e strutturazione del servizio. Il 30% degli MSP gestisce addirittura più di 1000 endpoint.
La complessità della gestione dei server si riflette anche sulle tariffe applicate dagli MSP, che sono aumentate rispetto al precedente sondaggio. Questo è dovuto sia alla maggiore difficoltà del lavoro sia alla maggiore consapevolezza degli MSP del valore aggiunto che offrono. Anche per la gestione dei PC si registra un incremento delle tariffe: gli MSP che offrono servizi a meno di 10 euro sono passati dal 20% al 10%.
I dispositivi mobili sono ancora poco gestiti dagli MSP. Solo il 50% di chi li gestisce riesce a farli pagare ai clienti.
Report Achab: gli MSP in Italia e la sicurezza informatica
Secondo un sondaggio, il 42% degli MSP ha avuto clienti colpiti da ransomware nel 2022, mentre il 72% ha registrato attacchi via email. Il 24% di chi ha subito attacchi BEC ha perso più di 10.000 euro.
Il 99% degli MSP fornisce un servizio di sicurezza basato su antivirus. La differenza di prezzo tra i vari servizi dipende dal fatto che alcuni MSP, oltre al prodotto, offrono anche altri servizi come l’installazione, l’assistenza e il ripristino del sistema in caso di infezione. Rispetto all’anno precedente, il prezzo medio di questo servizio si è concentrato maggiormente nella fascia 2-5 € (78%), diminuendo il numero di chi eroga il servizio a cifre molto basse (meno di 2 €).
Il 63% degli MSP propone l’EDR ai propri clienti e il prezzo tipico a cui viene offerto è tra 3,5 e 5 euro.
Solo il 22% invece usa servizi MDR e solo il 12% usa servizi SOC. Crescono invece dal 12% al 20% gli MSP che hanno implementato soluzioni di Zero Trust, ma il 40% ha iniziato a valutarle e il 67% le ha implementate su un numero limitato di clienti.
Il numero di MSP che offre il servizio di firewall è salito dal 76% dello scorso anno all’87% attuale. È un servizio di sicurezza che può integrare l’antivirus e che aumenta notevolmente i ricavi ricorrenti, visto che tra coloro che offrono il firewall gestito il 38% riesce a richiedere più di € 36 al mese.
Per quanto riguarda il backup e la disaster recovery, c’è grande variabilità sulle tariffe a causa dei diversi livelli di servizio offerto, della possibilità e velocità di recupero dei dati o di riavvio di un intero sistema. Tra chi offre il servizio, la maggior parte si fa pagare meno di 70 € al mese. Infine, il monitoraggio del dark web per cercare credenziali compromesse sta diventando un servizio utile, che eroga il 24% degli MSP in Italia secondo Achab: la maggior parte si fa pagare meno di 40 euro per questi servizi ogni mese.
Servizi email e pay-per-print
La maggior parte degli MSP (82%) fornisce servizi di posta elettronica ai propri clienti. Anche se i servizi di posta elettronica basati sul cloud hanno ridotto i profitti e aumentato il pericolo di perdere i clienti, è anche vero che le email contengono tutte le informazioni importanti dei clienti. E per questo spesso si aggiungono servizi extra come la protezione dallo spam, l’archiviazione e il backup delle email.
Il 57% degli MSP ha aggiunto un servizio di sicurezza per le email dei clienti a causa dell’aumento delle minacce via email. Tra quelli che offrono il servizio, la maggior parte lo vende a un prezzo tra 2,1 € e 5 €.
Invece, solo una minoranza di MSP offre servizi di stampa a pagamento. Questo tipo di servizi pay-per-print è cresciuto leggermente rispetto all’anno scorso, così come il canone medio mensile.
Gli altri servizi
La maggior parte degli MSP offre servizi di Vulnerability Assessment ai propri clienti, ma solo un terzo li fattura direttamente, mentre il resto li sfrutta per proporre miglioramenti o li inserisce in altri servizi a pagamento. Chi offre servizi di IT/Vulnerability assessment ai prospect spesso non chiede alcun compenso o lo deduce dal contratto finale.
Più della metà degli MSP fornisce servizi VoIP, con una tendenza in aumento rispetto agli anni passati.
Il prezzo medio per utente è in calo: il 39% degli MSP si attesta sotto i 10 euro, segno che probabilmente il servizio è diventato una commodity.
La maggioranza degli MSP utilizza software di network monitoring and management per gestire le reti dei clienti. L’81% lo fa pagare direttamente o indirettamente e il 70% applica una tariffa fino a 10 euro per device per mese.
Il bilancio degli MSP in Italia secondo Achab
Secondo quanto riporta Achab nel suo sondaggio (che invitiamo ancora una volta a leggere interamente qui), il 63% degli MSP ha registrato un aumento del fatturato, di cui il 42% superiore al 15%. Anche il margine è cresciuto per il 68% degli MSP, con il 32% che ha raggiunto un incremento di oltre il 20%.
Le previsioni per il 2023 sono ancora più ottimistiche: il 73% degli MSP si aspetta di incrementare ulteriormente il fatturato, dimostrando che i servizi gestiti sono una formula vincente per competere nel mercato IT.
- Stallings, William (Autore)