Il mercato dei tablet, cresciuto già nel 2020 dopo anni bui che ne presagivano una lenta sparizione, ha fatto registrare, durante il primo trimestre 2021 una crescita pari al 53% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. E, come ci si può aspettare, a farla da padrone sono Apple e Samsung che staccano tutti gli altri produttori.
Questo è quanto pubblicato dall’analisi condotta da Counterpoint Research, che ha messo sotto la lenti di ingradimento il mercato globale dei tablet dopo la crescita del 19% registrata nel 2020, che è diventata tale a causa della pandemia globale che ha portato all’acquisto di molti più device mobili rispetti agli anni pre-COVID.
Mercato tablet primo trimestre 2021, Apple è leader
Il numero di tablet spediti nel primo trimestre del 2021, come detto, è cresciuto del 53% anno su anno, sebbene non sia riuscito a superare i livelli di vendita degli ultimi tre mese del 2020 che rimangono i più alti degli ultimi cinque anni.
Apple si conferma azienda leader in questi settore a livello globale, e dopo essere cresciuta dal 33% nelle vendita di iPad nel 2020, nel primo trimestre 2021 è riuscita a conquistare il 37% della quota totale.
La Senior Analyst Liz Lee ha dichiarato: “I modelli di iPad di base hanno rappresentato il 56% delle spedizioni complessive di iPad nel primo trimestre del 2021. Le serie iPad Air e iPad Pro sono seguite rispettivamente con il 19% e il 18% di azioni. Poiché i consumatori sono costantemente preoccupati per i prezzi e la portabilità, l’ultimo iPad 8 è emerso come il modello più venduto. Lanciato nell’ottobre 2020, l’iPad Air 4 si è classificato al secondo posto nella lista dei bestseller in quanto è stato un enorme successo tra i consumatori alla ricerca di convenienza e specifiche elevate“.
Al secondo posto si piazza Samsung che cresce rispetto al 2020, passando da un +16% a un +20% di quota di mercato. Terzo posto a pari merito per Amazon e Lenovo, che si prendono, entrambe, il 9% del mercato. Huawei si attesta al quarto posto ed è l’unica azienda a vedere calare la propria quota di mercato, che passa dall’11% nel 2020 al 5% nel primo trimestre 2021.