Secondo Raja Koduri, SVP e GM di Accelerated Computing Systems and Graphics presso Intel, l’infrastruttura IT che alimenta Internet avrà bisogno di importanti aggiornamenti per portare il Metaverso dalla teoria alla pratica.
Parlando alla RealTime Conference Koduri ha delineato la visione di applicazioni distribuite in grado di sfruttare qualsiasi risorsa di elaborazione disponibile nelle vicinanze, che ha poi descritto in un post sul blog .
“Abbiamo bisogno di diversi ordini di grandezza di capacità di elaborazione più potenti, accessibili a latenze molto più basse attraverso una moltitudine di dispositivi in diversi form factor”, ha scritto Koduri. “Per abilitare queste funzionalità su larga scala, l’intero impianto di Internet avrà bisogno di importanti aggiornamenti”.
Per Intel, il Metaverso “potrebbe essere la prossima grande piattaforma informatica dopo il world wide web e il mobile”. Tuttavia, Koduri ha avvertito che i data center esistenti non sono pronti a fornire l’intera esperienza promessa da personaggi che hanno creduto per primi nel metaverso come Mark Zuckerberg di Meta.
“Considera ciò che è necessario per mettere due individui da un ambiente sociale a un ambiente interamente virtuale: avatar convincenti e dettagliati con vestiti, capelli e tonalità della pelle realistici, tutti resi in tempo reale e basati sui dati dei sensori che catturano oggetti 3D del mondo reale, gesti, audio e molto altro; trasferimento dati a larghezze di banda super elevate e latenze estremamente basse; e un modello persistente dell’ambiente, che può contenere elementi sia reali che simulati”, ha scritto. “Ora, immagina di risolvere questo problema su larga scala – per centinaia di milioni di utenti contemporaneamente – e ti renderai presto conto che la nostra infrastruttura di elaborazione, archiviazione e rete, oggi, semplicemente non è sufficiente per realizzare questa visione“.
Intel crede nel Metaverso e ci sta lavorando
Secondo Koduri, Intel sta lavorando su elementi costitutivi per il Metaverso che possono essere riassunti in tre livelli.
- Il livello di “meta intelligence” è incentrato su un modello di programmazione unificato e su strumenti e librerie di sviluppo software aperti per consentire agli sviluppatori di distribuire applicazioni complesse più facilmente.
- Il livello “meta ops” descrive il livello dell’infrastruttura che fornisce il calcolo agli utenti oltre a ciò che è loro disponibile localmente.
- E il livello “meta compute” è la potenza pura necessaria per alimentare le esperienze Metaverse.
All’evento RTC, Intel ha dimostrato alcune delle tecnologie che possono essere inserite nella categoria “meta ops”. Con Hitman 3, un popolare videogioco uscito all’inizio di quest’anno e famoso per le sue immagini che richiedono molte risorse per il rendering, in esecuzione su un laptop dotato di GPU Iris Xe. sono stati registrati frame rate bassi e frequenti rallentamenti, con un utilizzo di CPU e GPU che si avvicinava al 100%.
La situazione si è rivelata nettamente diversa quando è stata utilizzava la tecnologia Intel per attingere alle capacità di calcolo di un PC desktop remoto, il tutto senza uscire dai confini del sistema operativo del laptop.
Secondo la presentazione, ciò è stato possibile attraverso l’astrazione delle risorse di sistema: anziché eseguire l’intera istanza di calcolo su hardware remoto, come si fa con le macchine virtuali, l’approccio di Intel estende risorse specifiche, da distribuire sulla rete.
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