Il 48% delle aziende italiane intervistate dichiara di disporre di report data-driven sul personale. Più della metà (61%) crede nel valore aggiunto delle HR and people analytics. È quanto emerge da un’indagine condotta da SD Worx, il principale fornitore di servizi HR e payroll in Europa. I dati permettono di prendere decisioni sulla base di evidenze quantitative, con insight inerenti a report per la mappatura dell’amministrazione delle paghe e dei costi del personale, seguiti dall’assenteismo, dalla pianificazione del personale, dal capacity management e dal reclutamento e dalla selezione del personale.
HR and people analytics
A livello europeo, sei aziende europee su dieci hanno affermato di utilizzare l’HR and people analytics per ottenere informazioni su: carenza di personale, l’assenteismo o il turnover dei dipendenti. Ma anche per supportare le decisioni in materia di data policy, con le aziende austriache (66%), svedesi (66%) e tedesche (65%) attualmente in testa alla classifica dei maggiori fruitori.
Di fatto, un numero sempre maggiore di aziende sta dando priorità all’utilizzo di questo strumento. A livello europeo 21% degli intervistati ha dichiarato di voler iniziare a utilizzare questi strumenti nel prossimo anno, segnando un aumento del 15% rispetto allo scorso anno e in Italia questa percentuale sale a quota 30%.
Chi non ne fa utilizzo? La situazione in Italia
Nonostante tutto, quattro aziende europee su dieci non impiegano ancora strumenti di HR and people analytics. Secondo la ricerca, la motivazione è abbastanza semplice: la mancanza di consigli e indicazioni su come implementare questo tipo di soluzioni. In Italia ad esempio circa l’80% delle aziende intervistate che ha semplicemente detto di non averne bisogno. Mancano anche il tempo o la manodopera (29%), le conoscenze sull’interpretazione dei dati (15%) o sull’analisi (15%) e i sistemi adatti (13%).
L’impatto e le potenzialità
Le aziende che già utilizzano l’HR e people analytics sono desiderose di farne un uso ancora maggiore. Vogliono strumenti intelligenti e di facile utilizzo per analizzare, interpretare e visualizzare i dati.
Oltre la metà (52%) delle aziende europee intervistate dichiara di utilizzarle per prendere decisioni strategiche e operative, e ben il 70% delle aziende italiane ne conferma l’impatto sulle decisioni in materia di policy. Anche se sono soprattutto i responsabili delle risorse umane e i dirigenti a utilizzarle, non sono tuttavia solo queste figure a trarne vantaggio. Infatti, risultano utili anche per i dipendenti e i manager, come riportato dal 28% dei rispondenti italiani. Questo vale sia per le decisioni a livello di team, come ad esempio la disponibilità di talenti, sia per le questioni individuali, come l’uso efficiente del tempo da parte di un membro del personale.