Sempre più esercizi commerciali e attività, complice la situazione di questi mesi, si sono avvicinati alla vendita online per raggiungere i proprio clienti. Come nella vita reale, però, anche la vendita online comporta dei rischi, spesso più insidiosi da riconoscere ed evitare. Ecco quindi nove consigli per evitare le frodi sul proprio ecommerce.
Il proprio ecommerce al sicuro dalle frodi
I consigli di oggi arrivano da PayPlug, la soluzione di pagamento online concepita proprio per le Piccole e Medie Imprese (PMI). Il servizio offerto dall’azienda è dotato della tecnologia Smart 3-D Secure, che è in grado di stimare il rischio di ogni transazione, identificando le frodi e riducendo allo stesso tempo l’attrito tra il cliente e la finalizzazione dell’acquisto.
Oltre a questa tecnologia, l’azienda ha anche stilato una lista di nove punti utili a prescindere dalla piattaforma utilizzata proprio per identificare e prevenire possibili frodi.
1 – Attenzione ai nuovi clienti
Se ovviamente allargare la propria clientela a persone nuove è un bene per il proprio business, è proprio tra questi utenti che potrebbe nascondersi un truffatore.
È infatti molto raro che un cybercriminale effettui più di un’acquisto su una stessa piattaforma, a meno che non voglia aumentare le probabilità di essere beccato. Questo vuol dire che è necessario prestare particolare attenzione ai primi acquisti rispetto a quelli da parte di clienti ‘fidelizzati’.
2 – La notte non porta sempre consiglio
La possibilità di ricevere ordini a qualsiasi orario è sicuramente uno dei vantaggi di avere un’ecommerce, che può essere svincolato dall’apertura e dalla chiusura di un’esercizio fisico.
Se quindi di per sé gli acquisti di notte non sono un male, è proprio tra questi che potrebbero nascondersi delle attività truffaldine. I malintenzionati sfruttano infatti le ore piccole, quando il proprietario dell’ecommerce sta dormendo e gli uffici legati ai pagamenti sono chiusi, per sfuggire più a lungo ai controlli e al tracciamento.
3 – Indirizzi email e numeri di fantasia
Un altro campanello di allarme sono i numeri di telefono e gli indirizzi email strani o palesemente inventati associati agli ordini. Il truffatore ha infatti tutto l’interesse a non rendersi identificabile dal commerciante, per non essere rintracciato una volta scoperto l’inganno.
Per gli indirizzi email è possibile, tramite servizi web o software dedicati, controllarne la veridicità. Per i numeri di telefono, in caso di sospetto, si può provare invece ad usarli per contattare direttamente il cliente.
4 – Controlliamo anche l’indirizzo di fatturazione…
Oltre all’indirizzo email e al numero di telefono, un altro segno preoccupante può essere dato dalla non corrispondenza tra l’indirizzo di spedizione e l’indirizzo di fatturazione.
Se questo da una parte non indica necessariamente una truffa (potrebbe infatti essere un acquisto fatto in ambito professionale o aziendale) dall’altra potrebbe essere il segnale che un malintenzionato stia usando una carta clonata. In questo caso il truffatore userà l’indirizzo di fatturazione del proprietario della carta, ma indicherà come indirizzo fisico il proprio (o comunque uno a lui disponibile).
5 – … e l’indirizzo di spedizione
Sempre parlando di indirizzi fisici, un altro aspetto preoccupante riguarda proprio l’indirizzo di spedizione. In particolare, bisogna allertarsi se si tratta di una casella postale piuttosto che di un indirizzo personale.
Anche qui il ragionamento riguarda il fatto che, per il truffatore, è importante non dare informazioni che possano rivelare la sua vera identità. E dare una casella postale invece del suo indirizzo personale è una strategia comune che contribuisce a questo scopo.
6 – Fuori dai confini
Concludiamo i consigli legati agli indirizzi fisici evidenziando come, soprattutto se la propria attività è rivolta principalmente ad una clientela italiana, siano da tenere d’occhio le spedizioni verso l’estero.
Nel caso di ordini verso paesi stranieri, è bene fare un controllo approfondito, possibilmente con un contatto diretto.
7 – Attenzione agli acquisti multipli
Se il primo consiglio che abbiamo sottolinea come spesso i truffatori non facciano più acquisiti sullo stesso ecommerce, bisogna tenere presente che questo vale per eventi separati nel tempo. Per quanto riguarda acquisti consecutivi, è anzi importante prestare attenzione agli acquisti multipli.
Se infatti il malintenzionato sta utilizzando una carta clonata dotata di meccanismo di protezione 3D-Secure, cercherà di fare acquisti abbastanza contenuti in modo da non superare il limite oltre il quale sono previsti controlli.
8 – Il 3-D Secure deve rimanere attivo
Se il cliente chiede al venditore di disattivare temporaneamente il sistema 3-D Secure perché quest’ultimo gli sta impedendo di completare l’acquisto, l’attenzione dev’essere massima.
Per accertarsi che si tratti di un genuino problema e non di una truffa, si può contattare direttamente il cliente via chat, via mail o al telefono.
9 – Attenzione ai costi di spedizione
Per quanto possa sembrare paradossale, un cliente che spende di più non è per forza un cliente migliore. Questo è vero soprattutto se la spesa riguarda la spedizione della marcia.
Un truffatore dotato di carta clonata, infatti, richiederà tendenzialmente la spedizione più veloce e costosa disponibile. Il suo obiettivo è quello di farsi arrivare la merce quanto prima possibile per evitare possibili controlli ulteriori.
Maggiori informazioni sui servizi di PayPlug disponibili sul sito ufficiale.
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