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Il Garante della Privacy istituisce il Dipartimento per l’Intelligenza Artificiale

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Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 19 giugno, nasce il Dipartimento per l’intelligenza artificiale, voluto dal Garante della Privacy come unità organizzativa di primo livello.

Tra le motivazioni che il Garante della Privacy induce per la creazione del nuovo dipartimento, si legge che “ritenuta la necessità, tenuto conto della rilevanza e dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul diritto alla protezione dei dati personali, anche alla luce di interpelli e quesiti posti in materia a questa Autorità”.

I compiti del Dipartimento per l’Intelligenza Artificiale

Il neo dipartimento si dovrà occupare di diversi aspetti che coinvolgono l’impiego dell’intelligenza artificiale in vari livelli. In primis, si legge nel testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, “per i profili di carattere giuridico, monitorare i fondamenti e la metodologia di progettazione, sviluppo e impiego di sistemi informatici basati su tecnologie di
intelligenza artificiale e di apprendimento automatico (c.d. machine learning)
“.

Lo stesso Dipartimento dovrà anche “seguire le iniziative, anche da parte di enti di ricerca, e i tavoli di lavoro nazionali, europei e internazionali con riguardo alle aree di interazioni tra intelligenza artificiale e diritto alla protezione dei dati personali”. Dovrà inoltre “fornire supporto all’attivita’ istruttoria, anche in occasione di accertamenti ispettivi, degli affari di competenza delle altre Unita’ organizzative svolta ai sensi del regolamento, del codice e del decreto legislativo n. 51/2018”;

Dipartimento Intelligenza Artificiale

Ma non finisce qui. Il Garante della Privacy specifica che il Dipartimento è chiamato a “collaborare all’esame delle proposte di legge o degli atti normativi in materia aventi natura regolamentare basati su atti legislativi ai sensi degli articoli 36, par. 4, ovvero 57, par. 1, lettera c), del regolamento; Da questo dovrà infine “supportare in materia le Unità organizzative interessate per le attività di cooperazione e coerenza previste dal regolamento; fornire il medesimo supporto al Collegio”.

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