L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile online, il modulo per poter richiedere i contributi a fondo perduto stanziati dal Decreto Sostegni a favore delle partite IVA che si trovano in crisi economica a causa dell pandemia di Covid-19
La procedura, è abbastanza semplice e non richiede competente particolari. Le richieste vanno inviato entro il 28 maggio all’Agenzia delle Entrate.
Il modulo online del Decreto Sostegni
Per prima cosa è necessario compilare il modulo online disponibile, nell’area riservato del ’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”– Le partite IVA possono avvalersi degli intermediari che hanno già delegato per il proprio Cassetto fiscale o per il servizio di consultazione delle fatture elettroniche (il commercialista per intenderci): L’accesso al portale avviene attraverso le credenziali Spid, Cie o Cns oppure Entratel dell’Agenzia.
Per ogni domanda presentata, il sistema dell’Agenzia effettuerà delle verifiche e rilascerà delle ricevute al soggetto che ha trasmesso l’istanza. In particolare, in caso di esito positivo, le Entrate comunicheranno l’avvenuto mandato di pagamento del contributo (o il riconoscimento dello stesso come credito d’imposta nel caso di tale scelta) nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”.
Chi può richiedere il bonus
Come recita il Decreto Sostegni, il contributo a fondo perduto “può essere richiesto dai soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita Iva residenti o stabiliti nel Territorio dello Stato, che nel secondo periodo di imposta precedente al periodo di entrata in vigore del decreto (per la gran parte dei soggetti si tratta dell’anno 2019) abbiano conseguito un ammontare di ricavi o di compensi non superiore a 10 milioni di euro.”
Tale contributo spetta anche anche agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Allo stesso tempo non sono ammessi le P.IVA che hanno cessato l’attività entro il 232 marzo 2021 o che l’abbiano attivata dopo il 24 marzo 2021. Esclusi anche enti pubblici, intermediari finanziari e società di partecipazione.
I requisiti per ottenere il contributo a fondo perduto
In pratica sono due i requisiti per poter accedere al bonus, molto semplici:
- 1-Aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro
- 2-L’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019.
Bisogna sottolineare che il bonus spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per quanti hanno aperto una partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019. Vale comunque il requisito che i ricavi o i compensi non siano stati superiori a 10 milioni di euro.
Il calcolo del contributo del Decreto Sostegni
Se si rientra nei parametri dettati del Decreto Sostegni si potrà avere il contributo che viene così calcolato:
- 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 100mila euro
- 50% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 100mila euro fino a 400mila;
- 40% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 400mila euro fino a 1 milione;
- 30% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 1milione di euro fino a 5 milioni;
- 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di 5 milioni di euro fino a 10 milioni
Il contributo minimo è comunque di 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per tutti gli altri. In ogni caso il tetto massimo del bonus è fissato a 150.000 euro. Quanto dovuto, che come i precedenti bonus è escluso da qualsiasi tipo di tassazione e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, sarà direttamente versato sul conto corrente del soggetto tramite bonifico bancario.