Hotwire, società globale di consulenza in materia di comunicazione e marketing al servizio dei brand tecnologici più innovativi, ha realizzato il report “La narrazione di marca nell’era dell’IA“. Il report è stato realizzato in collaborazione con il think tank House Of Beautiful Business. La decisione di analizzare i brand attraverso l’intelligenza artificiale è stata presa perché la nuova tecnologia è stata in grado di rivoluzionare diversi aspetti lavorativi e aziendali. Così come quelli quotidiani della società. In questo ambito, le aziende hanno due possibilità: accogliere questa nuova tecnologia e appropriarsi dei suoi benefici (assumendone al contempo i rischi), oppure perdere un treno che potrebbe definire la loro rilevanza in futuro.
Come i brand comunicano attraverso l’IA secondo Hotwire
Il report “La narrazione di marca nell’era dell’IA” realizzato da Hotwire in collaborazione con il think tank House Of Beautiful Business si domanda da un lato, come dovrebbero o possono guidarci i brand manager in questo nuovo contesto. E, dall’altro, cosa dovrebbero fare con lo spazio narrativo che emerge come risultato dell’implementazione di questa nuova tecnologia?
Queste domande hanno portato a creare la “Matrice delle Narrazioni di Marca nell’Era dell’IA“. Si tratta di un quadro di spazi narrativi creati per aiutare i brand leader a decidere come orientare la loro prospettiva sull’IA.
La Matrice delle Narrazioni di Marca nell’Era dell’IA
La Matrice delle Narrazioni di Marca nell’Era dell’IA presenta quattro archetipi:
- Stile di Vita Transumano: sono quelle aziende che scelgono, o hanno già scelto, di porre l’IA al centro della loro narrazione. Questo archetipo ha un atteggiamento ottimistico nei confronti della tecnologia, è un early adopter e si impegna costantemente e pubblicamente con l’IA.
- Conservatorismo Digitale: sono marchi caratterizzati da un’attività basata su artigianato, tradizione ed esperienze interpersonali. Sono intrinsecamente scettici nei confronti dell’IA e tendono a essere più conservatori al riguardo.
- Ancore di Stabilità: i brand identificati in questo spazio narrativo sono scettici nei confronti dell’IA. Nonostante l’implementazione in alcuni aspetti della loro vita quotidiana, scelgono di non includere l’IA nel loro storytelling.
- Massima Convenienza: questo quadrante comprende i marchi che utilizzano l’IA come strumento per migliorare il servizio offerto ai propri clienti. Le aziende che rientrano in questo archetipo affrontano l’IA da un punto di vista pragmatico, spesso non danno priorità a questa tecnologia nel loro storytelling. Ma la riducono semplicemente all’utilità per l’azienda.
La conclusione del report La narrazione di marca nell’era dell’IA
Le conclusioni del report di Hotwire sono state presentate durante l’evento tenutosi a Milano il 25 gennaio. Si sono tenuti interventi di Francesco Cerruti di Italian Tech Alliance, Raffaele Mauro di PrimoSpace, Paolo Denti di Oversonic Robotics e Lisa Di Sevo di PranaVentures.
Beatrice Agostinacchio, Managing Director di Hotwire per la Spagna e l’Italia commenta “È dovere dei marchi abbracciare l’IA e determinare il proprio comportamento nei suoi confronti. Per impostare una narrazione coerente e aggiornata che rimanga in linea con il loro pubblico di riferimento. Grazie alla Matrice che abbiamo sviluppato, le aziende possono avere una visione più chiara di come comportarsi e di come applicare l’IA nelle loro strategie di business e di comunicazione. Comprendendo le sfide e le opportunità di questa nuova era“.
Secondo Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance, “Negli ultimi anni c’è stata un’evidente accelerazione tecnologica e una fortissima spinta all’innovazione, con il trend più recente che è quello dell’Intelligenza Artificiale. Come tutte le grandi novità, sono molti i modi di recepirla. È molto interessante osservare le categorie di pensiero che emergono dal report in maniera netta. È anche attraverso esercizi di questo genere che cresce all’interno della società la consapevolezza del ruolo che innovazione e tecnologica possono avere nello sviluppo personale, sociale ed economico”.