La transizione energetica verso fonti più pulite e sostenibili è una sfida globale che coinvolge diversi settori, tra cui sicuramente quello dei trasporti. In questo ambito, i biocarburanti (o biocombustibili), che si presentano come una soluzione efficace per ridurre le emissioni di gas serra e la dipendenza dai combustibili fossili, continuano a crescere in Europa.
Cosa sono i biocarburanti?
I biocarburanti sono prodotti da materie prime di origine vegetale o animale, come mais, canna da zucchero, olio di palma, alghe, rifiuti organici e altri. Questi offrono diversi vantaggi sia dal punto di vista ambientale che economico. Essi contribuiscono a ridurre le emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti atmosferici, migliorando la qualità dell’aria e la salute delle persone.
Inoltre, favoriscono la diversificazione delle fonti energetiche e la sicurezza dell’approvvigionamento, riducendo la dipendenza dalle importazioni di petrolio.
I biocarburanti in Europa: il punto della situazione
Attualmente i biocarburanti hanno già raggiunto una quota significativa nel mercato dei carburanti per il trasporto stradale. Secondo i dati dell’Unione Europea, nel 2020 i biocarburanti coprivano il 6,8% del consumo totale di carburante in Europa. Negli Stati Uniti, invece, i biocombustibili rappresentavano il 10% del consumo di carburanti.
Questi numeri sono destinati a crescere nei prossimi anni, grazie agli incentivi e alle normative che favoriscono lo sviluppo delle energie rinnovabili. L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) prevede che il consumo di biocarburanti aumenterà del 20% all’anno nel prossimo quinquennio. Infine, essi stimolano lo sviluppo di nuove tecnologie e di nuove opportunità di lavoro nel settore agricolo e industriale.
Il tema dei biocarburanti, e della transizione energetica in ambito trasporti, sarà argomento di discussione di Oil&nonOil 2023. L’evento si svolgerà a Verona dal 29 novembre al 1° dicembre.
