Si è tenuta a Milano l’edizione 2024 dell’AWS Summit. Il Summit è l’appuntamento annuale in cui AWS, l’anima cloud di Amazon, annuncia le novità per l’anno a venire e mette in contatto clienti e partner; noi di Tech Business siamo stati presenti e vi racconteremo come è andata.
Un summit all’insegna del futuro e dell’innovazione
L’apertura dei lavori al Summit del 2024 è stata a cura di Julien Groues, Vice President Europe South AWS. La spinta verso il futuro in Italia non è solo una questione del 2024; infatti, come ci dice Groues, AWS ha da sempre investito nel nostro Paese. Ne è la prova l’apertura, già nel 2020, a Milano, di una Cloud Region AWS. L’obiettivo generale è quello di fornire un servizio alle aziende sul territorio per stimolare e favorire l’eccellenza dei prodotti italiani.
Questa considerazione, se ci facciamo caso, è anche molto in linea con l’approccio che AWS aveva già nel 2022, quando iniziava a parlare di cloud ibrido. Di un cloud non più astratto e distribuito su tutta Internet, ma composto da elementi localizzati geograficamente perché non tutti i dati hanno lo stesso valore. Ne avevamo parlato anche su queste pagine.
Il Vice President fa una veloce valutazione del passato come stimolo per il futuro. Gli ultimi due anni sono stati piuttosto difficili, ma queste difficoltà si possono convertire in opportunità. Il 2023 è stato l’anno dell’intelligenza artificiale, e questa può diventare una grandissima opportunità per tutta l’industria italiana.
Come l’italia sta cogliendo l’opportunità offerta dall’intelligenza artificiale
Che l’AI rappresenti una grande opportunità è già stato compreso dal tessuto produttivo. Infatti, il 23% delle imprese italiane ha già introdotto nei propri processi tecnologie che fanno uso di intelligenza artificiale. Fenomeno che ha registrato lo scorso anno un incremento del 28% rispetto al 2022; con una prospettiva di mercato di 329 miliardi di euro. I motivi di questa adozione sono molteplici e Groues menziona soprattutto l’efficienza della produzione (per l’88% dei casi) e la semplificazione dei processi (75%).
Sul tema dell’innovazione vengono fatti un paio di esempi di clienti all’avanguardia. Uno è Docebo, azienda italiana leader nella formazione aziendale. Oggi Docebo eroga la formazione, con ottimi risultati, sfruttando un avatar pilotato da AI generativa attraverso le tecnologie AWS. Il risultato finale è tale che anche AWS stessa è loro cliente. L’altro esempio è il Gruppo 24 Ore, che ha creato con l’AI un esperto in grado di rispondere alle domande in campo economico dei suoi clienti con una accuratezza del 90%. Questo ultimo esempio, ovviamente, non è in sostituzione all’operatore umano, ma va in suo supporto. Perché l’assistente permette all’operatore umano di raggiungere una accuratezza prossima al 100% nel dare le risposte, accorciando anche notevolmente i tempi di interazione.
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La strada ancora da percorrere
Nonostante questi numeri molto incoraggianti, il nostro Paese rimane comunque indietro se confrontato con la media europea. Il nostro 23%, infatti, va confrontato con il 33% della media UE. Il manager, ovviamente, sottolinea l’urgenza di accelerare per portarci al passo con il resto dell’Unione.
Per ottenere questo risultato, occorrerà però lavorare su tre aspetti fondamentali.
Adozione del cloud e analisi dei dati. Perché questi sono fattori abilitanti fondamentali.
Investire negli skill digitali. Infati, AWS ha investito molto in questo ambito negli ultimi tempi, offrendo formazione sul territorio.
Scegliere i giusti partner. Un partner affidabile deve essere in grado di offrire un’ampia gamma di soluzioni. In particolare, nel contesto attuale, è fondamentale che il partner sia in gradi di proporre una ampia varietà di modelli di intelligenza artificiale e che sia in grado di garantire una grande scalabilità verso l’alto, per poter affrontare problemi e carichi di lavoro sempre più complessi. Inoltre, è importante valutare la preparazione del partner in materia di sicurezza e la sua esperienza pregressa nell’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Ovviamente, questi sono tutti aspetti in cui AWS s riconosce e si impegna da molto tempo, per proporsi al mercato come uno dei partner preferenziali per la rivoluzione tecnologica che stiamo attraversando.
Le novità tecnologiche
Per parlare di aspetti più legati alla tecnologia interviene all’edizione 2024 dell’AWS Summit Becky Weiss, Vice President Distinguished Engineer di AWS.
Weiss punta subito molto in alto per far capire bene quale sia l’obiettivo a lungo termine di AWS. Parla di una tecnologia così avanzata da essere indistinguibile dalla magia. Forse una formulazione un po’ atipica per un tecnologo, ma che però rende molto bene l’idea.
Di fatto, ci racconta Weiss, abbiamo già attraversato una serie di rivoluzioni tecnologiche in passato: dai transistor a Internet, dal Cloud fino ad arrivare all’AI, che è la grande rivoluzione di questo momento storico. Una rivoluzione in cui AWS è stata presente fin dai tempi in cui il cloud stava iniziando ad affermarsi.
In tutto questo tempo le tecnologie AWS si sono diversificate e specializzate. Tuttavia, ci troviamo sempre di fronte a un unico filo conduttore: ogni singola innovazione è mirata all’abbattimento di una barriera. Si pensi, ad esempio, a Netflix, su come ha rivoluzionato il concetto di intrattenimento digitale e che si basa sulle tecnologie AWS.
L’ultima grande ondata di innovazione tecnologica è sotto gli occhi di tutti: l’AI generativa. È da considerarsi una delle più importanti perché permette di concepire nuovi prodotti e servizi che, fino ad oggi, non potevamo immaginare. Lonely Planet, ad esempio, sta usando l’AI generativa come strumento per fornire suggerimenti a chi viaggia partendo dalla enorme biblioteca di informazioni già in suo possesso.
Esattamente come negli avanzamenti tecnologici particolarmente dirompenti del passato, secondo Weiss, è possibile aspettarsi che l’AI ci faccia fare un salto in avanti di diversi ordini di grandezza in termini di funzionalità, arrivando davvero a confondere tecnologia e magia.
Lo sguardo rivolto verso il futuro dei servizi
Weiss delinea un futuro prossimo in cui l’intelligenza artificiale generativa adotterà un’architettura su tre livelli.
Nel livello più alto (anche dal punto di vista dell’astrazione), troviamo applicazioni che fanno uso di modelli fondazionali (FM) e modelli linguistici avanzati (LLM). In questo ambito,quindi, tutto ciò che per AWS è a tecnologia Amazon Q.
Nel livello intermedio, una serie di strumenti permette di creare i servizi e le soluzioni offerti dal livello superiore utilizzando direttamente FM e LLM. Tale livello, nella nomenclatura AWS, ricade sotto il nome di Amazon Bedrock.
Nel livello più basso, infine, troviamo l’infrastruttura che implementa FM e LLM, occupandosi del loro addestramento e della loro esecuzione..
Per poter raggiungere questa visione architetturale, AWS ha stretto un importante accordo con Nvidia, con la quale sta collaborando al progetto Ceiba. Ceiba punta a creare il più potente sistema di calcolo mai visto dedicato all’intelligenza artificiale, con una potenza di 414 exaflops. La realizzazione di una tale infrastruttura porta però, anche a porsi domande importanti.
Le caratteristiche di una buona AI generativa
Innanzitutto, c’è un problema di strutturazione dei modelli. Ovvero, nella visione di AWS non dovrebbe esistere un modello “master” che governa tutti gli altri. Questo, appunto, per permettere una maggiore scalabilità; ma è anche un punto chiave per poter offrire una grande varietà di modelli.
Un altro aspetto da considerare è quello dell’affidabilità dei dati per ottenere delle buone intelligenze artificiali. Abbiamo capito da tempo che addestrare un modello con le informazioni prese da internet non lo rende particolarmente affidabile. Ricordandoci che, ad oggi, AWS è l’azienda che offre la più ampia gamma di servizi orientati ai dati, Weiss pone doverosamente l’accento sul fatto che i dati sono di proprietà dell’utente e che Amazon non li utilizza per l’addestramento dei propri modelli.
Questi due aspetti si affiancano poi al tema più generale, e molto dibattuto ovunque, di come poter ottenere un’intelligenza artificiale responsabile.
Focus sugli sviluppatori
In chiusura, Becky Weiss approfondisce anche il tema della produzione di codice, illustrando come Amazon Q possa supportare gli sviluppatori.
Fornire supporto a un progetto non significa semplicemente produrre codice, bensì realizzarlo comprendendo le esigenze del team. Pertanto, Amazon Q non si limita a suggerire il modo più semplice per implementare una specifica funzione. Al contrario, Q analizza i documenti di progetto e si fa guidare dal programmatore nella produzione del codice attraverso un’interfaccia conversazionale, al fine di realizzare ciò che il team effettivamente necessita. Questo approccio, basato sull’analisi della documentazione di progetto, permette di ottenere suggerimenti più precisi e focalizzati sul problema specifico da affrontare.
Un summit molto intenso
L’AWS summit di Milano del 2024 è stata una giornata importante e, al di là degli annunci di AWS, l’evento ha girato anche attorno all’ecosistema dei partner e sul loro utilizzo delle tecnologie della multinazionale.
Anche di questo vi parleremo oggi e nei prossimi giorni.