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AI generativa e come ridurre al minimo i rischi di perdita o furto di dati

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Nell’era moderna, la crescita dell’intelligenza artificiale generativa ha attirato l’attenzione di molte aziende. Questa tecnologia promette una miriade di opportunità in termini di innovazione e produttività, ma con soluzioni offerte dall’AI generativa arrivano anche rischi e sfide. Una delle principali preoccupazioni per le aziende è come ridurre al minimo la perdita o il furto di dati. Ispirandoci alle idee e alle osservazioni di Torsten Grabs, Senior Director of Product Management di Snowflake, abbiamo deciso di approfondire questa tematica per offrire una panoramica più dettagliata delle sfide e delle soluzioni nel campo dell’IA generativa. Snowflake è una società di cloud data basata sul cloud computing.

AI generativa: i rischi e le potenzialità di questa tecnologia

Torsten Grabs, Senior Director of Product Management di Snowflake
Torsten Grabs, Senior Director of Product Management di Snowflake

Il potenziale degli LLM (modelli linguistici di grandi dimensioni) è innegabile, ma il loro utilizzo in cloud pubblici introduce questioni cruciali di sicurezza, privacy e governance. La preoccupazione legittima delle aziende è che questi modelli possano assorbire, apprendere e potenzialmente divulgare informazioni sensibili a terzi. Questo rischio è particolarmente elevato per le aziende in settori altamente regolamentati. Per risolvere questo problema, una soluzione promettente è di portare l’LLM ai dati piuttosto che viceversa. Questo si traduce nell’incorporare i modelli linguistici all’interno del perimetro di sicurezza aziendale, garantendo una protezione delle informazioni personali identificabili (PII) e altre informazioni sensibili. Questo ambiente protetto non solo garantisce una maggiore sicurezza, ma consente anche una personalizzazione e un’interazione più sicura con i modelli.

Tuttavia, per trarre il massimo vantaggio dagli LLM, le aziende devono assicurarsi di avere una strategia dati solida e coerente. Questa strategia implica la rottura dei silos dati, in favore di politiche semplici e coerenti che consentano ai team di accedere ai dati di cui hanno bisogno. L’obiettivo finale è quello di garantire un accesso semplificato e regolamentato dei dati. Ancora più cruciale è la necessità di personalizzare e specializzare gli LLM. A causa delle limitazioni dei modelli generici disponibili al pubblico, è fondamentale esplorare modelli specializzati, che siano in grado di garantire tutta la privacy possibile. Alcuni di questi modelli come StarCoder di Hugging Face o StableLM di StabilityAI, addestrandoli sui dati interni riescono a garantire precisione e affidabilità.

L’importanza dei dati non strutturati per l’AI multi-modale

L’implementazione di un modello basato su sistemi e dati interni richiede l’accesso a tutte le informazioni utili a tale scopo, e molte di queste verranno archiviate in formati diversi dal normale testo. Circa l’80% dei dati mondiali è in un formato “non strutturato”, e comprende informazioni aziendali quali e-mail, immagini, contratti, e video formativi. Questi formati richiedono tecnologie ad esempio l’elaborazione del linguaggio naturale per estrarre informazioni utili e renderle disponibili ai data scientist. Coloro che analizzeranno i dati utilizzeranno quest’ultimi per addestrare modelli di intelligenza artificiale multi-modale in grado di far emergere le relazioni tra differenti tipi di dati e di evidenziare gli insight più rilevanti.

È importante per le aziende procedere con consapevolezza e cautela, proprio perché l’AI generativa è un mondo in rapida evoluzione. Questo comporta leggere attentamente le clausole dei modelli e dei servizi che si intende adottare e lavorare con fornitori affidabili che offrono garanzie concrete. Si tratta di un settore in cui le aziende non si possono permettere di restare ferme e non esplorare. L’AI generativa comporta dei rischi, ma anche tanti benefici, è importante trovare l’equilibro tra questi due fronti e cogliere l’opportunità per nuove offerte e una crescita aziendale.

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