Acer è presumibilmente stata vittima di un massiccio attacco ransomware, in cui gli hacker chiedono 50 milioni di dollari per non rivelare i dati rubati dell’azienda. Questo è quanto rifertito dal sito Bleeping Computer venerdì. Tuttavia, la società non ha confermato pubblicamente l’attacco, affermando vagamente che “le aziende come noi sono costantemente sotto attacco”.
Secondo Bleeping Computer, l’attacco è stato effettuato dal gruppo di hacker REvil, che ha annunciato sul proprio sito di aver violato i dati di Acer. Come prova, il gruppo ha condiviso le immagini dei presunti file che avrebbe trafugato, che includono fogli di calcolo finanziari, saldi bancari e comunicazioni bancarie. Se tutto questo fosse vero, sarebbe il più grande tentativo di riscatto mai richiesto fino ad oggi. Infatti l’attuale e poco edificante record riguarda una richiesta di 30 milioni di dollari.
Attacco ransomware: Acer non è la prima vittima del gruppo REvil
REvil è lo stesso gruppo legato all’attacco Travelex nel 2020 . I rapporti di quel periodo affermavano che il gruppo aveva chiesto un riscatto di 6 milioni di dollari. Alla fine, la società avrebbe pagato al gruppo di pirati informatici circa 2,3 milioni di dollari in bitcoin.
“Acer monitora regolarmente i propri sistemi IT e la maggior parte degli attacchi informatici è ben difesa. Le aziende come noi sono costantemente sotto attacco e abbiamo segnalato recenti situazioni anomale osservate alle forze dell’ordine competenti e alle autorità per la protezione dei dati in più paesi “, ha affermato Acer. “Abbiamo costantemente migliorato la nostra infrastruttura di sicurezza informatica per proteggere la continuità aziendale e la nostra integrità delle informazioni”.
Acer inoltre esorta le aziende e le organizzazioni a mettere in pratica le migliori pratiche di sicurezza informatica e a “essere vigili in caso di anomalie dell’attività di rete”.
Secondo Bleeping Computer anche che il sito francese LeMagIT , ha scoperto il campione di ransomware utilizzato da REvil nell’attacco ad Acer. Secondo quanto riferito, gli hacker hanno dato ad Acer fino al 28 marzo per pagare il riscatto.
Secondo alcuni esperti la violazione potrebbe essere correlata a un server Microsoft Exchange sul dominio Acer, che gli hacker di REvil hanno recentemente preso di mira. Non è chiaro se gli hacker abbiano sfruttato le vulnerabilità di sicurezza di Microsoft Exchange rivelate all’inizio di questo mese, che secondo le prime stime hanno compromesso circa 30.000 aziende statunitensi.
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