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I laureati della generazione zeta e il mondo del lavoro

Inauguriamo un progetto speciale che mira a indagare le aspettative dei giovani laureati della generazione zeta e il gap che li divide dai datori di lavoro

La generazione zeta si sta approcciando al mondo del lavoro. I nati tra il 1997 ed il 2012 sono i lavoratori del futuro più prossimo e vicino, le nuove risorse su cui l’Italia, ed in generale il mondo, deve puntare per risorgere da questo momento di crisi. Si tratta della prima generazione ad essere cresciuta con l’accesso ad Internet sin dall’infanzia, i primi “nativi digitali”.

Una parte della generazione zeta fa già parte del tessuto produttivo di questo paese. Tuttavia, ce n’è anche una parte molto consistente che ha continuato gli studi fino all’università e oggi, compiuti 24 anni, inizia a laurearsi. I laureati della generazione zeta rappresentano attualmente una risorsa molto importante per le aziende in ottica di uscita dalla crisi produttiva indotta dal COVID-19. Ma proprio a causa del COVID-19 questi ragazzi hanno studiato in isolamento e, spesso, anche discusso la tesi in videoconferenza. Chi sono? Che cosa vogliono? Cosa si devono aspettare le aziende da questi giovani? Come possono i datori di lavoro attirare la generazione zeta?

Ci siamo chiesti cosa contraddistingue i nati in questa generazione, soprattutto a livello di profilazione lavorativa e lo abbiamo chiesto a chi li ha conosciuti meglio: le università.

Conoscere e capire i laureati della generazione zeta

Capire quali sono le aspettative lavorative, i canali d’accesso preferiti, le ambizioni e le aspirazioni dei giovani è un passo importante per comprendere al meglio la società e i cambiamenti in corso in essa. Inoltre, per tutte le aziende e gli enti che offrono lavoro ai più giovani, è essenziale conoscere quali sono i settori che più affascinano studenti e neolaureati. Riuscire a delineare un profilo della generazione zeta è il primo tassello per comprendere e immaginare il prossimo futuro lavorativo ed entrare in sintonia con le nuove risorse.

Per rispondere a questi dubbi, e fare luce sul gap generazionale che divide gen z e datori di lavoro, abbiamo deciso di rivolgerci a chi conosce meglio il loro profilo: le università. Così, dalla prossima settima daremo il via ad un ciclo di interviste che mira a fare luce sui trend che dettano tendenza nella generazione z. Il nostro obiettivo è cercare di offrire un punto di vista che possa aiutare sia i giovani che le aziende a capire al meglio l’altra parte.

Interfacciandoci con gli uffici di placement delle università speriamo di offrire alle aziende spunti interessanti per avvicinarsi ai giovanissimi e al contempo, raccogliere qualche dritta per i neolaureati. Ogni giovedì potrete leggere l’intervista a Direttori, Direttrici ed esperti degli uffici di orientamento e impiego di numerose università italiane.

Ecco la lista completa delle interviste alle università:

Vi aspettiamo su questi schermi per scoprire tutte le novità, i trend e i progressi che questo percorso riuscirà a portare a galla. Conoscere la generazione zeta è il modo più semplice per capire i cambiamenti della nostra società.

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Martina Ferri

Sono laureata in filosofia, gattara, vegetariana e vesto sempre di nero. Ora che vi ho elencato i motivi per cui potrei sembrare noiosa, posso dirvi che amo la musica, i libri, la fotografia, la pizza, accamparmi in tenda vicino al main stage di qualche festival! Che dite, ho recuperato?

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