Zebra Technologies ha presentato all’inizio di quest’anno la sua nuova famiglia di mobile computer aziendali Zebra EC5X, composta dai modelli EC50 e EC55. Dispositivi con molto in comunque con uno smartphone, ma che, sulla carta, sono pensati per offrire molto più valore e funzionalità alle imprese. Abbiamo quindi testato il modello Zebra EC55, con uno lettore di codici integrato, e ora siamo qui per darvi la nostra recensione.
La nostra recensione di Zebra EC55
Il dispositivo di Zebra Technologies, se confrontato lo smartphone che avete in tasca, potrebbe sembravi leggermente datato sia dal punto di vista del design che dei materiali. Abbiamo infatti uno schermo piccolo (5″), almeno se confrontato con le cornici e le dimensioni del dispositivo, e, fatta eccezione per il davanti in vetro, il resto del telefono è in plastica. Le dimensioni complessive, sono relativamente ridotte, ma lo spessore è comunque decisamente evidente.
Una scelta dei materiali, d’altro canto, che garantisce una certa integrità del dispositivo, senza farlo comunque rientrare nella categoria rugged. Il retro si può inoltre parzialmente rimuovere, permettendo la sostituzione della batteria, fondamentale per la longevità del prodotto. Al costo di un po’ di spessore, si può inoltre scegliere di inserire una batteria più capiente, raggiungendo, secondo nostra esperienza, più di un giornata di autonomia e oltre le 4-5 ore di schermo attivo.
Non esattamente un top di gamma
Sempre proseguendo con il confronto con un tipico smartphone (che, come vedremo, è limitato a solo una parte dell’esperienza di utilizzo), lo Zebra EC55, se usato soltanto come un telefono, è considerabile a tutti gli effetti come un dispositivo di media-bassa fascia. Il processore al suo interno, un Qualcomm Snapdragon 660 affiancato da 4 GB di RAM e 64 GB nella configurazione testata, fa il suo lavoro ma non miracoli per quanto riguarda la navigazione e l’utilizzo della app.
Il sistema operativo montato di default, Android 10, è del 2019, quindi recente ma non recentissimo, e nonostante sulla scheda tecnica sia promesso l’aggiornamento fino ad Android 11 e 12, sul dispositivo a nostra disposizione non è risultato disponibile nessun update in questo senso. L’interfaccia, oltretutto, è in qualche misura modificata rispetto a quella stock, risultando per alcuni dettagli addirittura più datata. La connettività, sia WiFi che 4G LTE, non prevede inoltre la compatibilità né con lo standard 5G né con WiFi 6.
Da segnalare poi la scomodità dello sblocco per questo dispositivo. Manca innanzitutto un metodo di sblocco biometrico: né volto né soprattutto impronta. Bisogna quindi accontentarsi di una password, di un PIN o di una sequenza, potenzialmente meno sicuri se qualcuno ci osserva mentre li componiamo. Il tasto di accensione, poi, è scomodamente posizionato sulla cima del dispositivo, invece che su lato: una complicatezza che si può in parte risolvere per lo sblocco, assegnando il risveglio dello schermo ad un altro tasto, ma non per il blocco.
Splendente nella sua nicchia
Il confronto con un normale smartphone, come anticipato, lascia comunque il tempo che trova. L’EC55 ha infatti diverse caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente adatto ad alcune applicazioni professionali. Prima tra tutte lo scanner integrato sulla cima, che permette la lettura di codici a barre, compresi i codici Digimarc. Su entrambi i lati sono presenti due tasti gialli che permettono, all’interno di qualunque applicazione, di attivarlo. Il codice letto viene incollato in qualunque campo di testo selezionato, rendendolo facilmente integrabile con qualunque servizio.
Sempre parlando di caratteristiche fisiche, è poi presente un tasto dedicato al Push-To-Talk (PTT) sulla sinistra, che permette di gestire facilmente il microfono in chiamate e videochiamate. Sul retro troviamo poi una coppia di connettori, pensati per connettere accessori, come una maniglia che rende il dispositivo simile ad una pistola leggi-codici.
Non abbiamo invece potuto provare la modalità desktop del telefono. Se, come diversi altri dispositivi, è possibile connettersi ad uno schermo esterno e attivare una interfaccia a finestre, per lo Zebra EC55 è necessario l’utilizzo di uno specifico dock esterno. In alternativa c’è sempre la trasmissione dello schermo in modalità wireless, che però è solo un mirroring di quanto visualizzato sul telefono.
La nostra recensione di Zebra EC55
Il mobile computer Zebra EC55, come avrete potuto dedurre dalla nostra recensione, non è un dispositivo per tutti, neanche considerando solo l’ambito business. Trova infatti il suo spazio in un ambiente dove è possibile sfruttare le sue caratteristiche hardware e le suite software offerte da Zebra Technologies e i suoi partner, e dove si vuole fare tutto attraverso un unico dispositivo. Parliamo quindi di un negozio o di un magazzino, e non invece altri tipi di professionisti interessati semplicemente ad uno smartphone enterprise, che potranno trovare un dispositivo con specifiche interne simili ad un prezzo molto inferiore.
PRO
- Scanner integrato e funzionale
- Batteria discreta e rimovibile
- Bottone dedicato al Push To Talk
- Può essere usato come un computer con un dock dedicato
CONTRO
- Design datato e materiali economici
- Sistema operativo e interfaccia non recentissimi
- Specifiche basse rispetto al prezzo
- Mancanza di una forma di sblocco biometrico
Maggiori informazioni disponibili sulla pagina prodotto ufficiale.
- Connetti lo ZD421 alla tua rete cablata o wireless esistente o collegalo direttamente a un PC; ogni ZD421 viene fornito di serie con un USB e un host USB; ethernet, una porta seriale e due connessioni wireless per WiFi 802.11ac veloce e Bluetooth 4.1 sono disponibili come opzioni
- È possibile stampare da qualsiasi dispositivo Windows Android o iOS; la ZD421 si configura rapidamente con l'app mobile Zebra per configurare le stampanti tramite Bluetooth Low Energy (BLE)
- Con il chip Print Touch (NFC) incluso, l'abbinamento per la stampa avviene semplicemente toccando per abbinare