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Yarix: scoperta una rete di oltre 13 mila fake shop

Nel mirino marchi internazionali e del Made in Italy nei settori Moda, Giocattoli e Arredamento

Yarix, divisione Digital Security di Var Group, ha condotto un’indagine a livello mondiale sul fenomeno dei fake shop. Lo studio ha portato all’identificazione di un’infrastruttura criminale con oltre 13 mila siti fraudolenti, di cui 1200 associati a 48 marchi italiani. L’indagine, che ha visto in prima linea il team di Cyber Threat Intelligence di Yarix (YCTI), è stata avviata nelle prime settimane di gennaio 2023. È stata poi tempestivamente segnalata alla Polizia Postale e delle comunicazioni, che ha avviato l’operazione di take down degli shop fraudolenti.

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I fake shop sottraggono dati finanziari identificativi e di contatto

I fake shop sono store che riproducono in maniera estremamente fedele gli store originali. Sono in grado di registrare e sottrarre dati finanziari nonché dati identificativi e di contatto. Attività di questo tipo hanno delle conseguenze significative sul brand, a livello reputazionale ed economico, oltre che sul consumatore incauto, i cui dati personali e delle carte di credito vengono carpiti durante il tentativo di acquisto. Secondo quanto emerso nel corso dell’indagine di Yarix, la campagna fraudolenta risulta attiva almeno dal 2020.

Yarix Logo

Dagli indizi raccolti, è possibile ipotizzare che, dalla sua creazione, sia stata costituita da oltre 15 mila domini usati per attività di scam. Al momento della scoperta, i fake shop ancora online e attivi erano 13 mila. Tra i settori più colpiti il settore Moda, con grandi marchi del Made in Italy e internazionali. Una percentuale minore ha coinvolto anche i settori Giocattoli e Arredamento. Le analisi del team di Threat Intelligence sul codice, i server e i servizi utilizzati nel backend dell’infrastruttura, come i gateway di pagamento o i servizi email usati dai threat actor, hanno permesso agli esperti di attribuire la rete di shop fraudolenti a un gruppo di origine cinese.

Nel suo recente report, Yarix ha evidenziato come il biennio 2021-2022 sia stato caratterizzato da un incremento dei crimini informatici nel settore dell’e-commerce, con picchi dall’ultima settimana di novembre a fine dicembre, in corrispondenza di periodi di forte traffico come il Black Friday e quello delle festività natalizie. Con riferimento al 2023, lo studio ha stimato una perdita globale di oltre 48 miliardi di dollari proprio a causa truffe online.

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Marzia Ramella

Scrivo di libri, film, tecnologia e cultura. Ho diversi interessi, sono molto curiosa. La mia più grande passione però sono i libri: ho lavorato in biblioteca, poi in diverse case editrici e ora ne scrivo su Orgoglionerd.

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