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Le sfide della sanità digitale, tra Investimenti, sicurezza e data strategy

La telemedicina è diventata l’ambito di investimento più promettente della sanità digitale

Alessandra Coletti, Project Manager SAP and Healthcare di Abstract, illustra le sfide che la sanità digitale deve affrontare oggi. Secondo la ricerca State of European HealthTech 2022 di Finch Capital, nel 2022 sono stati investiti quasi 1,5 miliardi di euro nella telemedicina. Grazie alle innovazioni tecnologiche la telemedicina è diventata l’ambito di investimento più promettente della sanità digitale: dalle televisite alla teleassistenza domiciliare, passando per il telemonitoraggio attraverso sensori e apparecchi personali.

Grazie all’utilizzo di Machine learning e Intelligenza artificiale, oggi è possibile digitalizzare le cartelle cliniche, accumulare informazioni e analizzare i Big data sanitari per offrire diagnosi predittive, terapie più efficaci e una medicina personalizzata su misura per il paziente. Ecco perché sono sempre di più le strutture sanitarie italiane che hanno avviato un processo di trasformazione digitale. L’applicazione delle tecnologie digitali punta a rendere più efficace l’erogazione dei servizi, snellire la comunicazione tra strutture sanitarie e cittadini, semplificare i sistemi di prenotazione e molto altro.

La sanità digitale offre così soluzioni efficaci per rendere i servizi dedicati più accessibili e inclusivi per tutti, ponendo il cittadino al centro dei sistemi sanitari. Un settore sanitario più tecnologico e digitale può ridurre le lunghe attese e le ospedalizzazioni e ottimizzare i costi complessivi. La telemedicina, in particolare, consente agli operatori sanitari di fornire una migliore assistenza, anche a distanza. Questo grazie a dati accessibili in sicurezza, e permette di trasmettere in maniera sicura informazioni e dati di carattere medico ai fini di prevenzione, diagnosi, trattamento e successivo controllo dei pazienti.

Le sfide poste dalla trasformazione digitale in sanità

I progetti di trasformazione digitale nel mondo della sanità presentano, però, importanti sfide. Innanzitutto a livello di compliance, ovvero di aderenza all’impianto normativo in termini di data protection. Le aziende sanitarie sono poi chiamate a valorizzare i dati, tracciando una corretta data strategy e una buona data governance. Devono inoltre dotarsi delle competenze necessarie per costituire nuovi modelli organizzativi che puntino sull’empowerment di pazienti, utenti e cittadini.

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Infine, la trasformazione digitale non può prescindere della security e impone, dunque, una valutazione dell’attuale postura di sicurezza e un adeguamento alle normative in materia. La tutela del dato, in tempi recenti, è diventata un aspetto imprescindibile nella definizione e realizzazione di nuovi assetti organizzativi e tecnologici. Ambiti come la data protection e la security entrano in gioco a partire dal disegno dei nuovi servizi e non (solo) come elementi regolatori a cose fatte. È il concetto di security by design ormai noto anche al mondo sanitario. La sanità digitale deve essere realizzata all’interno di un progetto che minimizzi i rischi cibernetici, si occupi di protezione dei dati e della loro anonimizzazione.

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Tecnologie sofisticate, processi e strategie devono puntare a garantire sicurezza dei dati e conformità alla privacy. L’ottimizzazione dei servizi esistenti e la creazione di nuovi, l’efficientamento dei processi, il contenimento della spesa, la garanzia di una patient experience appagante e una gestione efficiente delle strutture sanitarie passano sicuramente dal digitale e rappresentano anche le principali sfide di ogni progetto di trasformazione in ambito sanitario. Il digitale permette ai pazienti di gestire in autonomia alcune attività, alimentando un concetto fondamentale della sanità digitale: il coinvolgimento del paziente, che non è più un soggetto passivo di cui il sistema si prende cura, ma è parte attiva nella definizione del proprio percorso, che deve essere il più connesso possibile.

L’accelerazione impressa dal PNRR

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha impresso una significativa accelerazione in termini di
innovazione e digitalizzazione ospedaliera, dando il via a un processo di trasformazione digitale senza
precedenti. Attraverso la Missione 6 Salute, il Pnrr punta a rendere le strutture italiane più moderne,
digitali e inclusive
, favorendo equità di accesso ai migliori servizi sanitari a tutti i cittadini.

In questa visione, la trasformazione digitale si pone come tassello fondamentale per uniformare opportunità e standard su tutto il territorio nazionale. La trasformazione digitale come immaginata dal Pnrr richiede necessariamente un cambiamento di visione strategica all’interno dell’azienda, oltre a un pieno coinvolgimento degli attori coinvolti reso possibile da tecnologie di ultima generazione e infrastrutture adeguate. Per favorire il processo di modernizzazione ed efficienza ospedaliera serve costituire reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per un’assistenza sanitaria territoriale capillare, e serve investire in innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.

È necessario trasformare anche il rapporto tra l’offerta di servizi sanitari e il consumo degli stessi, orientandolo sempre di più sulla centralità del paziente e sulla cosiddetta medicina di precisione, fino alla predisposizione di soluzioni capaci di abilitare l’analisi di scenari, processi e percorsi attraverso simulazioni e tecniche di digital twinning. La digitalizzazione dei processi dev’essere intesa non solo come trasposizione di processi analogici su strumenti digitali, ma come una vera e propria reingegnerizzazione dei processi stessi, ripensati in chiave nativamente digitale sulla base di principi come il once-only e la sicurezza e la privacy by design e by default.

Come si possono aiutare le aziende sanitarie nel percorso di digitalizzazione?

Abstract ha maturato una esperienza pluriennale nell’ambito sanitario, raggiungendo una conoscenza
approfondita delle dinamiche clinico-ospedaliere e un’esperienza nella consulenza strategica direzionale
mirata a guidare non solo l’evoluzione digitale, ma anche il cambiamento organizzativo. Oltre alla disponibilità di figure professionali che conoscono da vicino il settore sanitario, Abstract mette a disposizione un’esperienza di respiro internazionale. Essa riguarda l’ambito di tecnologie e linguaggi evoluti applicati alla telemedicina, l’elaborazione dati e immagini, le soluzioni cloud e la data protection. Aiutando le aziende sanitarie ad affrontare al meglio la trasformazione digitale, guadagnandone in termini di ottimizzazione dei processi, crescita e innovazione.

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Marzia Ramella

Scrivo di libri, film, tecnologia e cultura. Ho diversi interessi, sono molto curiosa. La mia più grande passione però sono i libri: ho lavorato in biblioteca, poi in diverse case editrici e ora ne scrivo su Orgoglionerd.

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