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Von der Leyen e la questione energia in Europa

La presidente della Commissione Europea parla della situazione nel continente

La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha parlato di energia e di come l’Europa necessiti di affrontare una situazione emergenziale. E spiega come l’Unione voglia affrontare questa sfida con decisioni forti e immediate. Che richiederanno l’impegno di tutti.

Von der Leyen e la questione dell’energia in Europa

La presidente non nasconde fin da subito nella sua dichiarazione di chi siano le colpe per questa situazione. “Stiamo affrontando una situazione straordinaria, non solo perché la Russia è un fornitore inaffidabile ma perché, come abbiamo visto negli scorsi giorni, settimane e mesi, la Russia sta manipolando attivamente il mercato del gas”.

Von der Leyen continua dicendo che negli ultimi sei mesi “abbiamo di molto aumentato la nostra preparazione e allentato la presa che la Russia ha sulla nostra economia e il nostro continente“. Ma ci sono misure che in ogni caso dobbiamo prendere per evitare che la situazione si inasprisca.

Ridurre e diversificare

Il primo paso secondo la presidente è quello di puntare sulla “riduzione della domanda, quindi risparmiare gas in modo da averne in riserbo”. Stando a Von der Leyen abbiamo già una riserva continentale che copre l’82% del fabbisogno che ci siamo prefissati, sopra al livello dell’80% fissato per ottobre: in questo siamo già avanti.

Il secondo step è “diversificare dai combustibili fossili russi”. L’Europa ha già bloccato l’afflusso del carbone russo e ora sta diminuendo la necessità di prendere il petrolio da Mosca. Al suo posto, l’Europa fa affidamento a “fornitori più affidabili come per esempio gli Stati Uniti, la Norvegia, l’Azerbaijan e l’Algeria“. Anzi, Von der Leyen spiega che ad oggi la Norvegia fornisce più energia all’Europa della Russia.

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Investire nelle rinnovabili e nelle soluzioni intelligenti

Infine, Von der Leyen spiega che serve investire con forza nell’energia rinnovabile. Con iniziative come REPowerEU l’Europa può davvero prendere il controllo della situazione energetica. “Le rinnovabili sono economiche, fatte in casa e possono renderci indipendenti”, tanto che sono “la nostra assicurazione energetica del futuro”.

La presidente inoltre fa notare che, sebbene l’impatto del gas russo sulla spesa elettrica si faccia sentire, non è l’unico problema. L’impatto del riscaldamento globale si è visto: nella siccità (anche nel nostro Paese), che è costata una riduzione del 26% della produzione di energia idroelettrica in Europa.

Von der Leyen e l’energia in Europa: abbassare i costi

Per contrastare questi problemi dobbiamo investire “nei risparmi intelligenti di elettricità”. In particolare, dobbiamo imparare a gestire le reti per evitare picchi di richieste energetiche. “Dobbiamo appiattire la curva ed evitare picchi di richiesta. Proporremo target obbligatori per evitare l’uso di elettricità nelle ore di punta. E lavoreremo da vicino con gli Stati membri per farlo”.

Inoltre, “proporremo un tetto agli introiti delle compagnie che producono elettricità con bassi costi”. Perché in questo momento alcune compagnie stanno facendo “introiti che non avrebbero mai calcolato, sognato, e che non sanno come reinvestire. Questi introiti non riflettono il costo del prodotto”, quindi Von der Leyen pensa sia giusto abbassare il costo per i clienti finali.

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E per quanto riguarda le compagnie petrolifere, l’Europa pensa a “un contributo di solidarietà dalle compagnie petrolifere. Perché tutte le fonti di energia devono aiutare a gestire la crisi”. Il quarto punto prevede la possibilità di aiutare l’accesso alla liquidità per le aziende che gestiscono servizi energetici, per aiutarle a gestire la volatilità dei mercati.

Infine, un punto essenziale: un tetto al costo del gas russo. Perché secondo Von der Leyen, c’è una quota del costo che va a finanziare la guerra in Ucraina. E ora che siamo passati dall’importare dal 40% al 9% di gas da Mosca, abbiamo più potere contrattuale.

Queste quindi le misure che Von der Leyen propone. Potete leggere l’intero suo discorso sul sito della Commissione Europea.

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Source
Commissione Europea

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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