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L’UE vuole smartphone e gadget hi-tech più sicuri

Sicurezza e privacy sono i due motti principali della Direttiva adottata questo venerdì dalla Commissione Europea

L’UE pensa alla sicurezza dei propri cittadini diramando una direttiva che coinvolge le aziende che vendono smartphone, smartwatch, bracciali fitness, giocattoli e altri dispositivi che possono connettersi a Internet in modalità wireless. Queste, se vorranno vendere i loro prodotti all’interno dell’Unione Europea, dovranno rispettare una serie di standard ben definiti.

La Direttiva sulle apparecchiature radio, votata dalla Commissione europea, dovrebbe entrare in vigore solo tra tre anni, ma richiede modifiche che le aziende dovranno iniziare a preparare sin da ora.

L’obiettivo delle nuove regole è garantire che tutti i dispositivi con connettività wireless che arrivano nei negozi europei soddisfino una serie di caratteristiche di sicurezza, riducendo la possibilità di essere veicolo di attacchi informatici. L’idea è anche quella di creare ulteriori meccanismi per la protezione dei dati personali e della privacy degli utenti e per migliorare la resilienza delle reti di comunicazione nella regione.

La direttiva UE obbliga i produttori a vendere smartphone e dispositivi connessi blindati

Pertanto, stando a quanto riporta la direttiva UE, tutti i dispositivi con connettività wireless dovranno per forza di cose integrare funzionalità che proteggano l’apparecchiatura dall’essere utilizzata per “influenzare” (o peggio compromettere) la funzionalità di siti Web o altri servizi. Non da meno dovranno garantire la protezione dei dati degli utenti e dei diritti dei bambini e infine ridurre il rischio di frode finanziaria quando l’utente effettua pagamenti elettronici

Ad esempio, i dispositivi dovranno integrare meccanismi per impedire l’accesso non autorizzato, la trasmissione di dati personali e migliorare i meccanismi di controllo dei sistemi di autenticazione dei siti.

La nuova direttiva sarà integrata dal Cyber ​​Resilience Act, recentemente annunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Prima di entrare in vigore dovrà essere sottoposto a un periodo di controllo di due mesi. Se il Consiglio e il Parlamento europeo non solleveranno obiezioni, il documento andrà in adozione e i produttori avranno 30 mesi per adeguarsi alle regole e iniziare a commercializzare solo prodotti che le rispettano.

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Danilo Loda

100% "milanes", da una vita scrivo di bit e byte e di quanto inizia con on e finisce con off. MI piace tutto quello che fa rumore, meglio se con un motore a scoppio. Amo viaggiare (senza google Maps) lo sport, soprattutto se è colorato di neroazzuro.

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