Il 2024 si sta rivelando essere un anno molto proficuo per il cloud, con la metà di carichi di lavoro di produzione in esecuzione su cloud pubblico. Il nuovo report di Veeam, “The State of Hybrid Cloud and Multicloud 2024“, esplora i recenti trend legati alla diffusione e utilizzo del cloud da parte delle organizzazioni a livello mondiale.
Il report è basato su un’indagine condotta a fine 2023 su 1200 professionisti IT, amministratori di data center e responsabili delle strategie di protezione dei dati, e curata dagli analisti di ESG e Gartner.
Stiamo definitivamente abbandonando il data center per il cloud?
Nei decenni passati non si è mai vista molta diversità nelle piattaforme di produzione “gold standard” scelte dalle aziende. Infatti, in passato, un data center di punta poteva affidarsi quasi esclusivamente a infrastrutture Novell NetWare o Windows Server, successivamente superate da infrastrutture virtualizzate come VMware, Hyper-V e altri hypervisor. Non era raro vedere una vera migrazione dalla piattaforma preferita del passato a quella nuova utilizzando una singola soluzione di protezione dei dati scelta per la nuova piattaforma.
Nel 2024, invece, mentre i data center continuano a fornire servizi IT critici per organizzazioni di tutte le dimensioni, non è raro vedere l’utilizzo di cloud infrastrutturali come Azure, AWS, Google, l’adozione di servizi infrastrutturali specifici per condivisioni di file o database o l’utilizzo di piattaforme SaaS di uso comune come Microsoft 365 o Salesforce.
Sarebbe errato, tuttavia, presumere che l’importanza del moderno data center stia diminuendo. La maggior parte delle aziende sta optando per una strategia “cloud smart”, ossia considerando i carichi di lavoro ospitati nel cloud come scelta predefinita per nuovi carichi di lavoro. Ciò riduce la percentuale di servizi IT ancora forniti dal data center senza che quei carichi di lavoro siano effettivamente migrati da tali strutture fisiche.
Il backup di livello enterprise deve proteggere IaaS e SaaS
Stando ai dati dell’indagine, le due capacità maggiormente richieste da una soluzione di protezione dei dati sono “affidabilità superiore” e “protezione dei carichi di lavoro ospitati nel cloud superiore”. Ciò non sorprende, in quanto quando si tenta di proteggere i carichi di lavoro moderni con metodi di backup tradizionali, l’affidabilità della protezione e del recupero diminuisce notevolmente.
Diverse figure all’interno dell’azienda hanno priorità diverse per quanto riguarda la protezione e gestione dell’infrastruttura cloud.
Per il leader IT, l’utilizzo dell’infrastruttura cloud insieme ai componenti del data center dovrebbe consentire agilità operativa ed efficienza economica nella fornitura di servizi IT sulla piattaforma più adatta per ciascun carico di lavoro.
Invece, per l’architetto ibrido, è fondamentale modernizzare le strategie di protezione mentre si modernizzano le strategie di produzione, affinché i carichi di lavoro critici non passino da “ben protetti” nel data center a “sottoprotetti o non protetti” nel cloud.
Infine, per l’esperto di protezione dei dati, infine, la sfida è integrare la soluzione di backup centrata sul data center con vari strumenti forniti dal cloud o scegliere una piattaforma di backup moderna in grado di proteggere sia i carichi di lavoro legacy sia i cloud principali, garantendo coerenza mentre i carichi di lavoro migrano fluidamente tra i cloud in base alle esigenze aziendali.
Non solo cyber-resilienza
Sebbene gli attacchi informatici siano le cause più comuni e più impattanti di interruzioni IT, con il 40% delle organizzazioni che ne ha subito uno, la maggior parte delle altre crisi che hanno sempre colpito i processi IT e aziendali persiste. Tra queste figurano interruzioni del servizio dovute a problemi infrastrutturali (37%), problemi legati alle applicazioni utilizzate (34%), errori umani (33%), errori del sistema operativo (32%), interruzione del servizio cloud pubblico (31%) e cause naturali (29%).
Possiamo notare che quasi nessuna di queste cause di interruzione è mitigata dall’uso di risorse basate su cloud rispetto ai propri data center. Di conseguenza, i carichi di lavoro ospitati nel cloud hanno gli stessi requisiti non solo per i backup ma anche per il disaster recovery. Mentre i servizi cloud potrebbero ridurre gli errori causati da componenti fisici di storage o server, ogni altra ragione per un approccio moderno alla protezione dei dati nei data center dovrebbe applicarsi anche ai cloud ibridi e pubblici.
Le aziende stanno cercando nel cloud nuove soluzioni per la protezione dei dati
Quando alle organizzazioni è stato chiesto quale fosse l’aspetto più distintivo della protezione dei dati “moderna”, molte hanno citato almeno una capacità centrata sul cloud. Tra queste, il 39% desidera la possibilità di potersi spostare senza problemi da un provider cloud a un altro, il 38% una protezione dei dati consistente, il 37% migrare la loro soluzione di protezione dei dati da carichi di lavoro on-premise al cloud, e il 27% utilizzare il cloud come piattaforma di disaster recovery.
Tutte e quattro le capacità sono in linea con il desiderio di flessibilità nell’uso e nella scelta dei cloud per fornire servizi IT ai propri clienti aziendali. Tuttavia, sebbene quasi tutte le principali piattaforme offrano strumenti per spostare i carichi di lavoro verso la loro tecnologia, raramente forniscono strumenti per spostarli altrove. Non sorprende quindi che molte aziende abbiano valutato questa capacità come la più importante per una protezione dei dati moderna.
Stiamo per assistere a un grande cambiamento
Le aziende si stanno preparando a un grande cambiamento nella gestione e utilizzo delle infrastrutture cloud. Il 92% delle organizzazioni ha aumentato il proprio budget per la protezione dei dati per il 2024 con un aumento medio del 6,6%, un dato significativo rispetto alla previsione di IDC di un aumento complessivo del budget IT del solo 3,5%. Inoltre, il 54% delle organizzazioni intende cambiare la propria soluzione di backup primaria nel corso del 2024.
Mentre alcuni potrebbero integrare la loro soluzione di backup tradizionale del data center con un altro backup mainstream che possa proteggere diversi cloud, questo potrebbe essere il punto di svolta in cui il “peso del cambiamento” della loro soluzione di backup tradizionale è facilmente superato dal “peso di gestire più prodotti specifici per ciascun servizio cloud unico”.
Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a consultare il report completo, scaricabile dal sito web di Veeam.
- Mittica, Gabriele (Autore) - Nash, Phil, Peters, Sven, Poccia, Danilo (Narratori)