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La trasformazione digitale, Sky e Snam si raccontano

Il primo dei tre live webinar di Samsung e The European House – Ambrosetti

Un evento dedicato alla trasformazione digitale, parlando di due grandi aziende come Sky e Snam. Abbiamo seguito il webinar di Samsung e The European House – Ambrosetti dal titolo “La trasformazione digitale, dalle Field Operations ai sistemi centrali: le esperienze di SNAM e Sky”, primo di tre di questo genere. Per valutare come alcune eccellenze hanno saputo gestire il processo di digitalizzazione, tanto accelerato nell’ultimo periodo.

Trasformazione digitale, l’esperienza di Sky e Snam

Una serie di tre incontri con due responsabili IT e Tecnologie di due grandi aziende italiane, per discutere di come la trasformazione digitale stia giocando un ruolo da protagonista in molte aziende italiane. Dai sistemi centrali come CRM e applicazioni, fino all’uso dei dispositivi da parte degli utenti in hybrid work: il mondo del lavoro si sta digitalizzando in toto.

Giovanni Tracia, CIO di Sky Italia, e Claudio Farina, Executive Vice President Digital Transformation & Technology di Snam, ci raccontano come le rispettive aziende stiano evolvendo la propria vita digitale.

L’esperienza di Sky Italia

Sky Italia ha dovuto compiere un’evoluzione davvero importante in questi ultimi anni. Tracia ci ricorda che fino a qualche anno la competizione per Sky erano Rai e Mediaset. Oggi a questi operatori (che hanno anche lanciato la propria offerta digitale), ci sono competitor di livello mondiale come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e Apple TV+.

Ma non sono cambiati solo i competitor, ma anche il modo di offrire il prodotto: ora Sky e NOW puntano sull’on-demand, con una personalizzazione fino a qualche tempo fa impensabile.

Come si può promuovere lo sviluppo di un ecosistema digitale in Italia?

Per questo motivo l’organizzazione aziendale mette il CTO per l’Italia direttamente sotto la responsabilità del CEO Italy. Deve infatti gestire prodotti (compresi decoder, la nuova Sky Glass, ecc) e contenuti. Ma anche le funzionalità del gruppo: comunicazioni, IT (dove si colloca Tracia), cybersecurity. Oltre alla gestione dei dati.

Se il passaggio al digitale per i contenuti e la produzione di prodotti tech continua da tempo, a settembre 2021 l’azienda ha iniziato una trasformazione digitale per passare a uno stack totalmente digitale per i Sistemi di Supporto del Business (BSS). Questo include:

  • Processi end-to-end digitali dalle lead alle vendite e oltre
  • Funzionalità omni-channel integrate nei microservizi
  • Capacità out-of-the-box per l’evoluzione commerciale futura
  • Processi e approccio data driven

Gli ingredienti del cambiamento

Il processo per una trasformazione “dietro le quinta” così completa ha richiesto diversi sforzi. Ma il successo è arrivato, “soprattutto grazie a una collaborazione forte con i nostri stake holders”. Per scendendo a compromessi l’azienda ha saputo ottimizzare oltre 250 processi, ha potuto digitalizzare la firma dei contratti in maniera totale. Anche semplificando le offerte: se un tempo ce n’era ben 150, oggi solo 20. Un processo più snello, oltre che digitale.

Il secondo ingrediente vincente della ricetta Sky Italia è stata l’implementazione tecnica ottenuta i canali dalle applicazioni backend.

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Ma l’ingrediente, non segreto ma fondamentale, sono le persone. Il team di transizione digitale aveva competenze multidisciplinari, sia tecniche che di governance, oltre che di business. Questo ha permesso di mettere al centro il core business e trovare soluzioni che hanno migliorato l’offerta e i servizi, non solo “digitalizzato per digitalizzare”. Nel team inoltre c’erano anche servizi esterni e partner, coordinati per ottenere risultati vincenti.

Ora l’azienda ha saputo ottenere risultati importanti, consolidando la tech-ownership ed espandendo anche il team IT. Ma vuole andare oltre e portare la trasformazione anche al segmento B2C.

La digitalizzazione secondo Snam

Claudio Farina ha invece portato l’esperienza di Snam, forse meno conosciuta di Sky per chi non è del settore. Ma l’azienda è il più grande operatore europeo di trasporto e stoccaggio d’Europa. Il valore aziendale di 28 miliardi di euro, l’impronta internazionale (trasporta gas naturale per circa 41.700 km da l’idea di quanto complessa sia la gestione delle field operations. Per questo motivo la digitalizzazione rappresentava un percorso necessario per l’azienda.

Le ambizioni digitali di Snam variano dall’integrazione delle informazioni per gestire gli asset, che devono diventare intelligenti e monitorati dall’uomo, ma in grado di interagire fra loro. Inoltre voleva innovare con assetti di rete automatizzati, per fare manutenzione predittiva (Fault Prevention). E anche integrare la capacità di trasportare altri fluidi in ottica green, come l’idrogeno e il biometano. Ma nel percorso di digitalizzazione rientravano anche obiettivi come la digitalizzazione dei processi in chiave paperless.

Un cambiamento globale

Per compiere una rivoluzione simile, l’azienda ha formato un comitato operativo che coinvolto da subito tutte le funzioni chiave dell’azienda. Ma ha anche fatto in modo di avere un Project Management congiunto Operations-IT, in modo che la digitalizzazione fosse funzionale alle esigenze di business. L’azienda ha inoltre portato a bordo un Change Management e puntato su un laboratorio di Open Innovation.

In questo modo ha potuto creare un unico programma che include tutta l’innovazione delle operations. Nel farlo, ha spinto sulla cooperazione al massimo: non esiste il progetto dell’IT contro quello del business. O è un progetto SnamTEC, nato da questa collaborazione, oppure non esiste. E questo vale per il suo budget, i suoi KPI, ecc.” spiega Farina.

Risultati ottenuti e lezioni imparate

Uno dei risultati che hanno ottenuto con questo lavoro ha portato alla manutenzione predittiva e la telediagnosi di 53 turbocharger nelle infrastrutture di Snam. La digitalizzazione permette di acquisire ben 1.650 variabili ogni pochi secondi, monitorando una media di 1,2 miliardi di segnali ogni giorno, monitorando con l’intelligenza artificiale. Di recente, questo sistema ha trovato un problema in uno dei turbocharger che ha portato alla chiusura per un giorno dell’impianto. Con un danno economico nell’ordine di migliaia di euro. Se questa componente si fosse rotta, avrebbe richiesto dai 4 ai 6 mesi per ripararla, per costi nell’ordine dei milioni di euro.

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Un secondo risultato ottenuto riguarda il PIMOS (Pressure Intelligent MOnitoring System). Un sistema che permette di monitorare le pressioni dei gasdotti, geolocalizzando le anomalie e facendo previsioni sull’intera rete. Il sistema permette di processare con tre algoritmi di machine learning fino a 70 mila anomalie al mese, finora senza nessun falso negativo.

Infine, quello che Snam chiama Smart Gas: una gestione intelligente e digitale di tutte le aree business di Snam. Dalla progettazione alla realizzazione, passando per la dematerializzazione dei permessi di lavoro e la gestione ottimizzata del pronto intervento. E non solo.

Questo ha portato ha diminuire di 1,2 milioni di chilometri i percorsi delle squadre di manutenzione. Nonché di eliminare 2,5 milioni di pagine di carta stampata l’anno (alte come un palazzo di 50 piani). Inoltre, ha permesso a tecnici e operai di partire da casa invece che dai centri di manutenzione, ottimo durante la pandemia.

Da questa esperienza, Snam ha imparato l’importanza di “non lasciare nessuno indietro”, lavorando su training, up-skilling e gestione attiva dei team (che sono più diversi per età e background). Inoltre, ha capito che abbandonare il vecchio modo di lavorare richiede tempo e un allineamento continuo fra Operations e IT.

Questi sono i punti che più ci hanno colpito nel racconto dell’esperienza di Sky Italia e Snam verso la trasformazione digitale. Se volete approfondire questi temi, vi invitiamo a visitare il sito che Samsung e The European House – Ambrosetti hanno dedicato all’evento.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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