Ieri, durante il Google Cloud Summit tenutosi a Milano, abbiamo potuto visionare e provare le nuovissime offerte AI di Google Cloud. Il tour, guidato da Cristina Conti, Customer Engineering Manager presso Google Cloud, ci ha permesso di esplorare la potenza dell’intelligenza artificiale generativa offerta da Google grazie a interessanti demo interattive.
Le demo e gli applicativi presentati sono basati sul portfolio di Vertex AI, la piattaforma gestita e unificata di Google per lo sviluppo e l’utilizzo di strumenti di AI generativa, tra i quali il nuovo modello Gemini 1.5 Pro. Quest’ultimo modello AI è, a oggi, il più grande presente sul mercato, con una finestra contestuale da ben 1 milione di token. Grazie a una finestra così ampia, Gemini 1.5 può cogliere il significato di documenti di dimensioni considerevoli, come documenti PDF, video e interi codebase.
Formula E e intelligenza artificiale
Google Cloud, in collaborazione con Formula E, ha combinato i risultati delle gare automobilistiche e la telemetria raccolta dai veicoli per creare un’interfaccia interattiva che consente ai piloti di generare risposte a specifiche domande. Domande come, ad esempio, “Qual è stata la velocità raggiunta dal mio veicolo all’uscita della prima curva?” possono essere poste in linguaggio naturale, lasciando all’AI il compito di tradurle in interrogazioni per la (enorme!) base di dati presente nel backend dell’applicativo.
Immaginiamo come questo possa essere esteso ai dati di un’azienda: invece di dover interrogare manualmente una base di dati, magari eterogenea e non strutturata, possiamo lasciare il compito di formulare le giuste interrogazioni all’AI, permettendo di risparmiare tempo e aumentare la produttività.
Un assistente multitasking all’interno di Google Workspace
Gemini per Google Workspace è il nuovo assistente AI targato Google e integrato all’interno dell’ambiente Workspace. L’assistente AI può svolgere innumevoli mansioni. Per esempio, un responsabile marketing può usare Gemini per ricevere supporto nell’identificazione degli argomenti di una campagna di email marketing attraverso l’analisi di tendenze del settore, sviluppi dei prodotti e messaggi della concorrenza. Gemini può quindi aiutare a creare un testo convincente che colleghi direttamente queste tendenze alla loro offerta unica, con un oggetto orientato ai benefici per aumentare i tassi di apertura. Tutto questo basandosi sui dati aziendali presenti in Workspace, come documenti PDF, fogli elettronici, email e video, che beneficiano della protezione dati e indennizzi per il copyright.
La nuova versione del prodotto, inoltre, include riunioni potenziate dall’AI, in cui Gemini può tradurre i sottotitoli in oltre 100 combinazioni linguistiche e prossimamente, anche prendere appunti al posto nostro. La soluzione è disponibile in due versioni, Gemini Business e Gemini Enterprise. Per ora l’assistente è disponibile solo in inglese, mentre versione in italiano sarà resa disponibile entro settembre.
Prompt engineering: il lavoro del futuro
Durante il tour di Google Cloud Summit, allo stand “Prompt Challenge”, abbiamo potuto provare uno dei lavori del futuro, il prompt engineering per l’AI. Dato che i sistemi di intelligenza artificiale generativa sono progettati per generare output specifici in base alla qualità delle istruzioni fornite, è necessario che chi interroga il modello sia in grado di fornire prompt chiari e privi di ambiguità per garantire un output ottimale. Questo processo riduce la necessità di rilavorazione manuale e di editazione post-generazione, consentendo di raggiungere gli obiettivi prefissati e di risparmiare tempo e risorse.
Quando l’AI generativa verrà implementata solidamente all’interno dei processi aziendali, sarà inevitabile avere tra i propri dipendenti anche un prompt engineer che si occupi di interrogare il modello con domande precise, proprio come farebbe ora un database engineer con una base di dati.
AI per il Made in Italy
L’AI sta cambiando radicalmente il nostro modo modo di interfacciarsi al mondo digitale, e questo vale anche per le aziende, comprese quelle italiane. Tramite il progetto AI per il Made in Italy, Google vuole sostenere le PMI nello scoprire e integrare l’intelligenza artificiale nei loro flussi di lavoro, attraverso strumenti e consulenze specializzate.
Durante il tour abbiamo potuto osservare uno di questo strumenti in azione, ossia un generatore di immagini pubblicitarie per capi di vestiario. A partire da una sola immagine, lo strumento AI di Google è in grado di generare centinaia di immagini differenti, come ad esempio la copertina per una rivista di moda o un post social.
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare la pagina dedicata a Gemini per Google Workspace e AI per il Made in Italy.