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UDPN, il sistema di pagamento universale debutta a Davos

La rete per stablecoin e Central Bank Digital Currencies (CBDCs)

Una rete universale di pagamenti digitali, Universal Digital Payments Network o UDPN ha debuttato al World Economic Forum (WEF) di Davos. Una rete che mira a fornire l’interoperabilità tra le criptovalute definite “stablecoin” e le valute digitali delle banche centrali (Central Bank Digital Currencies o CBDC). Uno stablecoin è un tipo di criptovaluta il cui valore viene legato a un bene di riferimento; in maniera , appunto, da renderlo, appunto, stabile. Così facendo, UDPN promette una maggior libertà di scambio a livello internazionale.

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Come funziona l’Universal Digital Payments Network (UDPN)

Come spiega la CEO di GFT Marika Lulay sul sito di UDPN, questa rete nasce con la volontà di trovare sistemi stabili ma decentrati, adottabili a livello globale. “Lo scopo di UDPN è quello di indagare su una potenziale alternativa ai sistemi di pagamento esistenti, consentendo l’interoperabilità tra token fiat di stablecoin e protocolli regolamentati“.

Per chi fosse meno avvezzo al mondo delle criptovalute, fiat è il termine con cui si indicano le valute tradizionali come Euro, Sterlina e Dollaro. Un “token fiat di stablecoin” è quindi un tipo di criptovaluta stabilizzata in quanto legata a una valuta tradizionale. Con il termine rete (network) si intende invece l’infrastruttura decentralizzata (distribuita) che si occupa, fondamentalmente, di gestire la blockchain.

Sempre secondo Lulay, sono due i fattori fondamentali. “L’approccio decentralizzato e l’ampiezza geografica delle aziende partecipanti, combinati con la soluzione tecnologica avanzata implementata per queste prove, contraddistinguono questa rete”. UDPN vuole quindi permettere di operare con stablecoin e valute digitali approvate dai governi combinando decentralizzazione e stabilità.

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Al momento, 114 paesi, che rappresentano oltre il 95% del PIL globale, stanno esplorando in qualche misura la fattibilità del lancio di una CBDC per la loro nazione. Per il momento, però, con l’attenzione rivolta tutta all’interno dei propri confini. L’Universal Payments Digital Network (UDPN) promette invece scambi internazionali senza diminuire la sicurezza.

Un lungo lavoro preparatorio

Durante l’evento nella città svizzera, il dottor Florian Becker – Managing Director of Hong Kong and Singapore & Head of Business Development APAC at GFT – spiega che il progetto ha visto la collaborazione di diverse istituzioni e molta sperimentazione. “UDPN è stato sviluppato negli ultimi due anni con il contributo di GFT, Red Date Technology, TOKO e DLA Piper. Nel luglio del 2022 è stata lanciata una sandbox, in cui diverse banche hanno potuto testare attivamente il trasferimento di stablecoin e le transazioni FX“. “Sandbox” è un termine tecnico usato in informatica per indicare un ambiente chiuso e isolato dal resto del mondo dove eseguire operazioni protette o, come in questo caso, sperimentazioni.

Il progetto UDPN ha infatti coinvolto diverse banche globali, che hanno istituito la sandbox. All’interno di questa, dallo scorso luglio, le istituzioni finanziarie tradizionali hanno testato attivamente il trasferimento di stablecoin e le transazioni in valuta estera (FX).

I test hano permesso di valutare l’efficienza dell’architettura decentralizzata della rete, che vanta anche una governance distribuita: sono i membri della UDPN Alliance a gestire UDPN, non gli investitori. Basandosi su questi test, Deutsche Bank e Standard Chartered stanno ora lanciando il primo progetto pilota ufficiale per transazioni cross-chain, cross-border stablecoin swap e FX utilizzando UDPN.

Diversi proof-of-concept presentati a Davos

Tim Bailey – Head of International Business at Red Date Technology, ha poi spiegato come ci siano già diversi proof-of concept, cui parteciperanno diverse banche di primo livello per valutare come UDPN possa risolvere problemi reali e attuali. Ma anche fornire una solida base per l’integrazione della valuta digitale nelle attività quotidiane, bancarie e in diversi scenari di pagamento.

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I primi due di questi proof-of-concept, per esempio, coinvolgeranno due banche globali che valuteranno le capacità di transazione transfrontaliera di valuta digitale di UDPN. L’obiettivo è valutare come la fondamentale Travel Rule (o “Regola di viaggio”) possa essere facilmente implementata su UDPN tra due istituzioni finanziarie, utilizzando transazioni anonime di stablecoin.

Sono previsti diversi altri casi d’uso, inclusa l’abilitazione all’uso di stablecoin senza che i consumatori debbano detenere criptovalute per effettuare transazioni sulla blockchain.

L’evento svizzero ha poi visto una fervida discussione moderata da Angie Lau – Founder & Editor-in-Chief at Forkast.News, che ha chiesto a diversi interlocutori di guardare al futuro delle transazioni di valute a livello globale. Hanno partcipato personalità come Thorsten Neumann, Stephen Siu Yan Leung, Dr. Stefan Teis, Vincent Lau, Daniela Barbosa, Tim Bailey e David Creer.

UDPN, questa nuova rete globale di pagamento, potrebbe in breve trovare il sostegno di diverse altre istituzioni finanziarie. Potete trovare maggiori informazioni qui.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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