L’ecosistema delle tecnologie quantistiche è in piena espansione. Governi, aziende e istituzioni accademiche stanno investendo miliardi di dollari per sfruttare le potenzialità del Quantum Computing e della Quantum Communication, due settori in grado di rivoluzionare economia e sicurezza.
Quantum Technologies: una corsa globale agli investimenti
Negli ultimi anni, i governi hanno destinato oltre 23,8 miliardi di dollari alle tecnologie quantistiche (2012-2024) e altri 17,7 miliardi sono già stati stanziati per il periodo 2025-2035. L’Asia, con la Cina al comando, guida questa corsa con il 53% dei fondi, seguita dall’Europa (31%) e dagli Stati Uniti (14%).In Europa, però, gli investimenti soffrono di frammentazione.
Secondo i dati fortnitici dall’Osservatorio Quantum Computing & Communication del Politecnico di Milano, solo l’11% dei fondi europei proviene da risorse comunitarie, mentre il resto è stanziato da singoli Paesi. Questo approccio rischia di ridurre l’efficacia complessiva, a differenza delle strategie più coese adottate da Stati Uniti e Cina.
Tecnologie Quantistiche: le startup e il ruolo del settore privato
Le aziende “quantum-native”, cioè nate con modelli di business focalizzati sulle tecnologie quantistiche, rappresentano il 78% dei 458 attori globali attivi in questo campo. Dal 2019, queste aziende hanno raccolto 5,9 miliardi di dollari in investimenti, con gli Stati Uniti che attirano il 56% dei fondi globali, seguiti dall’Europa (29%) e dall’Asia (10%).
Anche in Italia, il settore è in crescita, grazie ai fondi del PNRR. Tuttavia, tra il 2023 e il 2024, le startup italiane hanno raccolto solo 12 milioni di euro, molto meno rispetto ai 255 milioni della Francia. Un segnale positivo è arrivato con l’istituzione del primo fondo di investimento italiano dedicato alle tecnologie quantistiche.
I settori trainanti: finanza, healthcare e telecomunicazioni
Le tecnologie quantistiche attraggono soprattutto i grandi gruppi industriali. Delle aziende Forbes Global 2000, il 13% sta sperimentando queste soluzioni. Il settore finance è il più attivo nel Quantum Computing (27% degli annunci pubblici), grazie a use case che spaziano dalla crittografia alla gestione del rischio. In ambito sanitario, la simulazione molecolare promette avanzamenti significativi.
Nel campo della Quantum Communication, invece, il focus è sulla sicurezza: i settori delle telecomunicazioni e dell’IT dominano con il 32% delle sperimentazioni, spinti dall’obiettivo di creare infrastrutture “quantum secure”.
L’Italia e le tecnologie quantistiche: successi e sfide
Nel 2024, l’Italia ha raggiunto importanti traguardi, tra cui:
- Il primo computer quantistico criogenico sviluppato dall’Università Federico II di Napoli (24 qubit).
- Una piattaforma fotonica realizzata dall’Università La Sapienza.
- Una rete quantistica permanente a Napoli, utilizzata durante le sperimentazioni del G7.
Nonostante ciò, il Paese soffre di risorse limitate rispetto ad altri Stati europei. La spesa privata italiana in tecnologie quantistiche, pari a 8 milioni di euro nel 2024, è ancora modesta. Tuttavia, i fondi pubblici del PNRR hanno stabilizzato gli investimenti e avviato una maggiore sinergia tra università e imprese.
Appare quindi evidente come il panorama delle tecnologie quantistiche sia una sfida geopolitica e industriale. Per competere a livello globale, l’Europa deve superare la frammentazione attuale e sviluppare una strategia coesa. In Italia, i primi segnali di crescita richiedono continuità nei finanziamenti e coordinamento con le iniziative europee. Le tecnologie quantistiche rappresentano un’opportunità unica per rafforzare competitività e sicurezza.
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