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Si inaugura a Genova il GN1: l’attracco per cavi sottomarini che si collegherà al cavo 2Africa

Genova caput mundi digitalis

Il 23 maggio 2022 è stata una data storica. A Genova è stato inaugurato il GN1: nuovo hub digitale di attracco per cavi sottomarini a cui si collegherà il sistema di 2Africa. Da li potrà partire un nuovo corridoio digitale verso Africa e Asia che vedrà protagonista la città ligure. Il GN1 è stato realizzato dal Consorzio 2Africa, di cui fanno parte Equinix, Vodafone e molti altre aziende leader del settore delle telecomunicazioni.

I partecipanti al progetto non hanno bisogno di presentazioni. Da una parte Equinix è una multinazionale americana leader nella gestione e connettività di datacenter. Equinix gestisce più di 240 datacenter in 27 paesi sparsi su 5 continenti. Dall’altra, Vodafone è un operatore di telecomunicazioni che opera a livello globale e nel contesto dei cavi sottomarini gestisce già un milione di chilometri di cavo collegando più di 100 paesi.

Il cavo 2Africa

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Cavo 2Africa. Fonte: submarinecablemap.com

Per il Consorzio 2Africa l’obiettivo è quello di posare un cavo sottomarino di nuova generazione in grado di collegare tre continenti: Europa, Africa e Asia. Ce ne ha parlato Emmanuel Becker di Equinix durante la conferenza stampa.

Il cavo 2Africa, che ha uno dei suoi punti terminali a Genova, circumnavigherà completamente il continente africano e andrà a interessare tutti i paesi che si affacciano sul Mar Arabico, fino all’India. L’altro capo è situato a Bude (UK), dove i dati possono prendere la strada verso gli Stati Uniti.

Il traffico da e verso il sud Europa transita in questo momento da Marsiglia. Questo avviene già attraverso un sistema di cavi sottomarini che però usano una tecnologia obsoleta e non possono riuscire a soddisfare la domanda di un continente in forte crescita come quello africano. Infatti, si prevede in futuro per l’Europa un cambio delle direttrici di traffico più utilizzate da ovest (direzione Stati Uniti) a sub (verso Africa e Asia).

Genova si pone come valida alternativa a Marsiglia non solo per la sua posizione strategica dal punto di vista geografico, ma anche per l’opportunità che offre di spartire il traffico verso il nord Europa. Questo evita di far diventare Marsiglia un collo di bottiglia se non anche un singolo punto di fallimento. Nel qual caso, problemi tecnici nella città francese potrebbero anche causare l’interruzione di servizi intercontinentali.

La posatura di 2Africa a Genova è già iniziata. L’operazione vede coinvolta con un ruolo di primo piano anche Alcatel Submarine Networks (ASN). ASN, che è intervenuta durante la conferenza stampa rappresentata da Enrico Banfi, ha fornito una interessante panoramica delle problematiche ingegneristiche legate alla posa di un cavo sottomarino.

I numeri di 2Africa

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Fonte: presentazione di Gianluca Ortensi (Vodafone)

I numeri di 2Africa ce li racconta Vodafone, nella persona di Gianluca Ortensi mentre illustra la portata del progetto. Ortensi inizia ricordando che i cavi sottomarini sono il vero tessuto connettivo di Internet in quanto trasportano il 99% delle comunicazioni internazionali, incluso il traffico voce.

In un contesto del genere, 2Africa sarà il cavo sottomarino più lungo del mondo e anche quello con la capacità di trasferimento più alta. 2Africa si comporrà infatti di 45000 chilometri di fibra ottica dotati di 46 punti di sbarco in tre continenti. I numeri più interessanti, però, sono dati dal fatto che il cavo porterà connettività a tre miliardi di persone con una capacità di trasferimento totale di 180 Tbps (tera bit per secondo).

L’obiettivo finale del consorzio, più grande di 2Africa, è la costruzione di un ecosistema integrato di cavi sottomarini e collegamenti terrestri per lo sviluppo dei servizi digitali. Questo Consentirà alle aziende di sviluppare nuovo business in territori con economie emergenti.

La dorsale sottomarina che si aggancerà a GN1 continuerà sulla terraferma collegandosi direttamente alla rete PanEuropea. GN1, infatti, sarà dotato di collegamenti diretti a nord con Francoforte, a est con Sofia e a ovest con Monaco e Marsiglia. La connessione di 2Africa farà di Genova l’hub principale di un nuovo corridoio digitale europeo con ovvie ricadute positive sull’ecosistema italiano.

Un mondo di opportunità digitali che si apre

Grazie a GN1 Genova andrà a trovarsi al centro di un punto di scambio digitale strategico a livello globale. In un mondo in cui le infrastrutture digitali hanno una importanza anche superiore a quelle fisiche, questo porta forti vantaggi sul territorio. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, parla così, in termini entusiasti, del progetto. La città di Genova con il suo porto, ci dice, è già un punto di scambio fisico molto strategico per il nostro paese; cogliendo questa opportunità, si va ad alzare la posta.

Siamo, anche storicamente, un punto fondamentale di ingresso e uscita per l’Europa. Prima per le merci, poi per le persone e infine per la cultura. Ora, grazie a GN1, lo diventeremo anche dal punto di vista digitale.

L’augurio di Bucci è quello di attirare sul territorio ligure una serie di attività produttive capaci di sfruttare al meglio la grande disponibilità di rete che verrà resa disponibile. Infatti, il sindaco dichiara esserci molta attenzione e interesse sul territorio per la buona riuscita di tutto il progetto.

Il sindaco ci saluta ricordando anche che i lavori sono iniziati con un primo incontro nel febbraio 2020. Chi ha già avuto a che fare con questo genere di opere non può che commentare che i tempi sono stati rapidissimi. Questo, a ulteriore riprova dell’attenzione e dell’energia che le istituzioni stanno dedicando al progetto.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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