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Come gestire i dati finanziari per migliorare le strategie di business

Oggi le aziende, per restare competitive sul mercato e crescere in modo sostenibile, hanno bisogno dei dati

Marcello Visalli, Leader della Business Unit Stream di Axiante, spiega come gestire i dati finanziari migliorando le strategie di business. Oggi le aziende, per restare competitive sul mercato e crescere in modo sostenibile, hanno bisogno di dati che le aiutino ad analizzare le proprie performance e a pianificare le future strategie di sviluppo. Gestire una così ampia mole di informazioni però non è semplice, soprattutto quando si tratta di organizzazioni di grandi dimensioni. Complice la scarsa cultura finanziaria di filiali e finance team periferici, sono molte le aziende, soprattutto se gestite in un’ottica di gruppo, che faticano ad acquisire i dati necessari per le attività di consolidation reporting, pianificazione e budget.

Le aziende devono saper gestire i propri dati finanziari

Con il crescere dell’azienda, cresce anche la complessità gestionale della stessa. Nei processi di acquisizione, sistemi dati sorgenti e regole di contabilità sono spesso differenti per ciascuna realtà produttiva e, a ridosso di scadenze mensili o trimestrali, il fattore tempo amplifica le difficoltà di reperimento dei dati. Anche in assenza di una crescita improvvisa, i modelli di business cambiano nel tempo e con essi anche i dati operativi e finanziari necessari a misurare tali modelli.

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Al fine di orientarsi in uno scenario sempre meno prevedibile, ogni organizzazione ha bisogno di avere informazioni dettagliate e aggiornate sull’andamento dei dipartimenti aziendali e di poterle analizzarle in maniera semplice e veloce. Ecco perché sta aumentando l’interesse delle organizzazioni nei confronti delle soluzioni di Enterprise o Corporate Performance Management (CPM), costituite da un unico applicativo su cui confluiscono tutti i dati, le pianificazioni e i documenti funzionali a monitorare e gestire le performance aziendali per tutte le linee di business.

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Il ruolo del CPM nello sviluppo di una nuova cultura del dato

Secondo Marcello Visalli, Leader della Business Unit Stream di Axiante, avviare un progetto di Corporate Performance Management non significa solo dotarsi di nuovi strumenti tecnologici, ma sviluppare all’interno delle aziende una cultura finanziaria nuova. In Axiante questa viene definita intelligent finance. Grazie a una piattaforma innovativa, flessibile e scalabile, è oggi possibile portare dentro a un unico database tutte le informazioni necessarie, di alto livello e di dettaglio, per supportare le decisioni operative. In questo modo il finance team è libero dalla gestione delle anagrafiche e dal lavoro più amministrativo e può concentrarsi sull’analisi dei dati, per fornire al management le informazioni utili a pianificare investimenti e mettere in campo nuovi progetti.

I tempi di sviluppo sono molto brevi: superate la prima fase di adeguamento al nuovo sistema di validazione dei dati, le operazioni diventano immediatamente più semplici e veloci e il progetto di CPM si conclude in pochi mesi. Adottare soluzioni intelligenti vuol dire anche dare avvio a un cambiamento più ampio: una volta sperimentati i vantaggi di una piattaforma di intelligent finance, è facile infatti che le organizzazioni si rendano conto della necessità di migliorare i propri processi di acquisizione dati in altri ambiti, dalle fatturazioni ai trasporti. Ciò aiuta a sviluppare una nuova cultura del dato, basata su qualità e chiarezza delle informazioni e focalizzata sulle performance. Per saperne di più sui dati finanziarli e come utilizzarli, è possibile consultare il sito ufficiale di Axiante.

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Marzia Ramella

Scrivo di libri, film, tecnologia e cultura. Ho diversi interessi, sono molto curiosa. La mia più grande passione però sono i libri: ho lavorato in biblioteca, poi in diverse case editrici e ora ne scrivo su Orgoglionerd.

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