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Econocom: la trasformazione digitale al servizio delle imprese

Un’azienda dell’ormai 2020, grande o piccola che sia, non può più fare a meno della digitalizzazione dei propri processi. Un passaggio che, anche se magari già nei piani, richiede una certa expertise dal punto di vista della progettazione, dell’implementazione e del mantenimento dell’infrastruttura. Per questo servono aziende B2B-oriented come Econocom, gruppo europeo specializzato in soluzioni digitali dalle formule estremamente innovative. Abbiamo quindi chiacchierato con Emiliano Veronesi, Direttore Generale fresco di nomina di Econocom Italia, per farci raccontare il business model di questa azienda e il tipo di soluzioni a disposizione dei loro clienti.

Il modello di Econocom

Econocom Emiliano Veronesi
Emiliano Veronesi

Econocom, presente da oltre 30 anni in Italia, ha sicuramente maturato sia l’esperienza che le risorse necessarie a garantire la realizzazione di progetti digitali di qualsiasi portata, e per consentire alle aziende di competere nel proprio mercato di riferimento. È in grado di seguire i suoi clienti in ogni step della loro trasformazione digitale: a partire dal design della soluzione, progettata intorno alle esigenze e alle risorse dell’azienda, passando per l’implementazione e la messa a regime del sistema, fino alla suo smaltimento, nel rispetto dell’ambiente e avendo come modello quello dell’economia circolare.

Da soluzioni ICT (datacenter, network&security, workplace management) alla digitalizzazione della propria azienda, tutte le soluzioni di Econocom sono costruire su misura intorno al cliente e, soprattutto, offrono un modello di pagamento flessibile, di tipo solution as a service e pay per use. Si vuole infatti superare il concetto di proprietà, e ci si vuole concentrare piuttosto sui servizi e l’esperienza, personalizzata e flessibile.

Econocom offertaL’offerta include, come già citato, consulenza, progettazione e/o fornitura di risorse e beni, nonché la gestione tecnologica degli asset digitali, delle infrastrutture, delle applicazioni e dei vari servizi di business correlati, con modalità di pagamento che prevedono formule di canone al consumo.

Econocom BOSUno di questi servizi ‘in bundle‘, chiamato BOS, consiste nella possibilità di scegliere ed utilizzare i dispositivi necessari all’azienda pagando semplicemente un canone mensile. Questo pacchetto può essere poi ulteriormente personalizzato a seconda delle esigenze del cliente, per avere servizi come la restituzione anticipata dei dispositivi e la possibilità di tenere i device alla fine del contratto.

BOS si applica principalmente all’area del workplace management, cioè quella che possono essere i computer da ufficio piuttosto che i telefoni piuttosto che i laptop o un palmare – ci spiega Emiliano Veronesi – In questo caso BOS cosa garantisce? Garantisce una rata mensile, secondo la quale il cliente ha diritto all’utilizzo del device con tutta una serie di servizi, tra cui quello di cui cambiare  prontamente l’apparato, nel caso questo si rompesse, a nostra cura. Alla fine del periodo il cliente ha l’opzione o di tenerlo oppure di restituircelo

Questo approccio porta molti benefici alle aziende clienti di Econocom: il modello pay-per-use permette di adattare la spesa alle esigenze reali, mentre l’estensione di garanzia e la possibilità di aggiornare i dispositivi a fine contratto permettono di avere sempre device funzionanti e di ultima generazione.

L’importanza della customer proximity

Perché questo tipo di servizi siano implementati al meglio, è molto importante la comunicazione tra Econocom e i suoi clienti, in modo da comprendere a pieno le esigenze e le dinamiche aziendali. Questo vale anche per la scelta dei partner commerciali attraverso cui sviluppare le singole soluzioni: “Lasciamo che il nostro cliente scelga il brand con cui vuole lavorare, e poi, a seconda della localizzazione geografica del cliente, allora scegliamo il partner che più si avvicina alle necessità del cliente, anche perché la geografia dell’Italia è così tanto variegata e dispersa che non c’è un partner che può coprirla tutta […] Quando si parla di tecnologia è necessario avere dei partner che sono vicini al cliente, e che abbiano gli strumenti necessari. Quindi non c’è un partner privilegiato, ne abbiamo diversi in Italia”

Con questo modello, un’azienda può ottimizzarsi, abbattendo i costi e/o migliorando la produttività. Raggiungere questo risultato, però, non è sempre scontato: “Dipende molto dalla comprensione che il cliente del nostro prodotto e da quanto il cliente ci permette di entrare, per necessità, nel suo business e di conoscerlo bene. Perché? Perché è chiaro che con le nostre offerte possiamo creare sia un risparmio a livello di budget e di office, che una maggiore produttività.”

“Siccome però sono pacchetti comunque sia complessi e che devono essere customizzati sul cliente, occorre una forte collaborazione col cliente per farci capire il suo business e le sue necessità. Mi spiego: il pacchetto as a service potrebbe essere ottimo per la produttività del cliente, ma non portargli gli stessi risparmi che può portare un pay per use. Il pay per use potrebbe portare invece ad una produttività perfetta per il cliente, ma in certi frangenti potrebbe portare anche a dei sovraccosti. Bisogna effettivamente osservare, customizzare, comprendere bene le necessità del cliente, il cliente ci deve ovviamente dare questa possibilità

Maggiori informazioni sui servizi e le soluzioni offerte da Econocom disponibili sul sito ufficiale.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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