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NTT, per il 70% dei CEO la maturità della rete rallenta la crescita

Il 94% dei dirigenti pensa di collaborare con un Managed Service Provider

NTT ha rilasciato il proprio Global Network Report 2022, da cui emerge che il 70% dei CEO delle aziende pensa che la maturità della rete stia rallentando il proprio business. Adottare ambienti ibridi distribuiti, connettere dispositivi ovunque è una necessità sempre più centrale. E solo il 28% delle aziende in Europa è soddisfatta del lavoro fatto sinora.

NTT: la rete rallenta la crescità del business per il 70% delle aziende

Una rete veloce e sicura rappresenta sempre di più una necessità. Secondo più del 90% dei dirigenti, modernizzare il prorio network permette di accelerare la crescita del business. Anche supportando l‘intelligenza artificiale, (AIOps), secondo il 91% dei rispondenti globali e l’86% per l’Europa.

Se i costi sono la preoccupazione principale quando si parla di ammodernare la rete, anche sicurezza e servizi sono dei focus importanti. Il 90% (84% per l’Europa) dei dirigenti preferirebbe adottare un modello as a service, soprattutto per via della faciltà nello scalare se necessario.

Tuttavia, la complessità di puntare sull’automazione e sulle AIOps spinge il 94% (91% per l’Europa) ha voler collaborare con un Managed Service Provider.

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Commentando i dati del rapporto, Amit Dhingra, Executive Vice President di NTT Ltd. Network Services spiega: “Gli investimenti nei confronti della rete sono aumentati e i risultati di questa ricerca mostrano che molte organizzazioni si stanno orientando verso partner strategici e soluzioni di servizi gestiti per soddisfare le proprie esigenze. Questo, soprattutto, per garantire la sicurezza e avere le competenze in grado di ottimizzare le funzionalità e accelerare i progressi basati sull’innovazione.”

Dhingra inoltre sottolinea che le aziende, nel scegliere il proprio fornitore di rete, considerano diversi fattori. Come la sicurezza, le competenze, la capacità di scalare, il private 5G e il networking software-defined. Per pensare reti che nel lungo termine supportino: la blockchain, l’intelligenza artificiale e l’automazione, l’AR e la VR, la rete quantistica, il 6G e l’informatica fotonica“.

Potete leggere l’intero report a questo indirizzo.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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