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AlmaLaurea 2023: laureati e sostenibilità ambientale

Più sostenibilità ambientale nei percorsi accademici

L’Università di Camerino ha recentemente ospitato la presentazione del Rapporto tematico 2023 di AlmaLaurea, intitolato “I laureati e la sostenibilità ambientale.” Questo studio ha coinvolto quasi 222.000 laureati del 2022, rappresentando il 78,9% del totale dei laureati di quell’anno.

Il rapporto ha esaminato come i laureati affrontano le tematiche legate alla sostenibilità ambientale nei loro percorsi accademici e ha rivelato che sebbene i primi passi siano stati compiuti, c’è ancora una richiesta diffusa per un maggiore approfondimento in questo campo.

Variazioni nei percorsi accademici

Il rapporto rivela che oltre il 60% dei laureati ha esplorato almeno una delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale durante i loro corsi di laurea. Tuttavia, ci sono notevoli differenze tra le diverse aree disciplinari. I laureati STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e quelli delle aree economica, giuridica e sociale si sono mostrati particolarmente interessati, con tassi di partecipazione del 67,4% e del 67,0% rispettivamente.

Al contrario, i laureati delle aree artistica, letteraria ed educazione e sanitaria e agro-veterinaria hanno mostrato un interesse leggermente inferiore, rispettivamente del 56,8% e del 48,9%.

Differenze di genere nell’approccio alla sostenibilità ambientale

Il rapporto ha anche rilevato differenze di genere significative nell’approccio alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Gli uomini sembrano aver trattato più frequentemente questi argomenti rispetto alle donne, con un 65,4% contro il 58,9%. Un’eccezione interessante è emersa nell’area STEM, tipicamente maschile, in cui le donne hanno dimostrato un interesse maggiore rispetto agli uomini, con un differenziale di 2,3 punti percentuali.

Come i laureati affrontano la sostenibilità ambientale

Una delle scoperte interessanti del rapporto riguarda come i laureati hanno affrontato queste tematiche. Circa il 60% degli laureati ha studiato la sostenibilità ambientale come parte dei corsi obbligatori, con una partecipazione più elevata tra i laureati STEM. Allo stesso tempo, il 40% dei laureati ha scelto di approfondire queste tematiche attraverso corsi opzionali, mentre il 15,4% le ha affrontate durante la tesi. Altri approcci includono esperienze di tirocinio curriculare (10,2%) e studio all’estero (3,5%). Il 25,9% ha trattato tali argomenti al di fuori del curriculum di studio.

Le motivazioni dietro l’interesse per la sostenibilità ambientale

L’interesse per le tematiche legate alla sostenibilità ambientale è stato alimentato da diverse motivazioni. In particolare, le donne hanno evidenziato un forte desiderio di migliorare il benessere della società e delle future generazioni. Gli uomini, d’altra parte, sono stati spinti dall’interesse per le materie di studio e le opportunità lavorative legate alla sostenibilità ambientale.

Questo interesse ha anche contribuito a plasmare il profilo dei laureati, poiché coloro che hanno studiato queste tematiche sembrano più orientati al mercato del lavoro e all’estero.

Soddisfazione e desiderio di maggiori approfondimenti

Nonostante l’interesse e l’approfondimento delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, la maggior parte dei laureati ha espresso insoddisfazione per il livello di approfondimento offerto nei corsi. Questa insoddisfazione è più evidente tra le donne. Il rapporto rivela che se potessero tornare indietro, molti laureati sceglierebbero un percorso universitario diverso per ottenere un maggiore approfondimento in queste tematiche.

L’impatto della conoscenza sulla sostenibilità ambientale

Il rapporto conclude che più della metà dei laureati crede che la conoscenza delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale avrà un impatto positivo sulla loro soddisfazione lavorativa futura.

Marina Timoteo, Direttrice del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, ha commentato i risultati del rapporto sottolineando l‘urgenza di accelerare il processo di integrazione della sostenibilità ambientale nei percorsi accademici.

Il Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, ha evidenziato l’importanza dell‘attenzione dell’ateneo alla sostenibilità, mentre Marcella Gargano, Direttrice generale delle istituzioni della formazione superiore (MUR), ha sottolineato l’importanza di promuovere ulteriori approfondimenti in queste tematiche nei programmi di studio.

Il rapporto AlmaLaurea 2023 evidenzia che sebbene siano stati compiuti progressi nella promozione della sostenibilità ambientale nell’istruzione superiore, c’è ancora un cammino da percorrere per soddisfare appieno le aspettative dei laureati.

La richiesta di un maggiore approfondimento e la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità ambientale nel mondo del lavoro sono chiare indicazioni per il futuro dell’istruzione universitaria.

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Elena Mauro

Appassionata di tecnologia con un debole per la cultura giapponese. Condivido la mia vita con due gatti e un fedele cane, in equilibrio tra il mondo digitale e quello reale.

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