Etsy acquista l’app di moda Depop per 1,6 miliardi di dollari

Etsy intende ampliare il proprio appeal sui consumatori di moda della Generazione Z con l’acquisizione della startup italiana Depop e la sua app di vendita di abbigliamento e accessori alla moda di seconda mano. Quest’ultima è stata fondata nel polo di innovazione H-Farm nel 2011 dal milanese Simon Beckerman che ora si porta a casa qualcosa come 1,6 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro). Depop è principalmente nota per vendere, tramite la relativa applicazione moda vintage, streetwear, e Y2K (fine anni ’90/inizio anni 2000),

Depop continuerà a funzionare in modo indipendente insieme ad Etsy e all’altro marchio Reverb, ma trarrà vantaggio da competenze condivise in aree come prodotto, marketing, tecnologia e assistenza clienti.

Depop, la startup italiana che diventa “unicorno” con l’acquisizione di Etsy

Depop si basa sulla propria community che la sceglie per acquistare e vendere moda unica (e di seconda mano), con la missione di costruire la casa della moda più diversificata e progressista al mondo. Le vendite lorde di merci di Depop nel 2020 sono state di circa 650 milioni di dollari con un fatturato di 70 milioni di dollari, che significa oltre il 100% anno su anno. Etsy crede che Depop abbia una posizione altamente differenziata nel mercato della rivendita dell’abbigliamento usato, che i numeri danno in rapida crescita.

L’app di vendita e acquisto di prodotti fashion sviluppato dalla startup Depop può contare su community di circa 30 milioni di utenti registrati in quasi 150 paesi, con 4 milioni di acquirenti attivi e 2 milioni di venditori nel 2020. Sempre nell’anno passato, in media, ogni azienda di moda presente sull’app ha venduto circa 10 articoli mentre, un singolo utente ha acquistato circa 6 articoli.

Con questa acquisizione, Depop divenuta un ‘unicorno’, termine con cui sono chiamate le startup la cui capitalizzazione supera il miliardo di dollari, 

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