SparkFabrik tech company milanese nata nel 2015, continua il suo trend positivo anche negli ultimi 5 mesi dell’anno in corso, facendo registrare una crescita del +60%, grazie soprattutto al suo approccio Cloud Native.
“II termine Cloud Native non indica semplicemente la capacità di un’applicazione di essere eseguita su un cloud privato o pubblico, ma soprattutto un nuovo approccio metodologico per ‘costruire’ app puntando sulle caratteristiche native del Cloud, ovvero sulla velocità e sull’agilità per adattarsi rapidamente al cambiamento su larga scala. Questo approccio nasce dalla sempre maggiore dipendenza delle aziende dal software e dalla necessità di adattarlo in modo efficace alle nuove richieste del mercato, senza fermare il business dato che esso lavora su infrastrutture già esistenti, implementandole ” – spiega Paolo Mainardi, CTO di SparkFabrik.
SparkFabrik nasce dalla fusione di due precedenti realtà, Twinbit e Agavee, formate da due team predisposti all’innovazione e guidati dalla filosofia dell’open source e gli stessi cinque soci Founder sono tuttora sviluppatori attivi.
“Appare ormai evidente come la digitalizzazione sia un aspetto centrale per permettere alle aziende di migliorare la loro competitività impattando positivamente sulla crescita dei livelli di produttività” – spiega Stefano Mainardi CEO di SparkFabrik – “Da sempre crediamo che la tecnologia, il software, possa essere davvero il fattore determinante di crescita delle aziende e in tal senso l’innovazione oggi parte dal Cloud.”
“È stata l’intuizione di mio fratello, il nostro CTO, a portarci nella direzione del Cloud Native quando ancora in Italia non se ne parlava. Adottare un nuovo know-how in tempi rapidi, ottenere moltissime certificazioni tra i nostri dev, proporre ai clienti soluzioni innovative, che anticipavano già allora l’attuale trend, è stata una vera e propria sfida” – prosegue Stefano Mainardi – “I rischi di fallire erano altissimi, ma ci abbiamo creduto mantenendo una struttura flessibile e sempre pronta ad adattarsi al cambiamento, che ancora oggi ci caratterizza”.
L’approccio Cloud Native secondo SparkFabrik
Il Cloud Native può essere definito come il passaggio successivo e naturale al Cloud Computing. Si differenza dal Cloud Computing, che invece è un insieme di servizi informatici accessibili in modalità on-demand e self service attraverso Internet, costruiti attorno a risorse condivise. In particolare la possibilità di creare delle app Cloud Native che siano ottimizzate proprio per il modello di Cloud Computing assicura alle organizzazioni e aziende che i loro sistemi IT siano snelli, stabili e molto più facilmente adattabili all’accelerazione della digital transformation.
Il Cloud Native è dunque un’architettura articolata, deputata ad assemblare componenti già sviluppate nativamente per il Cloud, in modo da trarne i massimi benefici in primis in termini di modernizzazione di un’azienda.
In questo contesto SparkFabrik sviluppa Web e mobile applications greenfield e modernizza applicativi in chiave Cloud Native. Inoltre si occupa anche di servizi quali ad esempio sviluppo di prodotti web e mobile con le più moderne tecnologie disponibili seguendo metodologie Agile. SparkFabrik è inoltre membro della CNCF, la Cloud Native Computing Foundation, creata nel 2015 dalla Linux Foundation per promuovere il Cloud Native Computing.
“Aiutiamo le organizzazioni a seguire un percorso strategico di adozione dell’approccio Cloud Native, dalla determinazione del livello di maturità iniziale, ovvero a che punto si è con la propria infrastruttura, la tecnologia a disposizione e il know-how, fino ad arrivare all’identificazione di competenze, metodi e strumenti. Quest’ultima fase è fondamentale per rendere il team di sviluppo consapevole e autonomo. Proprio per questo motivo abbiamo ideato una Cloud Native Journey” – conclude Stefano Mainardi – “Negli anni abbiamo identificato alcune fasi fondamentali per dare inizio alla transizione verso il Cloud: lavoriamo al fianco delle aziende con l’obiettivo di trasferire le conoscenze necessarie per renderle indipendenti e proseguire in questa journey.”