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Signify diventa carbon neutral e raddoppia l’impegno ambientale e sociale

L'azienda illumina la strada verso un futuro più verde e socialmente giusto

Signify è diventata carbon neutral, azzerando le emissioni di CO2 nei processi e usando fonti energetiche rinnovabili al 100%. L’azienda non ha intenzione di fermarsi, anzi raddoppia il proprio impegno per avere un impatto ambientale e sociale positivo. Inoltre lancia il programma di sostenibilità “Brighter Lives, Better World 2025“.

Signify diventa carbon neutral

L’impegno delle aziende per frenare il riscaldamento globale è diventato un punto sempre più centrali nei piani aziendali. Signify lo ha preso sul serio ormai da dieci anni: dal 2010 le emissioni di CO2 dell’azienda sono diminuite di oltre il 70%. Questo perché l’azienda si è impegnata a usare tecnologie a più alta efficienza energetica, non solo nell’ambito dell’illuminazione LED che guida da anni. Inoltre ha spinto per l’uso di mezzi di trasporto più sostenibili, una pianificazione logistica ottimizzata e per la riduzione al minimo indispensabile dei viaggi. Grazie ad accordi firmati in Texas e Polonia utilizza elettricità rinnovabile al 100%.

“Desidero ringraziare tutti i dipendenti di Signify dei quali sono estremamente orgoglioso per aver contribuito a raggiungere l’ambizioso obiettivo di diventare “carbon neutral”. Aver raggiunto questo risultato è per noi davvero fondamentale, tanto da chiedere ad altre realtà di unirsi a noi in questo percorso”. Ha affermato Eric Rondolat, CEO di Signify.

Signify annuncia Brighter Lives, Better World 2025

L’orgoglio che Signify ha mostrato alla conferenza stampa è giustificato. L’azienda però ha evitato di crogiolarsi in questo successo e ha puntato ad alzare l’asticella degli obiettivi di sostenibilità. Da oggi il leader del mondo dell’illuminazione inaugura un nuovo programma: Brighter Lives, Better World 2025.

signify carbon neutral

Arrivare prima agli obiettivi di Parigi

La data scelta dimezza il tempo per arrivare all’obiettivo che le Nazioni Unite si sono poste nell’Accordo di Parigi. I parametri posti a Parigi servono per mantenere il riscaldamento entro i 1,5 gradi Celsius in più rispetto ai tempi preindustriali. Signify punta ad accelerare questi obiettivi, raddoppiando gli sforzi.

Il risparmio energetico è nel DNA dell’azienda. L’illuminazione LED riduce del 50% il consumo di energia, il controllo intelligente lo abbassa di un ulteriore 30%. Ma non si fermano qui. L’azienda punta a sfruttare al massimo l’energia solare per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2.

Economia circolare

L’economia circolare è un altro metodo fondamentale per abbassare l’impatto ambientale. Signify punta a raddoppiare i ricavi derivanti dall’economia circolare, portandoli fino a quota 32%. Per farlo punta a produrre imballaggi più ecosostenibili, rimuovendo le plastiche dal packaging dei prodotti entro la fine del 2021. Ma non solo: la stampa 3D inizia a svolgere un ruolo importante nella produzione dei prodotti di illuminazione. Questo permette di ridurre gli sprechi. Inoltre Signify sta producendo lampioni con componenti e parti riciclabili dall’inizio di quest’anno.

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Qualità della vita

Un altro investimento che l’azienda ha intenzione di aumentare è quello per la qualità della vita, alzando anche questo al 32%. Questo significa usare una grande fetta di ricavi per innovare nei settori come la sicurezza (strade meglio illuminate diminuiscono i reati del 21% e gli incidenti del 30%). Ma l’azienda lavora anche su temi come la disponibilità di cibo, la protezione e la salute.

Più leadership femminile in Signify

L’inclusione è uno degli elementi fondanti di un’azienda che guarda al futuro. Non solo è più giusto ma è anche più efficace. Per questo Signify si impegna ad aumentare la presenza di donne in posizione di leadership al 34%.

Signify si impegna poi a portare nel mondo le misure positive che adotta in azienda, grazie alla Signify Foundation. Se siete interessati a scoprire altre informazioni sul piano di sostenibilità dell’azienda, trovate i dettagli del piano a questo indirizzo.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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